Che per l’expo di Milano l’inno italiano , cantato dai bambini del coro dei Piccoli Cantori di Milano , fosse stato cambiato nel passaggio ”siam pronti alla morte” al ”siam pronti alla vita” perchè troppo forte in bocca a dei bambini. L’ho scoperto per caso stasera. Ora scusatemi ma non posso non fare alcune considerazioni.
Primo
Se ogni arrangiatore o musicista dovesse cambiare per motivi suoi parole , termini, di un inno nazionale, che per essere tale sarà stato prima scritto e poi scelto per un motivo preciso non perderebbe valore e significato ?
Secondo
Pensare che la parola ”morte” oggi sia motivo di turbamento rispetto alla parola ”vita” per dei bambini, credo non sia poi così vero. Mai come oggi essi sono giornalmente purtroppo testimoni di come la morte entri continuamente nelle nostre case attraverso i mass media e non solo. Mi pare un’ipocrisia delle solite. Del resto quanti piccoli bambini hanno nelle scuole italiane di tanti anni fa e ancora oggi cantato l’inno di Mameli così com’è ? Non mi pare che qualcuno sia rimasto traumatizzato, comunque lasciamo…
ai posteri l’ardua sentenza.