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Terribile che ogni giorno si parli di morte e non di vita. Terribile pensare al sangue innocente che sgorga ovunque. Come fermare tutti i pazzi che girano nel mondo tranquilli, pronti ad uccidere chi per primo capita loro davanti ?Penso che sempre più sia questo il mondo di gente malata, troppa gente irrecuperabile, bisognosa di cure e che mai dovrebbe essere lasciata libera, come in questo caso, di colpire ancora.

AGI – Stava tornando a piedi al campus della Columbia dopo l’allenamento con la sua squadra di calcio, il NY International Fc, dove giocava da difensore, quando Davide Giri ha trovato il suo assassino.

A un isolato dal Morningside Park, dove nel dicembre 2019 venne uccisa una studentessa di 18 anni, Tessa Majors, Giri, 30 anni, dottorando alla Columbia con un lungo elenco di master di prestigio conseguiti in tutto il mondo, dal Politecnico di Torino a Shangai, è stato accoltellato all’addome da una persona che poi è fuggita a piedi.

Secondo una prima ricostruzione della polizia, Giri sarebbe riuscito a trascinarsi per strada, in cerca di aiuto, prima di perdere i sensi, all’angolo tra la 123 Street e Amsterdam Avenue, a sud di Harlem. Portato al vicino Mount Sinai Saint Luke’s Hospital, l’uomo è morto poco dopo.

Secondo la polizia, l’assassino sarebbe Vincent Pinkney, afroamericano di 25 anni, undici precedenti per rapina e aggressione, in libertà vigilata, membro di una gang criminale chiamata EveryBody Killer. Pinkney è stato riconosciuto dal testimone di una seconda aggressione, avvenuta poco distante e un quarto d’ora dopo quella a Giri. Anche in questo caso la vittima è italiana: si tratta di un turista arrivato a New York da pochi giorni, Robert Malastina, 27 anni.

Malastina è stato accoltellato alla schiena mentre camminava all’angolo tra la 110 Street e Cathedral Parkway, dove si trova il ristorante italiano ‘Giovannie’s’. Ricoverato in ospedale, sarebbe in “condizioni stabili”, ma non in pericolo di vita. I due italiani potrebbero essere stati scelti a caso in un tentativo di rapina finita male.

Il presidente della Columbia University, Lee Bollinger, ha parlato di “notizia inspiegabilmente triste e profondamente sconvolgente”. Giri viveva da anni al campus insieme agli altri studenti. Il club dove giocava a calcio lo ha ricordato con un post su Facebook, corredato da foto riprese durante le partite.

“Non ci sono parole per descrivere quello che stiamo provando – scrivono – l’altra sera, dopo l’allenamento e mentre era diretto a casa, il nostro compagno e pilastro del club, Davide Giri, èì stato ucciso a coltellate”.

“Davide – continuano – era la persona più bella e brillante della squadra. Aveva visto l’Italia vincere gli Europei, l’Inter riportare lo scudetto a casa, ed era stato un grande protagonista dei nostri successi in questi anni”. “Ti vogliamo bene, amico – concludono – eri la roccia della difesa e noi giocheremo e vinceremo per te, perche’ e’ quello che avresti voluto. Un leone non muore mai, si addormenta”.  

Articolo da Agi.it

Davide Giri New York

Foto ripresa da notizie.it da un articolo di Asia Angaroni

Una preghiera per lui e per i suoi cari


E’   finita  l’estate  (se  mai  si  è  vista )  e  allora  voglio  fare  qualche  riflessione.  Parliamo  un  pò  di  MOVIDA.

