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lovely-blog-award-2014Carissimi, voglio  con  sincero  affetto

ringraziare  per  questa  nomination , che  gradisco  in  modo  particolare,  la  cara amica  Franca ( http:// lemieemozioniinimmagini.wordpress.com// )

 la cara  amica  Lisa ( http://poesilandia.wordpress.com// )

il  caro  amico Arthur ( http://ilmondodiarthur.wordpress.com// )

la  cara  amica   Maria ( http://nonsoloparole.wordpress.com// )

la  cara  amica  Fulvialuna ( http://Tuttolandia.wordpress.com//

la  cara  amica  Gina  ( http://sonoqui.wordpress.com//.)  Ora non  ci  sono  condizioni  particolari  da  rispettare  se  non  quelle  di  nominare  altri  dieci  blog e  rispondere  a dieci domande. Poichè  ho  sempre  più  o  meno  risposto  a  tutte  le   domande  poste  man  mano che  mi  arrivava una  nomination,  questa  volta  decido di  non  rispondere  non  per  presunzione,  ma  per  dedicare  a  tutti  voi  una  poesia  che  ho  scritto tempo  fa  dopo  una  cena, e  che  penso  sia  molto  indicata  rispetto al  titolo  del  premio.  Posso  anche dire  qualcosa  in  più  per  farvi  contenti.   Con  mia  sorpresa  Lisa , Franca,  Arthur ,  Maria ,  Fulvialuna  e  Gina,  hanno  voluto  dedicarmi questa ”rosa  dell’amicizia”  . E’  una  cosa  che  mi  commuove . L’amicizia  è  per  me  molto  importante,  e  se  qualcuno  ha  pensato  a  me  come  amica,  è  perchè  forse,  ha  capito  da  ciò  che  scrivo,  che  mi  piace  essere  vicina  a  tutti  voi, senza  presunzione, con  semplicità  rispettando  la  peculiarità  di  ciascuno  senza  invadenza ( almeno  spero). Sono  una donna  non  più  giovanissima  per  età  ma  sicuramente  mi  sento  tale  per  spirito  e  vivacità,  che  ama  molto  l’educazione,  e  che  aspira  ad  una  vita  in  cui  l’uomo  sia  consapevole  che  la  prevaricazione  non  serve a  nulla  se  non  che  a  dividere  le  persone.  Così  come  penso  che  il  rispetto  sia  alla  base  di  qualunque  convivenza.  Sono  un  tipo molto  curioso, ecco  perchè  mi  piace  viaggiare,  conoscere  nuovi  costumi  e  usanze  e  soprattutto  mi  piace  conoscere  le  tradizioni  dei  posti  che  vado  a scoprire,  per  me  basilari  per  arrivare  a  comprenderne  le  abitudini  di  vita .  Mi  piace  molto  leggere,  quando  il  tempo  me  lo  concede,  e  l’arte   in  genere ( pittura,  danza,  scultura ) mi affascina   perchè   è   lì,  che  secondo  me , l’uomo  trova  la  sua  umanità.  Adoro  il  teatro  ma  anche  cinema (  prediligo film americani , genere noir , rigorosamente  in  bianco  e  nero)  e  tanta  musica  classica.   Qui  mi  fermo.  A  dire  il  vero  è  come  se  avessi  risposto  a  delle  domande,  pazienza.  Ora  però   vi  lascio  alla  mia  poesia. A  presto.  Isabella   Ps   Non  nomino  altri  blog,  perdonatemi,  ci  ho  provato  ma  ne  rimanevano,  fuori  dai  dieci, tanti  altri,  troppi . A  questo  punto  per  non  fare  torti  a  nessuno,  affido  al  vento  questa  ”rosa  dell’amicizia” perchè  arrivi a  tutti  voi  che,  indistintamente,  la  meritate. Vi  abbraccio.

 

 

AMICHE  DI  SCUOLA

Ritrovarsi  a  cena  dopo  anni.

Scoprire

che  tutto  il  tempo

passato,

in realtà,

non  ci  ha  piegate

più  di  tanto.

Assaporare  ancora

il  piacere

di  stare   insieme,

e  raccontare  ciascuna

le  proprie  esperienze  di  vita.

Ridere  di  cuore

come  da  ragazze,

e  vedere,

sui  nostri  volti  di  sempre,

solo  qualche  ruga  in  più.

E’  bello  incontrarsi

di  nuovo,

e  capire,

con  gioia,

che  l’amicizia

di  un  tempo,

quella  vera,

è  tra  noi,

viva,

ancora  come  allora!

Isabella Scotti

 

A  tutti  gli  amici  che  passeranno  di  qui.

Altro  PS    Scusate,  anche  se  forse  non  è  il  luogo  e  la  pagina  giusta,  ma  voglio  comunque  rivolgere  un  pensiero  a  tutti  quei  poveri  morti  in  miniera,  in  Turchia.  Fare  il  minatore  è  uno  di  quei  lavori  terribili e  temibili  dove  giornalmente  uomini  sconosciuti,  lontani  dal  vivere  una  vita serena,  rischiano  la  pelle,  fino  talvolta  a  lasciarla  come  in  questo  caso.  Mi  dispiace  immensamente.

