” A TUTTI E’ DOVUTO IL MATTINO, AD ALCUNI LA NOTTE. A SOLO POCHI ELETTI LA LUCE DELL ” AURORA ”
EMILY DICKINSON
foto personale Andrea Romani
Ecco, guardate. Nell’ estrema oscurità dell’ inverno islandese sorge improvvisa l’ aurora.
Rossa fiamma, bagliore di fuoco.
foto personale Andrea Romani
Foto personale Andrea Romani
L’ intensità dell’ aurora purtroppo non era elevata, ecco il perché della persistenza del buio. Ciononostante
uno spettacolo unico. Ed ora guardate…
foto personale Andrea Romani
Notare le stelle, nitide come non mai. E pensate che Andrea ha anche visto ben tre stelle cadenti, ( con desideri espressi ) mentre noi col naso all’insù ad agosto, nemmeno l’ ombra.
Qui i colori del cielo, l’ azzurro che di verde si tinge…
Foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
Questa sotto è una foto scattata invece da un amico di Andrea , Francesco Calò , con una macchinetta Canon con obiettivo Fish . eye,
quella sopra di Andrea al contrario montava un obiettivo 18 – 105 mm su di una Nikon zoomando su di un particolare dell’ aurora boreale in cielo.
Qui sotto sequenze del sorgere dell’ aurora. La poca nitidezza dipende dal tipo di obiettivo usato.
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto personale Andrea Romani
foto personale Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
foto Andrea Romani
” L’ AURORA E’ IL TENTATIVO , DEL VOLTO CELESTE, DI SIMULARE, PER NOI, L’ INCONSAPEVOLEZZA
DELLA PERFEZIONE ”
EMILY DICKINSON
Quando il cielo notturno s’ imporpora, quando nel nero della notte galleggiano luci simili a torce o a lampioni, quando quei soli notturni rischiarano il buio sino a dargli le sembianze del giorno, allora c’è da aspettarsi avvenimenti straordinari, giacchè le aurore boreali sono un fenomeno infrequente alle nostre latitudini. Si spiega così il fatto che sia i contadini del Beauce, a sud- ovest di Parigi, che quelli della Corsica, ricordino ancor oggi un’ aurora boreale prima della guerra del 1870. Per certi pescatori che navigano alle alte latitudini, le aurore boreali sono invece formate da una moltitudine di piccole mosche rosse.
Le aurore polari, dette più comunemente boreali, possono durare pochi minuti o un’ intera notte. Sono formate da particelle solari elettrizzate e intrappolate nell’ alta atmosfera dal campo magnetico della terra. Il nostro pianeta infatti, agisce come una calamita, le cui estremità sarebbero ai poli. Ecco perché alle nostre latitudini le aurore boreali sono estremamente rare : sono privilegio degli abitanti del grande nord o del profondo sud. A noi resta il sogno di poterne vedere una, come è successo ad Andrea , facendo i turisti.
Ed ora una poesia di Pablo Neruda
E’ oggi: tutto l’ieri andò cadendo
entro dita di luce e occhi di sogno
domani arriverà con passi verdi:
nessuno arresta il fiume dell’aurora.
Nessuno arresta il fiume delle tue mani,
gli occhi dei tuoi sogni beneamata,
sei tremito del tempo che trascorre
tra luce verticale e sole cupo,
e il cielo chiude su te le sue ali
portandoti, traendoti alle mie braccia
con puntuale, misteriosa cortesia.
Per questo canto il giorno e la luna,
il mare, il tempo, tutti i pianeti,
la tua voce diurna e la tua pelle notturna.
Pablo Neruda
E anche una ” mia ” con l’incipit ” domani arriverà con passi verdi”
Tutto è cambiato.
La notte
s’è tramutata
in giorno.
Bagliori
di un nuovo inizio
illuminano
il cielo.
Domani
arriverà con
passi verdi.
Ormai ci sei tu,
la mia aurora.
