In una bellissima poesia di Angelo Barile, un grande poeta cristiano dimenticato, il mistero dell’amore e della nascita è sfiorato con un pudore che ha il tocco della grazia.
Eccoli, gli sposi, nel loro ”acceso eremo”.
Il rumore delle onde, che il mare guida sino alla loro casa come a una carena, si insinua fin dentro i loro sogni e fa più dolce il loro amore. Non il corpo soltanto ne ha gioia ma anche l’anima, che mareggia senza più rive.
Ora, sul far dell’alba, la donna spia il suo grembo, il peso che cresce e che l’ala dell’angelo rende più lieve.
L’uomo è già in cammino, va per la sua strada che balugina, strappa qualche filo d’erba, zufola un’aria allegra. Guarda il giorno che nasce alla marina.
L’amore. La nascita.
La più notturna delle vostre ore
ritremerà nel giglio del mattino.
Giovanni Cristini
( poeta e giornalista italiano Brescia 22 gennaio 1925 – 1995. La sua poesia cresciuta nel tempo e maturata in ambito religioso, è stata, come ha scritto Luigi Santucci, poeta a sua volta, scrittore e romanziere milanese, ritenuto dalla critica il principale narratore della seconda metà del Novecento, ”una personale avventura di ricerca, d’inquietudine e di conferme”. da Wikipendia )
L’amore vero, tu lo sai,
è volere la gioia
di chi non ci appartiene,
è questo uscire, traboccare da se stessi
come il sangue dalle vene
per un taglio,
è l’irrinunciabile,
amore energia mutabile eterno bene.
Giuseppe Conte ( Poeta e scrittore contemporaneo – Porto Maurizio – 15 novembre 1945)
L’augurio più sincero a tutti gli amici e non che passeranno di qui per un Buon Natale , che possa essere un periodo, questo delle feste, sereno per tutti, con tutto il cuore. Isabella
PS Arianna si associa agli auguri.
Peccato che in questa foto Arianna non rida, la nonna in compenso non si smentisce mai!!
Dato che questo è un vecchio post è bene aggiornarlo , non vi pare amici ? Ecco allora in aggiunta anche qualche mia poesia
sanfrancescopatronoditalia.it
Ogni anno
si rinnova
il mistero.
Ogni anno
il 25 dicembre
festeggiamo
la tua nascita.
Quest’ anno,
caro bambino Gesù ,
le lacrime
rigano il volto
di tante persone,
ancor più degli anni passati.
Son quelle persone
senza più un lavoro,
quelle
che hanno visto
i propri figli morire
in incidenti,
le proprie figlie
uccise,
dalla mano violenta
di chi diceva
di amarle.
Quelle
di chi vede
in un letto d’ ospedale
soffrire chi ama
senza poter far nulla.
Le lacrime
rigano il volto
di chi rimane solo,
di chi più non spera.
Gesù bambino,
tenero, dolce fagottino,
in ginocchio,
davanti a te
prostrata,
io ti prego :
asciuga ogni lacrima
che scende.
Porta amore
là dove pare scomparso,
ridai fiducia
a chi più non crede,
a chi più non prega,
a chi ha perso tutto.
E’ difficile vivere
quando tutto si sbriciola.
Per pietà
asciuga queste lacrime
che ormai
scendono copiose.
T’ imploro Gesù Bambino,
vieni in nostro aiuto,
salvaci.
Senza te,
tutto è troppo complicato.
Isabella Scotti dicembre 2019
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
” Bambino Gesù asciuga ogni lacrima ” ( Santo Giovanni Paolo II )
regardsdefemmes.info
Dicembre
sei mese
di magica atmosfera,
perché viviamo con te
un periodo unico,
quello dell’ avvento.
Siamo tutti in attesa.
Aspettiamo
che nasca Gesù.
Abbiamo nei cuori
una gioia
incontenibile.
Tutto è addobbato
a festa.
Luci, vetrine ,
alberi sfavillanti,
e presepi
a ricordare ,
come la vita
semplice
dei pastori,
sia in fondo
un ottimo esempio
anche oggi.
L’ uomo
è sempre alla ricerca
di qualcosa.
