Carissimi, voglio con sincero affetto
ringraziare per questa nomination , che gradisco in modo particolare, la cara amica Franca ( http:// lemieemozioniinimmagini.wordpress.com// )
la cara amica Lisa ( http://poesilandia.wordpress.com// )
il caro amico Arthur ( http://ilmondodiarthur.wordpress.com// )
la cara amica Maria ( http://nonsoloparole.wordpress.com// )
la cara amica Fulvialuna ( http://Tuttolandia.wordpress.com// )
la cara amica Gina ( http://sonoqui.wordpress.com//.) Ora non ci sono condizioni particolari da rispettare se non quelle di nominare altri dieci blog e rispondere a dieci domande. Poichè ho sempre più o meno risposto a tutte le domande poste man mano che mi arrivava una nomination, questa volta decido di non rispondere non per presunzione, ma per dedicare a tutti voi una poesia che ho scritto tempo fa dopo una cena, e che penso sia molto indicata rispetto al titolo del premio. Posso anche dire qualcosa in più per farvi contenti. Con mia sorpresa Lisa , Franca, Arthur , Maria , Fulvialuna e Gina, hanno voluto dedicarmi questa ”rosa dell’amicizia” . E’ una cosa che mi commuove . L’amicizia è per me molto importante, e se qualcuno ha pensato a me come amica, è perchè forse, ha capito da ciò che scrivo, che mi piace essere vicina a tutti voi, senza presunzione, con semplicità rispettando la peculiarità di ciascuno senza invadenza ( almeno spero). Sono una donna non più giovanissima per età ma sicuramente mi sento tale per spirito e vivacità, che ama molto l’educazione, e che aspira ad una vita in cui l’uomo sia consapevole che la prevaricazione non serve a nulla se non che a dividere le persone. Così come penso che il rispetto sia alla base di qualunque convivenza. Sono un tipo molto curioso, ecco perchè mi piace viaggiare, conoscere nuovi costumi e usanze e soprattutto mi piace conoscere le tradizioni dei posti che vado a scoprire, per me basilari per arrivare a comprenderne le abitudini di vita . Mi piace molto leggere, quando il tempo me lo concede, e l’arte in genere ( pittura, danza, scultura ) mi affascina perchè è lì, che secondo me , l’uomo trova la sua umanità. Adoro il teatro ma anche cinema ( prediligo film americani , genere noir , rigorosamente in bianco e nero) e tanta musica classica. Qui mi fermo. A dire il vero è come se avessi risposto a delle domande, pazienza. Ora però vi lascio alla mia poesia. A presto. Isabella Ps Non nomino altri blog, perdonatemi, ci ho provato ma ne rimanevano, fuori dai dieci, tanti altri, troppi . A questo punto per non fare torti a nessuno, affido al vento questa ”rosa dell’amicizia” perchè arrivi a tutti voi che, indistintamente, la meritate. Vi abbraccio.
AMICHE DI SCUOLA
Ritrovarsi a cena dopo anni.
Scoprire
che tutto il tempo
passato,
in realtà,
non ci ha piegate
più di tanto.
Assaporare ancora
il piacere
di stare insieme,
e raccontare ciascuna
le proprie esperienze di vita.
Ridere di cuore
come da ragazze,
e vedere,
sui nostri volti di sempre,
solo qualche ruga in più.
E’ bello incontrarsi
di nuovo,
e capire,
con gioia,
che l’amicizia
di un tempo,
quella vera,
è tra noi,
viva,
ancora come allora!
Isabella Scotti
A tutti gli amici che passeranno di qui.
Altro PS Scusate, anche se forse non è il luogo e la pagina giusta, ma voglio comunque rivolgere un pensiero a tutti quei poveri morti in miniera, in Turchia. Fare il minatore è uno di quei lavori terribili e temibili dove giornalmente uomini sconosciuti, lontani dal vivere una vita serena, rischiano la pelle, fino talvolta a lasciarla come in questo caso. Mi dispiace immensamente.
