Tu parli della tua età, dei tuoi fili di seta bianca.
Guarda le tue mani di petali d’oleandro, il tuo collo unica piega di grazia
Amo la cenere sulle tue ciglia sulle tue palpebre, i tuoi occhi d’oro opaco
I tuoi occhi di sole nella rugiada d’oro verde, sull’erba del mattino
I tuoi occhi a novembre come il mare all’aurora intorno al castello di Gorèe
Quanta forza nel fondo, che tesori di caravelle gettati al dio d’ebano!
Amo le tue giovani rughe e queste ombre che il tuo sorriso di settembre
Colora di rosa antico, questi fiori agli angoli dei tuoi occhi e delle tue labbra
I tuoi occhi il tuo sorriso, i balsami delle tue mani di velluto, il pelo del tuo corpo
Che da tempo mi incantarono nel giardino dell’Eden
Donna ambigua, tutta furore e dolcezza.
Ma nel cuore della fredda stagione
Quando le linee del tuo volto si presenteranno più pure
Le guance più cave, lo sguardo remoto, mia Donna,
Quando di solchi saranno striati, come i campi d’inverno la tua pelle,
Il collo il corpo sfiniti
Le tue sottili diafane mani, raggiungerò il tesoro della mia ritmica ricerca
Il sole dietro la lunga notte d’angoscia
La cascata e la stessa melopea, le mormoranti sorgenti della tua anima,
Vieni, la notte scende sulle terrazze bianche, e tu verrai
La luna accarezza il mare con la sua luce di cenere trasparente
Lontano riposano le stelle sugli abissi marini della notte
Come una via lattea si allunga l’Isola.
Ascolta, senti? Il ripetuto abbaiare che sale da Cap Manuel
E dal ristorante del pontile e dalla baia
Che musica strana, soave come il sogno
Cara !…
SENGHOR- POESIE DELL’ AFRICA
Leopold Sèdar Senghor, il massimo poeta africano, è una delle figure più autorevoli della cultura mondiale.
Padre della NEGRITUDINE, il grande movimento di affermazione della specificità culturale africana, è un cantore sublime dell’unità dell’uomo con la natura.
Senghor fu eletto primo Presidente della Repubblica del Senegal nel 1960, dopo la liberazione dal colonialismo francese, e ha guidato il suo paese per venti lunghi anni. Lui cristiano, in un paese musulmano, a dimostrazione della tolleranza religiosa esistente in Senegal.