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Al momento della dichiarazione di guerra, Braque dovette raggiungere il suo reggimento a Parigi. Picasso l’accompagnò così alla stazione di Avignone. Ciò mise fine al loro dialogo creativo durato tanti anni. Di colpo, la maggior parte degli scrittori e dei critici cominciò a parlare dell’artista spagnolo come del fondatore del movimento ” cubista”. Peggio: quando Braque era menzionato, lo si citava come semplice discepolo. Sarebbe nondimeno bastato mettere in parallelo  le tele dei due pittori per riconoscere la loro perfetta connivenza, ma le ragioni del primato di Picasso agli occhi del pubblico erano evidenti: la sua personalità era più brillante che non quella di Braque. Tutti vedevano in lui il capofila della pittura d’avanguardia. Fu dopo la guerra che si cominciò a comprendere il vero ruolo che Braque ebbe nell’invenzione del cubismo. Daniel Henry Kahnweiler, che fu il loro mercante d’arte, scrisse nel 1920 : << Nell’elaborazione del nuovo stile, gli apporti all’uno e all’altro furono strettamente intrecciati. La loro ricerca mentale scambievole e parallela ha cementato l’unione di due temperamenti del tutto differenti>> Ormai separati, i due artisti continueranno ad informarsi l’uno dell’altro, ma che differenza tra Picasso, già quasi statua in vita, che trasforma tutto quello che tocca in oro, e la vita di Braque , vissuta senza quell’ardimento che avrebbe magari illuminato la sua pittura. Insomma mentre Picasso ha diritto ad esposizioni continue tutti gli anni, lungo le coste dell’Atlantico, Braque ha oggi la sua mostra a Parigi ben dopo quarant’anni. Per fortuna tutto qui è rappresentato, i  suoi capolavori e le opere chiave. Vi si ritroverà la predilizione  dell’artista per gli interni e le nature morte, la lenta e profonda riflessione che non ha cessato di sostenere le sue invenzioni plastiche e la sobria gravità del suo pennello che fanno di lui l’erede dei grandi maestri del classicismo francese, da Nicola  Poussin a Paul Cèzanne.>> Spero che questo articolo , che mi ha impegnato abbastanza perchè molto lungo, sia per voi interessante così come lo è stato per me.

fonte: Le Figaro Magazine settembre 2013-mia traduzione