Auguro a tutte le mie” amiche” che compino il loro dovere anche con il brutto tempo, sotto la pioggia , come qui da me, o sotto la neve nelle zone più fredde. Che non dimentichino nessuno, nè bimbi cattivi nè bimbi buoni, nè bimbi soli e tristi. Auguro che il loro sacco sia pieno di dolci profumati per tutti, mentre so che nel mio ci sarà quest’anno anche un pò di salato per cambiare l’offerta e stupire figli ormai adulti. La tradizione vuole, qui da me, che la notte tra il 5 e il 6 gennaio la Befana arrivi lasciando una letterina, dove salutare i figli, sull’albero di Natale, scritta rigorosamente con la mano sinistra per accentuare il tremolio tipicamente da Befana, cioè da vecchietta stanca e infreddolita. Di solito la tavola è ben apparecchiata con un buon bicchiere di vino e un goccio di latte per il somarello che l’ accompagna sempre. La mattina si trova il bicchiere di vino vuoto e il latte finito. Sotto l’albero e la letterina grossi calzettoni di lana (quelli di montagna ) pieni di dolciumi .Vedremo però se anche stanotte lavorerò : ho un mal di testa da cervicale…però si sa ..la Befana è sempre la Befana. Auguri la vostra amica Isabella.
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