Di nuovo
un tuonar di bombe.
Qui nel rifugio
ne avvertiamo
il sibilo
e trasaliamo
nel momento in cui
avvertiamo
il loro contatto
al suolo.
Immaginiamo
fuori,
la polvere,
le case distrutte,
i morti
disseminati,
tutti coloro
che non hanno
raggiunto in tempo
questo riparo
nascosto.
La paura
è nei nostri volti,
e l’angoscia
per il futuro
che non sappiamo vedere
è di tutti.
Cosa sarà di noi?
Dei nostri sogni rubati,
delle nostre speranze,
dei nostri amori
appena nati?
Tutto ci è strappato e negato.
Potrà il nostro cuore
in frantumi
essere
come un puzzle ricostruito?
Ascolta amico…
ora tacciono,
possiamo uscire.
Avremo il coraggio
di guardarci intorno?
Dammi la mano,
fammi forza.
Io brancolo nel buio.
Isabella Scotti
Poesia scritta dopo essere stata al cinema e aver visto il film ”Storia di una ladra di libri”. Non è certo il primo film visto sulla guerra con scene girate all’interno di un rifugio. Qui però, non so, vedendo alcune cose, mi sono forse sentita molto coinvolta, mah, tant’è che ho scritto questo pezzo e lo condivido con voi.