Non so
se mai
ti ritroverò.
Vorrei
che la realtà
fosse meno amara.
Sei distante,
teneramente malato
di memorie infantili
resti assorto,
lontano,
sognando la nebbia
e l’ umido delle sere d’ aprile.
Sembri abitare
un’ eremo irraggiungibile.
Se ti porgo
quella stella alpina
che hai tenuto pressata
tra le pagine
di un libro,
nessun ricordo
torna
alla tua mente.
Quel salire ripido,
per coglierla,
nulla.
E quel diamante
dal fulgore infinito
che mi regalasti ,
è per te ormai,
senza significato
alcuno.
Il tramonto
della nostra favola
d’ amore,
mi fa soffrire
indicibilmente.
Sai,
stanotte ho sognato
un angelo.
Risplendeva
di una luce
particolare.
Si avvicinava a te
regalandoti
nuova memoria.
Peccato fosse solo
un sogno,
un atroce inganno
Isabella Scotti gennaio 2022
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
“Teneramente malato di memorie infantili
sogno la nebbia e l’umido delle sere d’aprile.”
Carissimi ho scritto questa poesia ispirata dai versi di Esenin abbinandoli alle parole in neretto che vedete nella poesia e che sono state date nel gruppo facebook di cui già vi ho parlato e di cui faccio parte, Rinascimento poetico. Volevo vedere se ero capace di far nascere una poesia incastrando i versi di Esenin e le parole ” regalate ” ( regalate cioè da alcuni che scrivono come me nel gruppo ) Spero che l’ esperimento sia di vostro gradimento. Un abbraccio circolare e grazie a tutti.
La vostra Isabella
Un anticipo del mio rientro qui che non credo sia troppo lontano. Me lo auguro di cuore. Voi aspettatemi, non dimenticatemi.
Baci a tutti e un sorriso
Ottobre è l’ottavo mese dell’antico ”anno romano”.
Dagli slavi veniva chiamato ”Mese giallo” per il colore delle foglie appassite.
Presso gli Anglosassoni era noto come ”Winter fylleth” perchè si pensava che in questo mese ( fylleth ) incominciasse l’inverno.
Giorni da ricordare:
4 ottobre San Francesco d’Assisi
15 ottobre Santa Teresa D’Avila
18 ottobre San Luca
Detti del mese
” Al primo di marzo i corvi cominciano a cercare, al primo di aprile stanno immobili sui rami, al primo di maggio sono già volati via, perchè ritornano furtivamente con Ottobre pioggia e vento.”
”Un buon ottobre e un buon vento, crescon le ghiande, e il maiale è contento”.
”Se in ottobre il tuo campo vangherai ricchezza dal terreno acquisterai”.
L’angolo della poesia
Mi piace guardare gli alberi
in autunno.
Osservare le foglie di un colore
che va dal rossiccio al marrone,
al giallo verde.
Foglie tremule,
che cadono
sospinte dal vento,
delicatamente,
a tappezzare asfalti grigi,
piatti,
informi.
E intravedere tra le fronde
uccelli canterini,
che svolazzano
da un ramo all’altro
prima di allontanarsi
a cercare luoghi più caldi.
Autunno,
stagione incantevole,
dai caldi colori ambrati.
Isabella Scotti
dal mio libro ”Miscellanea- Visioni e palpiti del cuore-
pensieri nascosti sotto forma di parola”
Le campanule indugiano sulle zolle.
Che contornano il recinto dell’ovile, e nei boschi
Appare una seconda fioritura,
Fiori dai tenui colori, fiori senza profumo,
Ma frutti, non bocci, formano la ghirlanda boscosa
Che racchiude il ciglio dell’autunno. Bacche vermiglie
Ora ammantano il biancospino quasi spoglio, si piega
Il rovo sotto il suo nero peso; dal nocciolo pendono
Rami bruni fino a sfiorare il torrente gonfio
Che sembra pronto a superare gli argini
Coperti di foglie. Spesso, fermo come una statua
La mente vuota, osservo l’acqua
E inseguo con occhi sognanti vortici spumosi, folti
Di rami di sorbo o di fuscelli trascinati
Dalla rapida e vertiginosa corrente.
Grahame
Calma e luce pacata sulla grande piana
Che si estende coi suoi recessi autunnali;
E fattorie affollate e torri in declino,
Per mescolarsi con l’ondoso oceano.
Tennyson
Poi venne Ottobre, carico di gioiosa allegrezza.
Spenser
Ora il fuoco d’autunno brucia lento lungo i boschi,
E giorno dopo giorno le foglie cadono e s’impoltigliano
E notte dopo notte il vento minaccioso geme
Nelle serrature, e racconta di campi vuoti,
Di montane solitudini, di ondate ampie e cupe.
Ora si sente la potenza della malinconia,
Più tenera nei suoi umori d’ogni gioia
Che elargisce l’indulgente estate.
William Allingham
Cari amici con questo post ho chiuso il cerchio dei dodici mesi dell’anno avendo cominciato a novembre 2013. Spero di avervi regalato momenti piacevoli, a me è piaciuto cominciare ogni mese così. Vi abbraccio . Isabella