Befana,
befanella
sei
per caso
ancora
zitella?
O
il vecchio 2020 ,
per noi
catastrofico ,
ha portato
invece
a te
momenti
commoventi?
Amore
o tormenti ?
Forse,
vista
l’ età
non ti sei
posta
il problema.
Forse preferisci
star sola,
ascoltar
l’ allodola
e cucinarti
una bella braciola.
Tanto fuori
nevica,
girar poco
ti conviene.
Giusto
il tempo
per lasciare
ai bimbi buoni ,
tanti colorati
bellissimi doni
Isabella Scotti gennaio 2021
testo : copyright legge 22 aprile 1941 n° 633
Amici carissimi passate domani una bella Epifania . Ricordate di aggiungere i Re Magi al vostro
presepe. I miei sono in viaggio da qualche giorno ormai. Arriveranno stanotte a mezzanotte.
In questo presepe i Re Magi sono già arrivati…per forza si tratta di un presepe
dell’ Epifania 2019
L’ albero speciale che dedico a tutti gli amici
Il mio centrotavola fatto da me.
NON C’E’ ALCUN FIORE , IN NESSUN GIARDINO DEL MONDO, BELLO COME UN BAMBINO SEDUTO SULLE GINOCCHIA DELLA MADRE. NEL CIELO CI SONO STELLE SPLENDENTI, SUL FONDO DEI MARI PERLE MERAVIGLIOSE, MA LA BELLEZZA DEL MONDO E’ NEL SORRISO DEI BAMBINI.
ROMANO BATTAGLIA
Oggi la vita mi ha fatto un regalo. Il 25 aprile 2015 è stato per me un giorno di una tristezza infinita. Perchè quel giorno il Nepal è stato sconvolto da un terremoto . Un evento naturale che fa paura, sempre, che non è prevedibile e che lascia dietro sè morte e distruzione. Così è il terremoto: terrificante. Bè, quel giorno ho pianto non solo per tutti coloro che rimasti senza niente, disperati per aver perso tutto, aggrappati alla speranza di poter in qualche modo ricominciare e inventarsi una vita, hanno dovuto farsi forza, e superare dolori indicibili sia fisici che psicologici, ma perchè ho ricevuto la notizia che più nulla si sapeva della mia bambina Sharmila. L’associazione che si occupa delle adozioni a distanza ha cominciato col dire che avremmo dovuto aspettare un mese e più per avere certezza di qualcosa. Che i collegamenti erano giustificatamente interrotti e che ci voleva molta pazienza. Del resto Katmandù era rimasta duramente colpita. E Sharmila era proprio lì. Andava a scuola lì. Oggi sono felice. Perchè oggi è arrivata la splendida notizia. E’ salva con tutti i suoi cari. La scuola non c’è più ma lei è viva. Nell’apprendere ciò ho avuto un tuffo al cuore, e una gioia infinita si è impossessata di me. Per questo voglio dedicare a lei e a tutti i bimbi del Nepal questa piccola cosa sperando che il sorriso torni presto sul loro visetto.
Sorrisi di bimbi
I bambini piccoli
quando ridono,
ridono di cuore.
Il loro riso
è coinvolgente.
Possono ridere
all’improvviso
per una sciocchezza
e noi,
guardandoli,
non facciamo altro
che ridere con loro.
Possono essere europei,
africani, cinesi
il loro sorriso
conquista sempre.
Perchè sono belli
quando ridono.
Paffuti, mingherlini
sono sempre
spontanei.
Non conoscono
le maschere
che spesso noi adulti
indossiamo.
Se si potesse
tutti
rimanere bambini
forse il mondo
avrebbe altri colori:
tinte pastello
delicate,
rosa, celeste, verdino
dipinte ad ogni angolo !
Isabella Scotti
Ma sì, chiamiamolo così almeno una volta. Ora che i Re Magi son giunti a destinazione per adorare il ”Bambinello” che si manifesta al mondo intero, chiamiamolo ”asinello” e non ”asino”
”La notte della Befana, nella stalla, parla l’asino, il bove, la cavalla”.
Dice così un vecchio proverbio diffuso particolarmente in Romagna e Toscana. Perchè secondo una credenza popolare, è questo il momento in cui l’asino ha la sua rivincita: ottiene per una notte il dono della parola, e può parlare male dei suoi padroni. Anche nella notte di Natale ha la sua importanza perchè col suo fiato riscalda il piccolo Gesù. Ma al di là di questi due momenti di ”gloria”, tutti gli altri giorni questo animale è un pò trattato male: comunemente indicato come simbolo dell’ignoranza, della testardaggine, poco intelligente e passivo. e allora ne vogliamo conferma?
Cominciamo…
”Essere un asino”, ”comportarsi da asino”, o ancora ”essere un asino calzato e vestito”, ”pezzo d’asino”, ”testardo come un asino”, modi ingiuriosi entrati nel linguaggio comune per dire che una persona è rozza o poco colta.
”Far come l’asino di Buridano” si usa invece per chi è un eterno indeciso: un racconto attribuito proprio a Buridano, filosofo della prima metà del XIV secolo, racconta di un asino che non riusciva a decidersi tra due mucchi di fieno posti alla stessa distanza e proprio questa sua incertezza sullo scegliere quale dei due fosse il migliore come cibo, ne causò la morte per fame.
Anche il modo di dire ”calcio dell’asino” ha radici nella letteratura e indica un atto vile di chi colpisce qualcuno che non è in grado di difendersi. Il ”detto” si rifà ad una favola di Esopo, in cui un asino diede un calcio ad un leone che stava morendo . E non è tutto:
”Far credere che un asino voli” significa inventare cose impossibili, del tutto astruse.
”Raglio d’asino non giunse mai in cielo” è un proverbio che mette in guardia: le proteste e rimostranze di una persona ignorante spesso rimangono inascoltate.
”Legar l’asino dove vuole il padrone” calza per chi esegue un compito in modo passivo e non si chiede il perchè delle cose che sta facendo, non volendo avere fastidi.
Insomma un animale bistrattato troppo spesso anche insultato dimenticando che la sua notevole pazienza gli ha dato anche modo di essere utilizzato per il recupero di bimbi handicappati, o come bestia da soma.
Allora ogni tanto ricordiamoci di lui e chiamiamolo, salutandolo e rimettendolo nello scatolone assieme a tutte le cose del presepe : ”Ciao asinello, ci vediamo il prossimo anno”.
E oggi che il Signore si è manifestato ai Re Magi e al mondo intero, lasciamo che entri nei nostri cuori e ci accompagni per tutto il 2015.
Buona Epifania a tutti e che la Befana abbia portato dolcetti e non carbone.
fonte: da un articolo di Ilaria Pace
Cari amici dopo aver scritto in questo periodo moltissimo, avendo pronti altri due post che pubblicherò più in là, voglio prendermi un pò di riposo visto che incomincia per me un periodo molto impegnativo che penso mi terrà un pò lontana da voi : periodo che mi vedrà diventare la baby sitter di Arianna. Se avrò tempo non mancherò di rifarmi viva. Vi abbraccio tutti con forte simpatia. Isabella