Se capisse
che la risposta
ai suoi perché,
ai suoi dubbi,
è là nella mangiatoia
di quella capanna,
allora il Natale
avrebbe davvero senso.
E sarebbe festa
ogni giorno a venire.
Isabella Scotti dicembre 2019
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
RASSICURAMI
italiaora.net
Inquieto
è il nostro vivere.
Cupi
si son fatti
i giorni .
Scesa è la nebbia.
Una spessa coltre che
c’impedisce
di vedere oltre.
Mi sento smarrita.
Se non dirada,
lasciando filtrare
un pò
di chiarore,
turbato
resta il mio cuore.
Ho bisogno che Tu
mi rassicuri.
Che Tu, Signore
venga in mio aiuto.
Non mi piace
sentirmi così,
andare avanti
alla cieca.
Rassicurami,
ti prego.
E che la Tua luce
rassicuri anche
il mondo intero
per sempre,
tutta la vita.
Isabella Scotti dicembre 2019
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
Incipit in neretto dalla poesia di Paul Géraldy ” Sempre tutta la vita ”
E altre due poesie
NADALE
A tie pitzinnu impotente e poveritu
naschiu intro de iverru fritu
chin coro lacrimosu afritu
custu ti pedo semper sias benitu.
Prena solu ‘ e amore
cada ischìliu
tue coro ‘ e mama
in morte e bida
nostru solu aficu.
A te bambino impotente e poveretto/ nato dentro inverno freddo/con cuore lacrimoso e afflitto/questo ti chiedo sempre tu sia benedetto. // Riempi solo d? Amore / ogni vagito/ tu, cuore di mamma/ in morte e in vita/ nostra sola speranza.
Presépiu
In sa gruta de su coro
mi lacheddas a sa muda
incantada canto a Tie.
Chin sos res e sos pastores
pro custoire segretu
de mistèriu no iscopiau.
In sa gruta de su coro
mi lacheddas a sa muda
Incantadu canto a Tie.
Canto s’ Amore
eternu tuo
in eternu donau
in eternu donau
Nella grotta del mio cuore/ mi culli in silenzio / incantata canto a Te // Con i re magi e i pastori/ per custodire il segreto/ di mistero non svelato// Nella grotta del cuore/ mi culli in silenzio/ incantato canto a te// Canto l’ Amore/ tuo eterno / In eterno donato / in eterno donato
Queste poesie in dialetto sardo è tratta dal libro di poesie di Pipina Frantzisca Nieddu intitolato ”Fiza de pastore” alla cui presentazione ho assistito godendo di un pomeriggio indimenticabile, fatto di ricordi e testimonianze di un tempo che fu. Tradizioni, canti portati e presentati dalla stessa Giuseppina accompagnata dal marito. Entrambi bravissimi nel cantare in sardo nenie dolcissime che seppure lì per lì incomprensibili, e poi tradotte sono state un piacere ascoltare. Con Giuseppina, insegnante di lettere in Sardegna, Toscana e Lazio, ho iniziato il mio percorso di scrittura anni fa.
E ora con qualche foto… l’ albero di casa
E il presepe fatto con Arianna ( notare le pecorelle tutte rigorosamente in fila e il bambinello , già messo ma coperto perché non ancora nato, e oltre il bue e l’ asinello anche qualche capretta per riscaldare ancor di più Gesù che poverino nella capanna avrà di certo molto freddo.
E per finire…
Buon Natale cari amici, e buon Natale a chi passerà qui per la prima volta.
La vostra Isabella
Figlia
per nove mesi
ti ho tenuta nel mio grembo.
Ora che sei nata,
posso finalmente
osservare
con calma,
il tuo furbetto visino.
I tuoi occhietti
ben aperti,
ora,
sul mondo
che ti circonda.
I tuoi urletti
ascoltare trepida.
Stringere
le tue manine
piccole
ma forti
nella presa.
Che emozione sentirti,
ora,
fuori da me.
E realizzare,
ahimè,
che
se pur
dovrò nutrirti,
se pur
a me
ti stringerò
più volte,
più non sarai
così intimamente mia,
tu
nuovo essere vivente,
unico,
libero,
meraviglioso!
Isabella Scotti
Dedicata ad Arianna e a tutti i piccolini che si affacciano alla vita.