Isabella Scotti novembre 2019
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
Tornando in albergo, in autobus sotto una tempesta di neve, tutti a pensare che mai sarebbero riusciti
a vedere l’ aurora. Ma la guida del posto, esperto conoscitore di albe, tramonti e aurore islandesi, ha
portato Andrea e gli altri del gruppo, a scoprirla nascosta dietro una nuvola. Le altre miracolosamente
si allontanano, e lasciano intravedere dietro quella nuvola, una luce straordinaria. Eccola…sta sorgendo. E’ l’ aurora.
Momento indimenticabile per tutti.
bufera di neve in aerea di servizio
Eccomi qua cari amici per rendervi edotti su quanto sono vera o falsa. Debbo dire che molti di voi si sono comportati proprio bene arrivando quasi all’en plein.. Un gioco che comunque mi ha molto divertita anche se ho poco tempo ahimè per partecipare con post di ringraziamento ad altre nomination che ho ricevuto. Dovrete perciò pazientare. Ora passiamo alle chiarificazioni. Siete pronti?
1) Adoro Freddy Mercury.
Vero. Anzi , tanto sono una sua fan, che sono riuscita a trasmettere questo amore anche a mio figlio che non lo conosceva ancora e che ha ora una raccolta di suoi cd che spesso riascolto ad alto volume ballando da sola ( certo facendo delle soste visto l’età… bè lasciamo perdere. )
2) Avevo una maestra che mi chiamava Rossella
Sì, avevo una maestra che si era fissata a chiamarmi Rossella per i miei capelli rossi con fastidio da parte di mia madre che preferiva con orgoglio sentirmi chiamare con il mio vero nome, identico a quello della regina di Spagna : Isabella
3) Mi piace il Bolero di Ravel e la Carmen di Bizet
Qui devo deludere un amico. Sono melomane. Mi piace tutta la musica in generale, anche quella operistica. E’ vero, del Bolero amo quel crescendo, quel partire in sordina per arrivare ad una esplosione musicale finale che trovo semplicemente straordinaria . Sarà che ho ancora in testa la coreografia, ispirata a quella di Maurice Bejart, fatta e interpretata dall’insegnante di danza classica di mia figlia al centro del palco, attorniato dai vari toreri ( tutte le allieve compresa Chiara ) bardati di nero e drappi rossi, mentre balla come Bolle ( un pò meno , va bene, esagero, ma neanche troppo, credetemi e scusate la cacofonia). Della ”Carmen” mi piace il suo temperamento sanguigno da vera zingara, e adoro il pezzo :” Toreador, la, la, la, la….”
4) A 14 anni giocavo a calcio, come portiere, con gli amici in villeggiatura.
Vero, e mi divertivo da matta. Ma in realtà sono sempre stata un tipetto allegro e all’epoca ero davvero sempre euforica. Mi piaceva tutto quello che vivevo, le avventure con gli amici, ma soprattutto ero felice perchè mi sentivo libera ( in villeggiatura) . Forse scriverò un post su questo mio periodo d’oro.
5) A carte gioco solo a scala quaranta.
Ahimè è vero. Mia madre, esperta giocatrice di burraco, ha cercato varie volte di coinvolgermi ma con scarsi risultati. Con le carte vado poco d’accordo tranne giocando a scala quaranta dove mi capita di vincere spesso. Nemmeno il bridge purtroppo( sempre per il solito amico).
6)Vado a funghi e li so riconoscere
Falso. Mi piace andare a funghi, ma non venite con me: vi avvelenerei tutti.
7) Mio padre dipingeva e scriveva poesie.
Qui dolci ricordi. Vero. .Mio padre era un’artista a tutto tondo. Sarà per quello che la nipote ha voluto realizzare il sogno di diventare una ballerina professionista di danza contemporanea, laureandosi anche con una tesi su Pina Baush e il mito di Ifigenia. Amava dipingere e soprattutto Gaugin e Van Gogh. Costruiva navi in legno, modelli di galeoni veramente belli, e scriveva poesie che però non sempre ci leggeva, ed era una persona molto sensibile. L’ho molto amato.
8) Ho recitato al liceo nella ”Mirandolina” di Goldoni.
