Io la vedo così. Tutte queste docce ghiacciate che spopolano attraverso video su facebook, o continuamente attraverso i notiziari del telegiornale per ”raccogliere fondi per la SLA”, mi lasciano davvero con l’amaro in bocca. Non voglio generalizzare troppo perchè qualcuno animato da buone intenzioni ci sarà pure. Ma mi pare oramai diventato una moda il farsi riprendere ridendo, chi più chi meno, sotto un bel secchio d’acqua gelida rovesciato addosso. Io trovo tutta questa pubblicità incentrata semplicemente sui singoli che compiono il gesto e non sull’argomento vero di cui ampiamente si dovrebbe parlare, una vergogna. Purtroppo sono fatta così, criticatemi pure come persona esagerata che non sa riconoscere come tanti vogliano farsi avanti e aiutare chi soffre, ma non approvo forme esibizionistiche di qualunque tipo si tratti. Le donazioni arriveranno o dovremo aspettare per chissà quanto tempo? Tutti coloro che hanno fatto la doccia gelata lo hanno fatto pensando davvero a chi soffre? Io la penso esattamente come Papa Francesco : la beneficenza va fatta in silenzio, lontano dai riflettori. La SLA è una malattia serissima, non usiamola per rappresentazioni spiritose laddove non c’è nulla da ridere. Scusate il mio sfogo ma ho ritenuto mio dovere parlarne per il rispetto dovuto ad un nostro caro amico morto di SLA. Un abbraccio a tutti. Isabella
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