Eccomi qua cari amici per rendervi edotti su quanto sono vera o falsa. Debbo dire che molti di voi si sono comportati proprio bene arrivando quasi all’en plein.. Un gioco che comunque mi ha molto divertita anche se ho poco tempo ahimè per partecipare con post di ringraziamento ad altre nomination che ho ricevuto. Dovrete perciò pazientare. Ora passiamo alle chiarificazioni. Siete pronti?
1) Adoro Freddy Mercury.
Vero. Anzi , tanto sono una sua fan, che sono riuscita a trasmettere questo amore anche a mio figlio che non lo conosceva ancora e che ha ora una raccolta di suoi cd che spesso riascolto ad alto volume ballando da sola ( certo facendo delle soste visto l’età… bè lasciamo perdere. )
2) Avevo una maestra che mi chiamava Rossella
Sì, avevo una maestra che si era fissata a chiamarmi Rossella per i miei capelli rossi con fastidio da parte di mia madre che preferiva con orgoglio sentirmi chiamare con il mio vero nome, identico a quello della regina di Spagna : Isabella
3) Mi piace il Bolero di Ravel e la Carmen di Bizet
Qui devo deludere un amico. Sono melomane. Mi piace tutta la musica in generale, anche quella operistica. E’ vero, del Bolero amo quel crescendo, quel partire in sordina per arrivare ad una esplosione musicale finale che trovo semplicemente straordinaria . Sarà che ho ancora in testa la coreografia, ispirata a quella di Maurice Bejart, fatta e interpretata dall’insegnante di danza classica di mia figlia al centro del palco, attorniato dai vari toreri ( tutte le allieve compresa Chiara ) bardati di nero e drappi rossi, mentre balla come Bolle ( un pò meno , va bene, esagero, ma neanche troppo, credetemi e scusate la cacofonia). Della ”Carmen” mi piace il suo temperamento sanguigno da vera zingara, e adoro il pezzo :” Toreador, la, la, la, la….”
4) A 14 anni giocavo a calcio, come portiere, con gli amici in villeggiatura.
Vero, e mi divertivo da matta. Ma in realtà sono sempre stata un tipetto allegro e all’epoca ero davvero sempre euforica. Mi piaceva tutto quello che vivevo, le avventure con gli amici, ma soprattutto ero felice perchè mi sentivo libera ( in villeggiatura) . Forse scriverò un post su questo mio periodo d’oro.
5) A carte gioco solo a scala quaranta.
Ahimè è vero. Mia madre, esperta giocatrice di burraco, ha cercato varie volte di coinvolgermi ma con scarsi risultati. Con le carte vado poco d’accordo tranne giocando a scala quaranta dove mi capita di vincere spesso. Nemmeno il bridge purtroppo( sempre per il solito amico).
6)Vado a funghi e li so riconoscere
Falso. Mi piace andare a funghi, ma non venite con me: vi avvelenerei tutti.
7) Mio padre dipingeva e scriveva poesie.
Qui dolci ricordi. Vero. .Mio padre era un’artista a tutto tondo. Sarà per quello che la nipote ha voluto realizzare il sogno di diventare una ballerina professionista di danza contemporanea, laureandosi anche con una tesi su Pina Baush e il mito di Ifigenia. Amava dipingere e soprattutto Gaugin e Van Gogh. Costruiva navi in legno, modelli di galeoni veramente belli, e scriveva poesie che però non sempre ci leggeva, ed era una persona molto sensibile. L’ho molto amato.
8) Ho recitato al liceo nella ”Mirandolina” di Goldoni.
Vero. Un’esperienza straordinaria. Ma il mio ruolo non era quello di Mirandolina come qualcuno di voi avrà pur pensato, bensì quello di una delle due ” donnine”, la più ”vivace” delle due, che arrivano alla sua locanda : Ortensia. La rappresentazione avvenne come chiusura dell’anno scolastico, in terza liceo. Il mio costume lo cucì mia madre, ancora ce l’ho e ben si addiceva al personaggio: all’epoca miei cari ero una silfide e tra i capelli rossi e il costume a piccoli rombi arancioni e neri e sul davanti nella scollatura un bel pizzo sangallo bianco , facevo la mia gran bella figura. Non solo, mio padre s’interessò degli accessori tornando a casa con un bel ventaglio di piume rosse, una borsettina di quelle rotonde, adatta al ruolo frivolo della donnina, e collana e orecchini pendenti a completare il tutto. Ricordo il successo non solo della mia ” mise” ma quello di tutta la rappresentazione, i fiori, gli applausi per me e tutte le mie compagne ( si eravamo tutte femmine anche nei ruoli maschili ). Fu memorabile. PS Tra gli spettatori allora per caso, la mia futura suocera e il mio futuro marito. Che dite, colpo di fulmine?
9) Se potessi andare in tandem mi divertirei un mondo
Eh, eh…Falso. In bicicletta ci andavo con gusto da ragazza girando per la campagna veneta, quando le macchine erano inferiori ad oggi ed in compagnia di un cugino di mio padre, ciclista nato e tale rimasto per tutta la vita (ancora adesso settantenne ogni tanto la utilizza). In realtà nel tempo, ho perso l’abitudine ad utilizzarla, e perdonatemi, ma ho cominciato a non sopportarla vedendola in mano a ciclisti che non rispettano le regole stradali, che per moda la usano in gruppi, senza utilizzare piste ciclabili ( che qui da noi in realtà poche sono) per strade che sono piene di traffico rischiando brutto. Comunque tornando al tandem ho provato un’unica volta a Viareggio con i miei ad andarci non trovando mai i pedali, sbagliando sempre la sincronia e diventando solo nervosa. Da allora mai più tandem .
10) Mi piacciono i cappelli
E qui viene il bello. Ho notato che molti di voi non mi vedono con un cappello in testa. Ebbene miei cari, debbo deludervi. Sebbene essendo del Leone io abbia sempre adorato la mia fulva criniera, lasciandola volare al vento ( ben detto, amico …) non disdegno , un pò per vanità un pò per temperature fredde, mettere sul mio capo, un cappello. Generalmente preferisco un bel basco alla francese, ma ho usato anche qualche borsalino( sempre per rimanere in tema) alla Belmondo per capirci. Ed al mare bei cappelli di paglia per ripararmi dal sole. Ecco fatto, ho finito.
Au revoir miei cari amici