Che bello viaggiare. Trovo che il viaggio sia una delle cose che gratifichi di più l’essere umano. Ce ne sono in realtà ben più importanti, ma il viaggio è uno stato d’animo che c’è o non c’è. E’ un sentirsi liberi di conoscere il mondo, di andare e raggiungere luoghi sconosciuti, osservare la gente fare cose di cui tu non sei a conoscenza, scoprire nuove culture. E’ ascoltare e spesso non capire altre lingue, visitare città dal fascino antico, apprezzare lo stare immersi nella natura in silenzio. Il creato è così variegato che ognuno può trovarvi risposte alla propria voglia di curiosità. Ho viaggiato soprattutto in Francia avendo un punto di appoggio da cui poter partire, e ciò mi ha dato l’opportunità di visitare e amare città e paesi indimenticabili. Il sud offre molto sia per il clima mite, a volte direi anche piuttosto caldo, e per l’atmosfera rilassante e ospitale tutta da provare. L’aria di provincia che si respira in queste zone, le soste nei bar dove gustare il ”pastis” e gradevoli aperitivi, all’ombra di immensi platani in piazzette dove assistere a partite di bocce, è avere l’opportunità di ritrovare un gusto naturale di vita, fatto di cose semplici e piacevoli. Direi che comunque, andrebbero viste quasi tutte le zone disponibili, perchè in ognuna troverete qualcosa che non potrà non conquistarvi . Carcassonne, città fortezza unica nel suo genere, Albi, città degli eretici con la basilica di Santa Cecilia in mattoni rossi alta fino quasi a toccare il cielo,una cosa mai vista e città natale del pittore Toulouse Lautrec. E la Camargue, con i tori al pascolo che guardano in lontananza con fare un pò superbo, il fotografo di turno che li vuole immortalare. Ma l’anno scorso ho lasciato il sud per dirigermi, su consiglio di mio figlio, altro amante del viaggio,in Bretagna e Normandia. Itinerario da lui consigliato e studiato nei minimi dettagli, orari compresi di arrivo per le varie tappe. Un viaggio con mio marito ”on the road”, rigorosamente in macchina, seguendo la via dei pellegrini per Santiago di Compostela, arrivando al santuario spettacolare di Rocamadour, puntando su Orlèans e arrivando a Saint Malò città marinara per eccellenza della Bretagna. Incantevole. E poi quel Mont Saint Michel, impossibile parlarne, solo da vedere. Ho tenuto un diario di quel viaggio, giorno per giorno abbandonandomi alle sensazioni che provavo incontrando paesi e città ricche di storia come Caen, Rouen, senza dimenticare l’emozione di quelle spiagge normanne in cui sono morti tanti giovani nel famoso sbarco della seconda guerra mondiale. Ho assaporato cibi particolari, come la famosa ”galette bretonne” , una specie di piadina da farcire come si vuole, con farina di grano saraceno,e le ostriche ottime di Bayeux. Ho percorso chilometri su strade solitarie, capitando in trattorie ,abituali soste per camionisti, costeggiando campi immensi di grano . Un viaggio unico, indimenticabile, da tenere sempre nel cuore.
Leonardo Ricciardi
C’è un detto che dice: “La vita è un viaggio… viaggiare, è vivere due volte”. Bello questo tuo breve s unto di un viaggio che ha rappresentato sicuramente un’esperienza unica… la Francia, poi, è grandissima da esplorare.. io conosco solo Parigi e dintorni (Sévres, Versailles) e un pochino la zona dei Castelli della Loira… se avrai la bontà di raccontarci altro ancora, leggerò volentieri 🙂
tachimio
Allora alla prossima, grazie e contenta che ti sia piaciuto il post.
gianpiccoli
Ottima metà la Francia. Anche io la conosco per averla girata per bene. Impressionante la cattedrale di Albi, ricordo la casa , ormai museo, di Toulouse Lautrec, in cui mi sono soffermato per oltre due ore… Fuori, sulla piazza antistante si svolge il mercato all’aperto , pare di essere catapultati nel medio evo, con tanto di contadini , carretti di frutta , verdura , conigli , galline, tacchini ed altro… vivi ovviamente.
Ho girato per Carnac alla ricerca della magia del luogo, un luogo senza tempo, dove quei menhir allineati a migliaia ti fanno immaginare tempi remoti, carichi di chissà quali stranezze , pericoli, e fantasie.
Ho calcato tutte le regioni della Francia, ma torno sempre volentieri.
Oggi nei paesini del sud ci sono presenze immense di immigrati magrebini, anche Nizza ha perso un poco della sua riservata nobiltà , a tutto vantaggio della miscela eterogenea di razze e costumi.
Io abito a meno di 40 Km. Da Nizza, visito spesso la costa azzurra e mi spingo volentieri oltre, ma ormai preferisco mete più lontane.
Ho visitato quasi tutta lEuropa, e molto altro fuori, tuttavia, credo che un posto così ricco e fantasioso come la nostra piccola, grande Italia, non esista al mondo, per quanto grande e mirabolante..
Un abbraccio
Giancarlo
tachimio
E noi spesso andiamo a 20 chilometri da Nizza.Ci piace tutta la Costa Azzurra anche se come dici tu accusa una presenza massiccia di etnie diverse. Della Francia abbiamo visitato il sud, meraviglioso, e Bretagna e Normandia oltre essere stata una settimana a Parigi in viaggio di nozze. Mio figlio al contrario ha girato e fatto foto in tutta Europa oltre che Francia visitando anche posti e luoghi non troppo battuti dalla massa. Al liceo per uno scambio andò fino a New York quando ancora esistevano le Torri Gemelle.Viaggiare, se si può, penso sia la cosa piu bella in assoluto. A volte invidio mio figlio per la fortuna che ha avuto di vedere luoghi stupendi oltre che essere contenta per lui. Se vorrà posterò qualche foto dei suoi viaggi. Ce ne sono di bellissime, frutto ovviamente di un appassionato. Già Matera ti dà un quadro di come gli piaccia scattare. Grazie per aver avuto la pazienza di leggere qualcosa. Spero tu possa tornare ancora. Isabella