Questi passati sono stati per me giorni di riposo. Eppure la testa non si è riposata poi tanto. Troppi pensieri si sono accavallati. E questi che butto giù alla rinfusa sono alcuni di essi che già avevo prima e che sono tornati assieme ad altri perchè la vita continuamente rotea attorno a noi tra alti e bassi ( ultimamente più bassi mi pare che alti ) e non riesce a lasciarmi fuori del tutto.
1 ) Un tempo si parlava di terzo mondo.
E se ne parlava tutti dicendo che c’erano in tante zone dell’Asia, dell’Africa, dell’America latina carestie, guerre tribali, fame, denutrizione. Ricordo la tragedia del Biafra ad esempio, che mi colpì tristemente per tutte le immagini orribili che circolavano allora in televisione di bimbi denutriti dai grandi occhioni, con lo stomaco dilatato, enorme, e mosche che giravano loro intorno. Si davano le notizie e poi?
Mi chiedo se si è intervenuti abbastanza studiando rimedi e quant’altro per aiutare milioni di disperati.
Non lo so. Forse qualcosa è stato fatto. Ma non abbastanza , e certamente sottovalutando il problema in un agire senza seria determinazione , almeno a guardare ciò che succede oggi. Ho quasi la percezione che questo ”terzo mondo” si sia svegliato di colpo e, giustamente, si voglia vendicare per essere stato, per troppo tempo, lasciato a se stesso. E voglia ora, in un qualche modo , cercare un riscatto alle proprie condizioni di vita , ”invadendo” le nostre belle, ricche, terre pacifiche. Mi sono data questa risposta osservando, come purtroppo, non ci sia più freno all’arrivo di migranti, non solo qui da noi. Ho sofferto amaramente, ad esempio, assistendo agli scontri di Kos, isola gioiello della Grecia, dove la disperazione di uomini, donne e bambini del suddetto ”terzo mondo”, si è sommata alla disperazione di un popolo europeo, quello greco, vittima di grossi problemi economici interni, quasi a rischio default per alcuni giorni, impossibilitato quindi ad accogliere un così largo numero di persone bisognose senza soccombere, pur facendo il possibile. E allora tremo pensando ad un futuro che non sarà certo roseo ma terribilmente complicato.
PS Mentre scrivo continuano gli sbarchi.
2 ) Questa è stata un’estate torrida. Un caldo mai sentito e sofferto come quest’anno ci ha piegato le gambe. Ora pare che questo caldo africano sia finito. In compenso sono arrivati i temporali, le trombe d’aria, le frane , gli smottamenti. Ultima tragedia quella di Rossano calabro. Un quadro italiano fatto di colture rovinate, gente evacuata dalle proprie case costruite talvolta con sacrifici, anche in luoghi, duole dirlo , non propriamente consoni. E tutti si rimane con l’amaro in bocca.
PS Mentre scrivo continua in alcune zone a piovere abbondantemente , sempre a rischio alluvione.
3) Tragedie e storie di ragazzi giovanissimi che in discoteca fanno uso e abusano di alcol e droghe. Ragazzi che troppo spesso terminano la loro giovane vita soli, con il vuoto nell’anima. Ragazzi che con i loro comportamenti chiedono aiuto e che noi adulti, genitori, educatori, ignoriamo. Le discoteche non sono luoghi di aggregazione ( senza colpevolizzare gestori, dj, e tutti coloro che vi lavorano ). Questo , purtroppo, bisogna dirlo ad alta voce. La musica a tutto volume, che intontisce, il ballo sfrenato, l’alcol che circola unito alle droghe non possono certo essere per i nostri giovani momento d’incontro , crescita, riflessione. Il divertimento non può essere sballo , non può e non deve portare alla morte.
Ecco questa che volge ormai quasi alla fine è stata un’estate dura, difficile.
Vorrei che tutti i cambiamenti ai quali assistiamo, le tragedie di cui abbiamo notizia, fossero in grado di aiutarci a capire come si dovrebbe vivere realmente. Non solo parole però, ma fatti.
Aiutare seriamente chi ha bisogno di aiuto, curare l’ambiente che ci circonda senza rovinarlo, sporcarlo, curare le ferite dell’anima.
L’uomo , fintanto che non capirà questo sarà solo l’artefice della propria rovina.
Unica nota positiva in tutto questo, per fortuna, il sorriso di Arianna.
TOTO’ MAESTRO
L’ODISSEA
Ulisse non era un astuto e valoroso eroe, era un porco.
Finiamola una buona volta e diamo il porco a chi è porco, porca miseria!
Me lo dite chi glielo aveva detto al signor Ulisse delle mie ciabatte di fare il navigatore, lasciando la moglie e il figlio e restando lontano da casa per tanti anni?
E mentre quella poveretta di Penelope, rimasta sola, doveva lottare e soffrire per difendersi dalle insidie dei mille Proci, che cosa faceva il signor Ulisse?
Navigava, oh Dio, mi diverte sapere quel che faceva il signor Ulisse…navigava, ma figuriamoci !
Tutti siamo capaci di navigare nei frangenti coniugali extra.
Dal film : L’uomo, la bestia e la virtù
La lezione di latino
Cornus, cornu, plurale de cornibus, cornorum. A estremum malis estremis remediarum.
Ragazzi miei, benchè alunni, siete cretini.
ELOGIO DELLA FOLLIA
Lo psichiatra quando sceglie un pazzo, sa cosa sceglie
Dal film ”Il medico dei pazzi”
Saranno pazzi tranquilli, saranno anche pazzi di fiducia, ma sempre pazzi sò.
Io non sono matto… ma se l’infermiera del manicomio è bona si può provare.
Dal film : ‘‘Siamo uomini o caporali”
Tutto ripreso dal libro Totò – Parli Come Badi