Befana,
befanella
sei
per caso
ancora
zitella?
O
il vecchio 2020 ,
per noi
catastrofico ,
ha portato
invece
a te
momenti
commoventi?
Amore
o tormenti ?
Forse,
vista
l’ età
non ti sei
posta
il problema.
Forse preferisci
star sola,
ascoltar
l’ allodola
e cucinarti
una bella braciola.
Tanto fuori
nevica,
girar poco
ti conviene.
Giusto
il tempo
per lasciare
ai bimbi buoni ,
tanti colorati
bellissimi doni
Isabella Scotti gennaio 2021
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
Amici carissimi passate domani una bella Epifania . Ricordate di aggiungere i Re Magi al vostro
presepe. I miei sono in viaggio da qualche giorno ormai. Arriveranno stanotte a mezzanotte.
In questo presepe i Re Magi sono già arrivati…per forza si tratta di un presepe
dell’ Epifania 2019
L’ albero speciale che dedico a tutti gli amici
Il mio centrotavola fatto da me.
Questi passati sono stati per me giorni di riposo. Eppure la testa non si è riposata poi tanto. Troppi pensieri si sono accavallati. E questi che butto giù alla rinfusa sono alcuni di essi che già avevo prima e che sono tornati assieme ad altri perchè la vita continuamente rotea attorno a noi tra alti e bassi ( ultimamente più bassi mi pare che alti ) e non riesce a lasciarmi fuori del tutto.
1 ) Un tempo si parlava di terzo mondo.
E se ne parlava tutti dicendo che c’erano in tante zone dell’Asia, dell’Africa, dell’America latina carestie, guerre tribali, fame, denutrizione. Ricordo la tragedia del Biafra ad esempio, che mi colpì tristemente per tutte le immagini orribili che circolavano allora in televisione di bimbi denutriti dai grandi occhioni, con lo stomaco dilatato, enorme, e mosche che giravano loro intorno. Si davano le notizie e poi?
Mi chiedo se si è intervenuti abbastanza studiando rimedi e quant’altro per aiutare milioni di disperati.
Non lo so. Forse qualcosa è stato fatto. Ma non abbastanza , e certamente sottovalutando il problema in un agire senza seria determinazione , almeno a guardare ciò che succede oggi. Ho quasi la percezione che questo ”terzo mondo” si sia svegliato di colpo e, giustamente, si voglia vendicare per essere stato, per troppo tempo, lasciato a se stesso. E voglia ora, in un qualche modo , cercare un riscatto alle proprie condizioni di vita , ”invadendo” le nostre belle, ricche, terre pacifiche. Mi sono data questa risposta osservando, come purtroppo, non ci sia più freno all’arrivo di migranti, non solo qui da noi. Ho sofferto amaramente, ad esempio, assistendo agli scontri di Kos, isola gioiello della Grecia, dove la disperazione di uomini, donne e bambini del suddetto ”terzo mondo”, si è sommata alla disperazione di un popolo europeo, quello greco, vittima di grossi problemi economici interni, quasi a rischio default per alcuni giorni, impossibilitato quindi ad accogliere un così largo numero di persone bisognose senza soccombere, pur facendo il possibile. E allora tremo pensando ad un futuro che non sarà certo roseo ma terribilmente complicato.
PS Mentre scrivo continuano gli sbarchi.
2 ) Questa è stata un’estate torrida. Un caldo mai sentito e sofferto come quest’anno ci ha piegato le gambe. Ora pare che questo caldo africano sia finito. In compenso sono arrivati i temporali, le trombe d’aria, le frane , gli smottamenti. Ultima tragedia quella di Rossano calabro. Un quadro italiano fatto di colture rovinate, gente evacuata dalle proprie case costruite talvolta con sacrifici, anche in luoghi, duole dirlo , non propriamente consoni. E tutti si rimane con l’amaro in bocca.
PS Mentre scrivo continua in alcune zone a piovere abbondantemente , sempre a rischio alluvione.
3) Tragedie e storie di ragazzi giovanissimi che in discoteca fanno uso e abusano di alcol e droghe. Ragazzi che troppo spesso terminano la loro giovane vita soli, con il vuoto nell’anima. Ragazzi che con i loro comportamenti chiedono aiuto e che noi adulti, genitori, educatori, ignoriamo. Le discoteche non sono luoghi di aggregazione ( senza colpevolizzare gestori, dj, e tutti coloro che vi lavorano ). Questo , purtroppo, bisogna dirlo ad alta voce. La musica a tutto volume, che intontisce, il ballo sfrenato, l’alcol che circola unito alle droghe non possono certo essere per i nostri giovani momento d’incontro , crescita, riflessione. Il divertimento non può essere sballo , non può e non deve portare alla morte.
Ecco questa che volge ormai quasi alla fine è stata un’estate dura, difficile.
Vorrei che tutti i cambiamenti ai quali assistiamo, le tragedie di cui abbiamo notizia, fossero in grado di aiutarci a capire come si dovrebbe vivere realmente. Non solo parole però, ma fatti.
Aiutare seriamente chi ha bisogno di aiuto, curare l’ambiente che ci circonda senza rovinarlo, sporcarlo, curare le ferite dell’anima.
L’uomo , fintanto che non capirà questo sarà solo l’artefice della propria rovina.
Unica nota positiva in tutto questo, per fortuna, il sorriso di Arianna.
Mille.
Altri mille
e mille,
e altri ancora…
Bocche aperte ad implorare cibo.
Occhi che non sanno cos’è la luce.
Quanta umanità allo sbando.
E quanta incapacità
nel gestire
il problema.
Questo,
in assoluto
il più grande,
il più doloroso,
ora,
al punto
in cui si è arrivati,
il meno risolvibile.
Isabella Scotti