Un anno…
Dodici mesi…
Quanti giorni?
Trecentosessantacinque …
Però, mi sembra un numero impossibile se realizzo che li ho impiegati davanti al pc a scrivere. Eppure li ho impegnati ( magari non con la stessa intensità tutti i giorni ), ma di sicuro con la stessa voglia di regalarvi qualcosa di bello, d’ interessante, di stimolante. L’ho sempre detto mi pare, che quando la mia casa editrice mi aprì questo blog io non sapevo dove mettere le mani . Non che sia migliorata molto, ma debbo riconoscere con orgoglio di avere fatto passi da gigante, in rapporto a quello che credevo poco possibile e realizzabile. Ho avuto la gioia di ampliare le mie conoscenze, e vi ringrazio per questo. Non vi conosco personalmente, tranne due, la cara Stefania ( blog Signorasinasce ” ”) e Roberto ( blog ” italianamentescoretta” ), ma da quello che ho potuto scoprire di voi, mi sono fatta un’idea. Vi vedo tutti come persone intelligenti, molto capaci, talvolta divertenti. Ma per tornare a me, non mi aspettavo certo di arrivare ad avere 112 followers che per molti di voi sarà sicuramente un numero insignificante, mentre per me è già troppo. Ho ricevuto anche varie nomination ( Liebster award, Shine award, Dardos , Versatile blogger) assolutamente non aspettate e sempre vi ringrazio. Notifiche di coppe vinte , da parte di WordPress. Insomma traguardi raggiunti inaspettatamente. Quello che ho voluto fare di questo blog è stato comunque, semplicemente, creare un luogo dove poter racchiudere i miei interessi e il mio piacere per lo scrivere. Ora per festeggiare la mia permanenza qui, lunga un anno, ho deciso , per non annoiarvi ancora con parole che potrebbero facilmente annoiare, regalarvi due acrostici. Uno sul nome del blog, ( che poi è il mio ) l’altro su maggio visto il mio ”debutto” proprio di maggio. In ultimo, visto che è la festa della mamma vi regalo anche ”Lettera alla madre” di Salvatore Quasimodo, sperando la possiate gradire. Ringrazio tutti indistintamente con un grande abbraccio e bacio La vostra amica Isabella
Io
Sono
Amica di tutti, voglio
Bene a tutti
E rispetto
La
Libertà
Altrui anche
Se a volte
Considero
Opportuno che la stessa non
Travalichi la mia con
Troppa
Invasione di campo
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Mese
Arieggiato , soleggiato con
Giornate
Gioiose , ridenti
Incantevole
Onirico
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Lettera alla madre
”Mater dulcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono
in pace con me, ma non aspetto
perdono da nessuno, molti mi devono lacrime
da uomo a uomo. So che non stai bene, che vivi,
come tutte le madri dei poeti, povera
e giusta ne la misura d’amore
per i figli lontani. Oggi sono io
che ti scrivo.” —Finalmente, dirai, due parole
di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto
e alcuni versi in tasca. Povero , così pronto di cuore,
lo uccideranno un giorno in qualche luogo.—
”Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo
di treni lenti che portavano mandorle e aranci,
alla foce dell’Imera, il fiume pieno di gazze
di sale, d’eucalyptus. Ma ora ti ringrazio,
questo voglio, dell’ironia che hai messo
sul mio labbro, mite come la tua.
Quel sorriso m’ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano,
e non sanno che cosa. Ah, gentile morte,
non toccare l’orologio in cucina che batte sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto
del suo quadrante, su quei fiori dipinti:
non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà,
morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dulcissima mater.”
Salvatore Quasimodo
( da ”La vita non è sogno” – Guanda – Parma )