Sarà
quella
la stagione
dell’amore.
Brilleremo
di luce
propria,
tutto
s’illuminerà.
Udremo
cantar
di gioia
usignolo
e allodola.
Non ci sarà
nè vento
nè pioggia.
Sarà
il sole,
che brucerà
la pelle,
come l’Amore
tutte le anime.
Una stagione
calda,
dorata,
vibrante.
E allora
verrò
a prenderti
per tenerti
stretto
a me,
per viverla
minuto per minuto,
senza avere
più fine,
in un’estasi
continua !
Isabella Scotti dicembre 2004
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
Sentite ora questo brano con la voce splendida di un artista che troppo presto ci ha lasciato. Amo molto la sua musicalità e continuerò ad apprezzarlo attraverso le sue canzoni che ho qui a casa. Un artista che era anche un uomo discreto e perbene. Arrivederci Mango, mi mancherai, grazie per la tua voce indimenticabile, ci rivedremo.
Il nome di questo mese ha un’origine incerta. Antichi scrittori hanno supposto che derivasse da Maja, la madre di Mercurio, a cui i Romani erano soliti sacrificare nel primo giorno del mese. ”May- day” è il nome dato in Inghilterra al primo giorno del mese, quando in passato, la gente usciva per le strade,per dare il benvenuto alla primavera. Le ”regine di maggio” e i ”maio”, o pali di maggio, ornati di fiori erano un tempo comuni in tutto il paese. L’ultimo maio eretto in Londra, venne demolito nel 1717. Nel calendario romano questo mese è dedicato a Maria.
Enciclopedia britannica
Detti del mese:
” Chi toglie il mantello in un giorno d’inverno, lo rimetterà in maggio e ne sarà contento.”
”Che la sorte sia buona o che sia ria, le fave fioriscono prima che maggio vada via”
”Tosate in maggio il vostro gregge e continuate a farlo d’allora in poi”
L’angolo della poesia
Maggio
Poi veniva la fata di maggio,
la più leggiadra fanciulla in terra,
adorna d’ogni eleganza,
vanto della sua stagione,
e dal grembo spargendo fiori,
la portavano a spalla due fratelli,
i gemelli di Leda : uno per lato,
la sorreggevano al par di regina.
Signore! Come risero al vederla le creature,
e saltavano e danzavano quasi rapite in estasi!
E Cupido stesso, tutto in verde, le svolazzava attorno.
Spenser
Canzone scozzese
” A me di gran lunga più graditi, i fiori di ginestra
Che sboccian così lucenti sui colli di Cowden
E son certo che mai altrove potrà crescere
Un fiore così bello, un fiore così dolce”
I Gallesi talvolta chiamano questa pianta ” Melynog- y- waun”, ”Cardellino dei prati”. Detta in passato ” Planta Genista” è stata il simbolo di una lunga stirpe di re inglesi, i Plantageneti.
Se cliccate su google ” foto di ginestra dei carbonai” troverete delle immagini splendide tra le quali una foto anche della nostra amica Marisa ( blog laprofonline).