Quando le ferie si concludono c’è sempre una vena di malinconia che aleggia nell’aria. Per me, che adoro viaggiare, è sempre un tornare a casa troppo presto. Anche quest’anno, per fortuna, è andato tutto ottimamente. Abbiamo una coppia di amici con i quali da vent’anni, andiamo d’estate alla scoperta di villaggi uno più bello dell’altro nel sud della Francia. Lei parigina, lui amico di vecchia data di mio marito, hanno casa a Cannes, e da questo luogo, assolato, al quale facciamo ritorno dopo i nostri viaggi per godere della sua vitalità e del suo mare, siamo sempre partiti per viaggi tipicamente ”on the road”. Formula tre o cinque giorni al massimo, percorrendo strade provinciali , tra vigneti e campagna francese, pernottando in hotel di charme, abbinando tra loro gastronomia, cultura, paesaggi. La mia amica Florence è una ”maga” nell’organizzare ad hoc ogni cosa. Affidandosi con maestria alle carte stradali è il nostro ”tom-tom” di fiducia, ed una guida perfetta per illustrare e raccontare i modi di vita francese. La Costa Azzurra, zona da noi ormai ben conosciuta, affascina con i suoi colori,con la bellezza di una natura varia, tipicamente mediterranea,con gli scorci marini di luoghi fascinosi. E continua a distanza di lunghi anni, ancora oggi ad esercitare un ruolo di primaria importanza come meta turistica. Essa ha sempre simboleggiato, anche attraverso il cinema ad esempio, dove il famoso film di Hitchcock ”Caccia al ladro” con Cary Grant e Grace Kelly, ne è stato una prima testimonianza, quella vita mondana ed internazionale che l’ha resa famosa nel mondo. Ed ecco quindi quel grande interesse da parte di visitatori i più variegati. In realtà, già prima della rivoluzione e delle guerre napoleoniche, si viaggiava molto nel sud della Francia. Lo scrittore Tobias Smollet, raccontava le sue avventure, nel 1763. percorrendo la regione. Il viaggio, ad esempio, da Parigi a Nizza raccontava che fosse piuttosto disagiato. Esso richiedeva infatti parecchi giorni e ciò era essenzialmente dovuto al fatto che i mezzi di trasporto erano piuttosto lenti,poco confortevoli, e avrebbero in realtà scoraggiato chiunque dal prenderli. Tuttavia ciò non sembrava essere un problema, visto che all’epoca della rivoluzione, già un centinaio di famiglie passavano l’inverno in riviera, soprattutto a Nizza. E proprio qui, i primi frequentatori inglesi della città, costruirono quella famosa strada che ancora oggi porta il nome di ”Promenade des Anglais”, dando anche il via alla nascita di una comunità che portò alla regione il suo primo sviluppo commerciale. Nel 1863, arrivò a Cannes la ferrovia ( chemin de fer), un anno più tardi a Nizza e nel 1868 raggiungerà anche Monaco e Mentone. Il risultato di ciò fu spettacolare. Il lungo viaggio da Parigi a Nizza divenne un piacevole intermezzo di due giorni, e quasi subito il numero dei turisti aumentò, così pure la loro categoria sociale. Per la prima volta ad esempio lo zar Alessandro II, arrivò a Nizza e questo lo stesso anno dell’inaugurazione della ferrovia. A distanza di sessant’anni ci sarà un treno, il celebre ‘‘Train bleu” in grado di trasportare lussuosamente da Calais alla Costa azzurra chi ovviamente poteva permetterselo. I primi turisti che invece si affacciavano sulla costa, erano senz’altro meno fortunati. Infatti non disponendo ancora la ferrovia di treni dotati di letti, essi erano costretti, ahimè, a pernottare lungo il percorso in hotel, interrompendo così il viaggio che diventava un pò faticoso. Ma gli arresti notturni non scoraggiarono i viaggiatori, soprattutto inglesi, nell’arrivare d’inverno e stabilendosi come florida comunità. Fu così che giornali inglesi e persino un club di cricket fondato a Cannes nel 1887, diedero ad hotel e negozi un’aria da ostentare, decisamente britannica.Nel 1882 arrivò anche la regina Vittoria che visitò Mentone, Cimiez, Gourdon ed infine si stabilì a Grasse, dove tornò ogni anno fino al 1898. Anche la sua famiglia continuò la tradizione di venire in Costa Azzurra, che cominciò ad attirare sempre più visitatori. Dopo lo zar Alessandro, tutta la nobiltà russa aveva portato splendore e ricchezza ancor più della comunità inglese. E all’inizio del novecento, i grandi nomi dell’arte russa si aggiunsero a quelli della nobiltà, come compositori e danzatori, facendo di Monaco il centro mondiale del balletto . Fino agli anni venti però era la stagione invernale ad essere preferita rispetto all’estate, e ciò per svariate ragioni. Si credeva ad esempio che le estati calde facessero male alla salute, le zanzare imperversavano ovunque e gli alimenti non si conservavano bene. Ma ecco che la scoperta del DDT e del frigorifero, risolsero la faccenda mentre ci vollero gli americani per apprezzare l’estate. Fu un certo Frank Gould a capire il grande potenziale di questa costa costruendo il famoso villaggio di Juan Les Pins come dominio riservato agli amanti del sole. Pressappoco nello stesso periodo Gerald e Sara Murphy, una ricchissima coppia di americani espatriati ,giunti in riviera invitati da Cole Porter, famoso musicista, acquistarono una villa ad Antibes che diventò luogo di ritrovo per gli artisti americani. Scrittori come D. H. Lawrence, sepolto a Vence, avevano già saputo apprezzare la bellezza della costa. Ma fu con l’arrivo di personalità come Isadora Duncan, grande danzatrice, o di Hemingway, e ancor più di Zelda e Scott Fitzgerald che l’immortalò nel suo romanzo ”Tendre la nuit” (Tenera è la notte), a farla decollare come una delle mete estive più ambite in Europa. E tutto continuò ancora fino al 1929, anno in cui la coppia tornò in America. Ben presto la seconda guerra mondiale,avrebbe, ahimè, chiuso il sipario su questa zona ridente, ma in tempo di pace essa lo riaprì, e senza più inglesi e americani, tornati a casa propria, fu pronta con quello charme di cui i francesi sono sempre stati dotati, ad accogliere chiunque volesse tornare a visitarla.
Rielaborazione e traduzione dal francese da me effettuata dopo aver attinto da svariate fonti fornitemi dalla mia amica Florence .