Che  per  questo  termine : ”MOVIDA” si  debbano  accettare  comportamenti  stupidi  e  assolutamente  inconcepibili  mi  sembra  assurdo.  Oggi,  purtroppo, siamo  di  fronte  ad  un  lassismo  totale  di  costumi  e  comportamenti   che  considero  veramente  insopportabile.  D’estate  si  vive  sempre  più  in  libertà   rispetto  all’inverno, questo  è  chiaro,  quando  lavoro  e  scuola  impongono  orari  da  seguire  e  anche  il  cattivo  tempo  ci  mette  del  suo.  Ma  d’estate  ci  si  trasforma   e  se  da  una  parte  lo  trovo  giusto  per  essere   finalmente  arrivati  a  vivere  la  stagione  delle  ferie,  dall’altra  debbo  constatare  amaramente  come  la  vacanza  diventi  oramai  per  i  più  la  valvola  di  sfogo  per  eccessi  che  deploro  vivamente.  Ci  sono  luoghi  qui  a  Roma,  come  Piazza  Navona  e  non  solo   dove,  dalla  sera  fino a  notte  inoltrata, i  giovani  cantando,  ballando,  ritrovandosi  in  gruppi  tra  urla  sguaiate  e  bicchieri  colmi  in  mano  lasciando ” giustamente”  in  terra  bottiglie  di  birra  o  altro,  danno  vita   alla  cosiddetta  ”movida” ,  termine  usato  per  identificare  un  fenomeno  oramai  dilagante .  Che  ci  sia  bisogno  da  parte dei  giovani  di  sentirsi  ”padroni”  del  mondo  indubbiamente  è  nel  Dna  dell’età  non  ancora  del  tutto  matura,  mettiamola  così,  ma  trovo  ingiustificabile  che  comportamenti  esasperati  possano  avere  la  meglio  e  turbare  la  vita  ”normale”  di  gente  ”normale”. Dormire  ad  una  certa  ora   ad  esempio , o  perlomeno  sperare  che  si  possa,  visto  il  rumore  assordante  spesso  proprio  sotto  le  finestre  di  una  camera,  mi  pare  semplicemente  ovvio  e  naturale.  Ma  chi  può  permetterselo  se  si  continua  così  fino  a  tarda  notte?   Ma  parliamo  un  pò  anche  di  altro,  di  turismo  ad  esempio.  Ho  visto  cose  che  non  comprendo,  almeno  fino  ad  un  certo  punto,  perchè  in  realtà  per  me   c’è  una  spiegazione  a  tutto.  Comunque  voglio  parlare  del  turismo  di  gente  maleducata,  ignorante,  irrispettosa.  Di  tutti  coloro  che  ignorano  qualunque  regola  comportamentale  sia  da  soli  che  in  gruppo.  Faccio  riferimento  a  coloro  che  bivaccano  senza  pudore  sul  sagrato  di  chiese,  a  coloro  che  pensano  che  i  monumenti  non  vanno  rispettati  come  testimoni  di  storia  ma  presi  di  mira  per  oltraggi  di  vario  tipo.  Voglio  parlare  di  quei  ragazzi  che  hanno  fatto  sesso  in  spiaggia,  noncuranti  della  gente  intorno  a  loro.  E  potrei  continuare  all’infinito.  Ecco,  in  tutto  questo  modo  di  fare  senza  scrupoli  di  nessun  tipo  io  vedo  soprattutto  il  non  portare  rispetto,  prima  di  ogni  altra  cosa,  a  se  stessi,  prima  ancora  che  verso  tutto  ciò  che  ci  circonda.  Quel  rispetto  che  si  deve  a  noi  stessi  come  persone,  come  individui   capaci  di  discernere  tra  atteggiamenti  di  buon  gusto  e  non,  quel  rispetto  che  si  deve  agli  altri  per  una  convivenza  civile.  Ecco  preferirei  poter  vivere    senza   dover  incappare  in  situazioni  imbarazzanti,  davanti   alle  quali  davvero  non  saprei  come  reagire,  preferirei  che  ci  fossero  più  controlli  da  parte di  chi  dovrebbe  essere  preposto  a  farlo,  preferirei  ci  fossero  più  divieti   in  giro.  Ho  sentito  dire  da  un  sociologo  che  il  problema  del  degrado  che  dilaga  imperante  è  dovuto  principalmente  al  fatto  che  il  turista  percepisce  il  disinteresse  per  monumenti  e  luoghi  da  parte  di  chi  quei  luoghi  amministra  e  abita.   Posso  dire  che  condivido?  Troppe  parole  sempre  al  vento  senza  mai  concretamente  intervenire.  Per  dirla  in  breve  il  massimo  sarebbe  ritirarsi  in  qualche  luogo  isolato,  lontano  da  questa  gente  maleducata  che  non  mi  piace,  che  pensa  di  poter  fare  il  proprio  comodo  ignorarando  la  presenza  degli  altri,   ma  credete  che  potrei  farlo  davvero?  Utopia ,  miei  cari,  pura  utopia.