Che mi ha molto commosso. Adoro da sempre i Pink Floyd, la loro musica straordinaria fatta d’atmosfera, e oggi adoro di più Roger Waters. La sua storia è quella della ricerca di un padre scomparso quasi settant’anni fa di cui non si era saputo più nulla. Eric Fletcher Waters morì nelle settimane successive allo sbarco di Anzio nel 1944 quando Roger aveva cinque mesi e lui 31 anni. L’artista in ”Another brick in the wall” immaginò il padre al fronte :”Papà è volato al di là dell’oceano/ Lasciando solo un ricordo/ Un’istantanea nell’album di famiglia/ Papà cos’altro mi hai lasciato?”. In effetti gli ha lasciato solo una foto. E il totale ripudio per tutte le guerre. Non una tomba, una traccia. Fino a quando nel marzo 2013 il veterano Harry Shindler ha risolto un mistero lungo sette decenni. In quel lontano sbarco del 1944 lui c’era, non sa nulla dei Pink Floyd, ma per onorare la memoria del disperso e dar pace ai familiari, si attiva nelle ricerche e nell’Archivio di Stato di Londra,scopre nei diari di un ufficiale che il sottotenente Waters è stato ucciso il 18 febbraio del 1944 nelle campagne di Aprilia, a 40 Km da Roma.Waters ha chiara l’idea della morte. In ”Two suns in the sunset” (l’album è ”The final cut”) scrive ”Cenere e diamanti,nemici e amici, siamo tutti uguali nel momento della fine”. Roger a settant’anni esatti da quella uccisione si troverà ad Aprilia per inaugurare un monumento alla memoria del 31enne sottonente, poi al vicino cimitero inglese dove forse sono conservati i suoi resti. Anzio conferirà poi a Roger la cittadinanza onoraria. La sua inquietudine, alla ricerca di un padre in un qualche modo ritrovato e portata anche nella sua musica avrà finalmente pace e di questo sono molto contenta.
fonte: da un articolo di Stefano Cortelletti
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se volete dare un’occhiata a questo link troverete la foto del padre ed altre notizie. Buona visione
Pubblicato da tachimio in News Tag:1944, Anzio, padre, Pink Floyd, Roger Waters, Sbarco
Isabella Scotti 
