Cosa vedi
in me
uomo,
di così sbagliato,
tanto
da usarmi
violenza?
Cosa c’è in me
che non sopporti,
tanto da colpirmi
ripetutamente,
perché tutto
questo odio
nei miei confronti?
Non riesco a comprendere.
Perché io credo
nel nostro stare
insieme.
Credo sia
la cosa più bella
amarsi,
volersi bene.
Vorrei che
le tue mani
non mi strappassero
i vestiti di dosso,
non mi schiaffeggiassero,
non mi riempissero
la faccia
di pugni, non mi buttassero l’ acido sul volto,
non si armassero
di coltello,
non mi si stringessero
attorno al collo.
Vorrei…
o sì
come vorrei
essere trattata da te
con dignità, con rispetto.
Io donna, tu uomo,
nessun padrone,
ciascuno
con la propria individualità,
col sapere sopportare,
perdonare e amare.
Questa è l’unica
cosa che vorrei, nessuna violenza.
Io donna, tu uomo,
insieme con amore
Isabella Scotti novembre 2022
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
Amici carissimi abbiamo tutti il covid. Ancora positivi ma martedi spero che saremo negativi. Sono ormai quasi 15 giorni . Fino a giovedi eravamo ancora positivi. Speriamo bene dai. Un abbraccio a tutti.
La vostra Isabella
PRIMO ACROSTICO
F orse è amore. Del
R esto ogni volta che lo vedo
E
M i sorride
I o
T remo
O h, sarà lui quello che cercavo?
SECONDO ACROSTICO
P rendimi ora.
A ccelera il battito, il cuore.
S enza di te son nulla.
S tringimi forte ch’
I o quasi non respiri ma che
O gni parte di me vibri.
N on ricorderò allora più chi sono , perchè
E stasi pura, vivrò.
TERZO ACROSTICO
I mpossibile
N egare quando
G ià tutto è
A ssolutamente chiaro.
N on sei più mio
N on ti voglio più
O dio , il solo guardarti.
Isabella Scotti
Ragazzi ma non è sempre così, almeno nella conclusione che potrebbe invece essere…
QUARTO ACROSTICO ( AGGIUNTA )
P er sincerità debbo dire che
E’ amore.
R isento spesso quel fremito, come un battito d’ali improvviso.
S o che anche lui lo avverte.
E così
M entre lo guardo ho la certezza che
P otremo
R estare per tutta la vita
E ternamente uniti, serenamente insieme.
Isabella Scotti 2015
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
Un caro saluto a chi passerà di qui.