E così ci ha lasciato. In ” punta di piedi” com’era nel suo stile. Uno stile garbato fatto di discrezione, educazione, gentilezza. Era ballerina, come mia figlia, solo un pò più grande. Ma quei suoi cinquant’anni li portava benissimo. Del resto era proprio bella la ”nostra” Didi. Capelli lunghi castano chiaro, grandi occhi luminosi, corpo perfetto dal quale traspariva quell’armonia speciale acquisita nel tempo con la danza, che le conferiva una dolcezza nei modi che la rendeva unica. Quando ballava era un magico momento, capace com’era di unire tecnica e sorrisi, movenze aggraziate a forme più plastiche. Era molto seria nel suo lavoro, precisa ma non disdegnava mai un aiuto laddove potesse servire. Sempre disponibile era pronta a cucire costumi, truccare le bambine più piccole, aiutarle a prepararsi per i balletti. Come insegnante era coccolata e venerata. Una persona indimenticabile. Con la compagnia di danza Gruppomagnetica di Sonia Nifosi, la nostra coreografa e insegnante di Chiara dall’età di sei anni, rappresentammo, con lo spettacolo ”Volo tra pensieri di luce”, l’Italia al festival europeo di danza contemporanea a Cipro, nel maggio del 2003. Fu quello per tutti il periodo più bello. Ottenemmo un bellissimo successo, il nostro spettacolo fu molto apprezzato dai ciprioti, e questo fu per noi una grande soddisfazione. Erano presenti le più grandi compagnie di danza, tra le quali quella inglese di Richard Alston e quella francese di Christine Bastin. Didi non fu mai sopra le righe, fu sempre dolce e discreta, anche se in quella occasione, avrebbe potuto permetterselo. E quando tornati ricordavamo a volte anche la cena con l’ambasciatore a Cipro, lei rideva sì soddisfatta ripensando al suo pezzo, ma sempre con misura e garbo perchè era umile e mai presa di sè. Poi la vita , nel tempo , cambiò molte cose. Un incidente terribile mise fine a speranze e gioie di tutti noi. Una notte Sonia e suo marito Luca mentre tornavano a casa ebbero un incidente nel quale lui perse la vita. Lei rimase in coma per due tre, settimane con frattura del bacino , asportazione della milza e altre fratture. Poi si svegliò e ricominciare fu molto difficile. La danza, tanti sogni, tutto finì così. Ora è toccato a Didi. Una leucemia non le ha dato scampo. Era tornata a Genova dai suoi ed è lì che si è spenta. Anche se non ho avuto più occasione di vederla non potrò mai dimenticarla. La ricorderò sempre ballare, eterea, armonica, lieve come un soffio di vento. Ciao Didi.
A distanza di pochi giorni debbo salutare anche una cara amica , giovane anche lei che ci ha lasciati. Ciao Mariapia anche di te ricorderò il sorriso e la voce forte. Sei stata combattiva ma non c’è stato nulla da fare. Mi dispiace tanto. Un bacio e dopo tanta sofferenza riposa ora in pace.
La vita è fatta anche di questo si sa, ma oggi sono particolarmente afflitta. Nel pomeriggio ci sarà il funerale di Mariapia sotto una pioggia battente, così sarà ancora più difficile per tutto. Sono triste, ma così va il mondo, tra alti e bassi, e non possiamo cambiare ciò che non vorremmo vivere…