Vero. Un’esperienza straordinaria. Ma il mio ruolo non era quello di Mirandolina come qualcuno di voi avrà pur pensato, bensì quello di una delle due ” donnine”, la più ”vivace” delle due, che arrivano alla sua locanda : Ortensia. La rappresentazione avvenne come chiusura dell’anno scolastico, in terza liceo. Il mio costume lo cucì mia madre, ancora ce l’ho e ben si addiceva al personaggio: all’epoca miei cari ero una silfide e tra i capelli rossi e il costume a piccoli rombi arancioni e neri e sul davanti nella scollatura un bel pizzo sangallo bianco , facevo la mia gran bella figura. Non solo, mio padre s’interessò degli accessori tornando a casa con un bel ventaglio di piume rosse, una borsettina di quelle rotonde, adatta al ruolo frivolo della donnina, e collana e orecchini pendenti a completare il tutto. Ricordo il successo non solo della mia ” mise” ma quello di tutta la rappresentazione, i fiori, gli applausi per me e tutte le mie compagne ( si eravamo tutte femmine anche nei ruoli maschili ). Fu memorabile. PS Tra gli spettatori allora per caso, la mia futura suocera e il mio futuro marito. Che dite, colpo di fulmine?
9) Se potessi andare in tandem mi divertirei un mondo
Eh, eh…Falso. In bicicletta ci andavo con gusto da ragazza girando per la campagna veneta, quando le macchine erano inferiori ad oggi ed in compagnia di un cugino di mio padre, ciclista nato e tale rimasto per tutta la vita (ancora adesso settantenne ogni tanto la utilizza). In realtà nel tempo, ho perso l’abitudine ad utilizzarla, e perdonatemi, ma ho cominciato a non sopportarla vedendola in mano a ciclisti che non rispettano le regole stradali, che per moda la usano in gruppi, senza utilizzare piste ciclabili ( che qui da noi in realtà poche sono) per strade che sono piene di traffico rischiando brutto. Comunque tornando al tandem ho provato un’unica volta a Viareggio con i miei ad andarci non trovando mai i pedali, sbagliando sempre la sincronia e diventando solo nervosa. Da allora mai più tandem .
10) Mi piacciono i cappelli
E qui viene il bello. Ho notato che molti di voi non mi vedono con un cappello in testa. Ebbene miei cari, debbo deludervi. Sebbene essendo del Leone io abbia sempre adorato la mia fulva criniera, lasciandola volare al vento ( ben detto, amico …) non disdegno , un pò per vanità un pò per temperature fredde, mettere sul mio capo, un cappello. Generalmente preferisco un bel basco alla francese, ma ho usato anche qualche borsalino( sempre per rimanere in tema) alla Belmondo per capirci. Ed al mare bei cappelli di paglia per ripararmi dal sole. Ecco fatto, ho finito.
Au revoir miei cari amici
Debbo ringraziare con affetto per questo premio il caro amico Antonio
http://AntonioTomarchio.wordpress.com//
e la sempre dolce amica Maria
http://nonsoloparole.wordpress.com//
Le regole semplici sono:
mettere il logo
dire dieci cose di me che dovranno essere da voi interpretate come vere o
false
e nominare altri blogger che vogliano continuare il gioco. Voi sapete che non è il mio forte nominare qualcuno. Per cui passo direttamente alle domande alle quali dovrete rispondere.
1) Quando sento cantare Freddy Mercury impazzisco. Soprattutto sulle note di Radio Ga Ga canto e ballo fino alla fine della canzone , da sola in casa qualunque cosa stia facendo.
2) Quando ero alle elementari una maestra mi chiamava sempre Rossella per via dei capelli rossi
3) Adoro il bolero di Ravel e la ” Carmen” di Bizet
4) In villeggiatura quando avevo 14 anni giocavo a calcio con gli amici nel ruolo di portiere
5) A carte gioco solo a scala quaranta
6)Mi piace andare a funghi perchè li so riconoscere
7) Mio padre dipingeva e scriveva poesie
8) Al liceo ho recitato nella ”Mirandolina” del Goldoni
9) Se potessi andare in tandem mi divertirei un mondo
10) Mi piace portare cappelli
Tra qualche giorno darò le risposte. Un abbraccio .Isabella