Dopo aver letto i bellissimi versi di Trilce dal blog ”La nostra commedia”, prendo in prestito le parole chiave per scrivere anch’io una cosetta. Perdonate l’intrusione ma mi hanno troppo coinvolto.
Ecco le parole : marina, tramonto, spiaggia, solitudine, faro. Ed ecco ciò che hanno risvegliato in me.
SENSAZIONI
Quando al tramonto
m’appresso alla marina,
nulla m’impedisce
di sentirmi libera.
Vivo
emozioni impagabili
persa e immersa
nella mia solitudine
amica.
La lunga spiaggia
è deserta.
Solo lo stridio
dei gabbiani in volo
riesce a rompere il silenzio.
Unico punto di riferimento
che buca la nebbia ,
lontano,
quel faro,
acceso,
sul calar della sera.
Isabella Scotti agosto 2015
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
E’ finita l’estate (se mai si è vista ) e allora voglio fare qualche riflessione. Parliamo un pò di MOVIDA.
Che per questo termine : ”MOVIDA” si debbano accettare comportamenti stupidi e assolutamente inconcepibili mi sembra assurdo. Oggi, purtroppo, siamo di fronte ad un lassismo totale di costumi e comportamenti che considero veramente insopportabile. D’estate si vive sempre più in libertà rispetto all’inverno, questo è chiaro, quando lavoro e scuola impongono orari da seguire e anche il cattivo tempo ci mette del suo. Ma d’estate ci si trasforma e se da una parte lo trovo giusto per essere finalmente arrivati a vivere la stagione delle ferie, dall’altra debbo constatare amaramente come la vacanza diventi oramai per i più la valvola di sfogo per eccessi che deploro vivamente. Ci sono luoghi qui a Roma, come Piazza Navona e non solo dove, dalla sera fino a notte inoltrata, i giovani cantando, ballando, ritrovandosi in gruppi tra urla sguaiate e bicchieri colmi in mano lasciando ” giustamente” in terra bottiglie di birra o altro, danno vita alla cosiddetta ”movida” , termine usato per identificare un fenomeno oramai dilagante . Che ci sia bisogno da parte dei giovani di sentirsi ”padroni” del mondo indubbiamente è nel Dna dell’età non ancora del tutto matura, mettiamola così, ma trovo ingiustificabile che comportamenti esasperati possano avere la meglio e turbare la vita ”normale” di gente ”normale”. Dormire ad una certa ora ad esempio , o perlomeno sperare che si possa, visto il rumore assordante spesso proprio sotto le finestre di una camera, mi pare semplicemente ovvio e naturale. Ma chi può permetterselo se si continua così fino a tarda notte? Ma parliamo un pò anche di altro, di turismo ad esempio. Ho visto cose che non comprendo, almeno fino ad un certo punto, perchè in realtà per me c’è una spiegazione a tutto. Comunque voglio parlare del turismo di gente maleducata, ignorante, irrispettosa. Di tutti coloro che ignorano qualunque regola comportamentale sia da soli che in gruppo. Faccio riferimento a coloro che bivaccano senza pudore sul sagrato di chiese, a coloro che pensano che i monumenti non vanno rispettati come testimoni di storia ma presi di mira per oltraggi di vario tipo. Voglio parlare di quei ragazzi che hanno fatto sesso in spiaggia, noncuranti della gente intorno a loro. E potrei continuare all’infinito. Ecco, in tutto questo modo di fare senza scrupoli di nessun tipo io vedo soprattutto il non portare rispetto, prima di ogni altra cosa, a se stessi, prima ancora che verso tutto ciò che ci circonda. Quel rispetto che si deve a noi stessi come persone, come individui capaci di discernere tra atteggiamenti di buon gusto e non, quel rispetto che si deve agli altri per una convivenza civile. Ecco preferirei poter vivere senza dover incappare in situazioni imbarazzanti, davanti alle quali davvero non saprei come reagire, preferirei che ci fossero più controlli da parte di chi dovrebbe essere preposto a farlo, preferirei ci fossero più divieti in giro. Ho sentito dire da un sociologo che il problema del degrado che dilaga imperante è dovuto principalmente al fatto che il turista percepisce il disinteresse per monumenti e luoghi da parte di chi quei luoghi amministra e abita. Posso dire che condivido? Troppe parole sempre al vento senza mai concretamente intervenire. Per dirla in breve il massimo sarebbe ritirarsi in qualche luogo isolato, lontano da questa gente maleducata che non mi piace, che pensa di poter fare il proprio comodo ignorarando la presenza degli altri, ma credete che potrei farlo davvero? Utopia , miei cari, pura utopia.