Il nome di questo mese ha un’origine incerta. Antichi scrittori hanno supposto che derivasse da Maja, la madre di Mercurio, a cui i Romani erano soliti sacrificare nel primo giorno del mese. ”May- day” è il nome dato in Inghilterra al primo giorno del mese, quando in passato, la gente usciva per le strade,per dare il benvenuto alla primavera. Le ”regine di maggio” e i ”maio”, o pali di maggio, ornati di fiori erano un tempo comuni in tutto il paese. L’ultimo maio eretto in Londra, venne demolito nel 1717. Nel calendario romano questo mese è dedicato a Maria.
Enciclopedia britannica
Detti del mese:
” Chi toglie il mantello in un giorno d’inverno, lo rimetterà in maggio e ne sarà contento.”
”Che la sorte sia buona o che sia ria, le fave fioriscono prima che maggio vada via”
”Tosate in maggio il vostro gregge e continuate a farlo d’allora in poi”
L’angolo della poesia
Maggio
Poi veniva la fata di maggio,
la più leggiadra fanciulla in terra,
adorna d’ogni eleganza,
vanto della sua stagione,
e dal grembo spargendo fiori,
la portavano a spalla due fratelli,
i gemelli di Leda : uno per lato,
la sorreggevano al par di regina.
Signore! Come risero al vederla le creature,
e saltavano e danzavano quasi rapite in estasi!
E Cupido stesso, tutto in verde, le svolazzava attorno.
Spenser
Canzone scozzese
” A me di gran lunga più graditi, i fiori di ginestra
Che sboccian così lucenti sui colli di Cowden
E son certo che mai altrove potrà crescere
Un fiore così bello, un fiore così dolce”
I Gallesi talvolta chiamano questa pianta ” Melynog- y- waun”, ”Cardellino dei prati”. Detta in passato ” Planta Genista” è stata il simbolo di una lunga stirpe di re inglesi, i Plantageneti.
Se cliccate su google ” foto di ginestra dei carbonai” troverete delle immagini splendide tra le quali una foto anche della nostra amica Marisa ( blog laprofonline).
Dicembre era l’ultimo mese dell’anno nell’antico calendario romano, che si suddivideva in dieci mesi. I Sassoni lo chiamavano ” winter-monat” o ”mese d’inverno” e anche ”heligh-monat” o ”mese santo” per il fatto che vi cade il Natale. Il 22 dicembre è la data del solstizio d’inverno, quando il sole raggiunge il tropico del Capricorno.
Detti:
”Montone pasciuto, cervo vellutato , Natale viene una sola volta all’anno , quando viene porta tanta allegria, ma non c’è più, una volta andato via”.
”In dicembre altro non hai da fare che stare al caldo e riposare”.
”E dopo di lui veniva il gelato dicembre,e tuttavia coi suoi allegri festini e falò accesi,non ricordava il freddo, tanto la nascita del Redentore la sua mente allietava. Una capra dalla barba ispida cavalcava, la stessa, dicono, del dio Giove bambino,e in mano reggeva una coppa larga e fonda dalla quale beveva alla salute di tutti i suoi pari.” Spenser
”Un vecchio raggrinzito e bisbetico, così ti dipingono Vecchio Inverno, con irsuta barba grigia come il folto muschio che ricopre il melo; labbra bluastre, un ghiacciolo pendente dall’affilato livido naso, imbacuccato mentre arranchi solo, lungo la tua cupa strada tra pioggia e neve turbinante. Ma perchè Vecchio Inverno non dipingerti accanto al focolare, in ampia poltrona assiso, mentre guardi i bambini in festa natalizia,o attorniato da loro mentre dicono qualche motto gioioso o narrano storie paurose di delitti o spiriti inquieti che turbano la notte? Mentre tu ravvivi il fuoco languente o gusti la matura birra d’ottobre, bruna”. R. Southey