 


Quando le ferie si concludono c’è sempre una vena di malinconia che aleggia nell’aria. Per me, che adoro viaggiare, è sempre un tornare a casa troppo presto. Anche quest’anno, per fortuna, è andato tutto ottimamente. Abbiamo una coppia di amici con i quali da vent’anni, andiamo d’estate alla scoperta di villaggi uno più bello dell’altro nel sud della Francia. Lei parigina, lui amico di  vecchia data di mio marito, hanno casa a Cannes, e da questo luogo, assolato, al quale facciamo ritorno dopo i nostri viaggi per godere della sua vitalità e del suo mare, siamo sempre partiti per viaggi tipicamente ”on the road”. Formula tre o cinque giorni al massimo, percorrendo strade provinciali , tra vigneti e campagna francese, pernottando in hotel di charme, abbinando tra loro gastronomia, cultura, paesaggi. La mia amica Florence è una ”maga” nell’organizzare ad hoc ogni cosa. Affidandosi con maestria alle carte stradali è il nostro ”tom-tom” di fiducia, ed una guida perfetta per illustrare e raccontare  i modi di vita francese. La Costa Azzurra, zona da noi ormai ben conosciuta, affascina con i suoi colori,con la bellezza di una natura varia, tipicamente mediterranea,con gli scorci marini di luoghi fascinosi. E continua a distanza di lunghi anni, ancora oggi ad esercitare un ruolo di primaria importanza come meta turistica. Essa ha sempre simboleggiato, anche attraverso il cinema ad esempio, dove il famoso film di Hitchcock ”Caccia al ladro” con Cary Grant e Grace Kelly, ne è stato una prima testimonianza, quella vita mondana ed internazionale che l’ha resa famosa nel mondo. Ed ecco quindi quel grande interesse da parte di visitatori i più variegati. In realtà, già prima della rivoluzione e delle guerre napoleoniche, si viaggiava molto nel sud della Francia. Lo scrittore Tobias Smollet, raccontava le sue avventure, nel 1763. percorrendo la regione. Il viaggio, ad esempio, da Parigi a Nizza raccontava che fosse piuttosto disagiato. Esso richiedeva infatti parecchi giorni e ciò era essenzialmente dovuto al fatto che i mezzi di trasporto erano piuttosto lenti,poco confortevoli, e avrebbero in realtà scoraggiato chiunque dal prenderli. Tuttavia ciò non sembrava essere un problema, visto che all’epoca della rivoluzione, già un centinaio di famiglie passavano l’inverno in riviera, soprattutto a Nizza. E proprio qui, i primi frequentatori inglesi della città, costruirono quella famosa strada che ancora oggi porta il nome di ”Promenade des Anglais”, dando anche il via alla nascita di una comunità che portò alla regione il suo primo sviluppo commerciale. Nel 1863, arrivò a Cannes la ferrovia ( chemin de fer), un anno più tardi a Nizza e nel 1868 raggiungerà   anche Monaco e Mentone. Il risultato di ciò fu spettacolare. Il lungo viaggio da Parigi a Nizza divenne un piacevole intermezzo di due giorni, e quasi subito il numero dei turisti aumentò, così pure la loro categoria sociale. Per la prima volta ad esempio  lo zar Alessandro II, arrivò a Nizza e questo lo stesso anno dell’inaugurazione della ferrovia. A distanza di sessant’anni ci sarà un treno, il celebre ‘‘Train bleu” in grado di trasportare lussuosamente da Calais alla Costa azzurra chi ovviamente poteva permetterselo. I primi turisti che invece si affacciavano sulla costa, erano senz’altro meno fortunati. Infatti non disponendo ancora la ferrovia di treni dotati di letti, essi erano costretti, ahimè, a pernottare lungo il percorso in hotel, interrompendo così il viaggio che diventava un pò faticoso. Ma gli arresti notturni non scoraggiarono i viaggiatori, soprattutto inglesi, nell’arrivare d’inverno e stabilendosi  come florida comunità. Fu così che giornali inglesi e persino un club di cricket  fondato a Cannes nel 1887, diedero ad hotel e negozi  un’aria da ostentare, decisamente britannica.Nel 1882 arrivò anche la regina Vittoria che visitò Mentone, Cimiez, Gourdon ed infine si stabilì a Grasse, dove tornò ogni anno fino al 1898. Anche la sua famiglia continuò la tradizione di venire in Costa Azzurra, che cominciò ad attirare sempre più visitatori. Dopo lo zar Alessandro, tutta la nobiltà russa aveva portato splendore e ricchezza ancor più della comunità inglese. E all’inizio del novecento, i grandi nomi dell’arte russa si aggiunsero a quelli della nobiltà, come compositori e danzatori, facendo di Monaco il centro mondiale del balletto . Fino agli anni venti però era la stagione invernale ad essere preferita rispetto all’estate, e ciò per svariate ragioni. Si credeva ad esempio che le estati calde facessero male alla salute, le zanzare imperversavano ovunque e gli alimenti non si conservavano bene. Ma ecco che la scoperta del DDT e del  frigorifero, risolsero la faccenda mentre ci vollero gli americani per apprezzare l’estate. Fu un certo Frank Gould a capire il grande potenziale di questa costa costruendo  il famoso villaggio di Juan Les Pins come dominio riservato agli amanti del sole. Pressappoco nello stesso periodo Gerald e Sara Murphy, una ricchissima coppia di americani espatriati ,giunti in riviera invitati da Cole Porter, famoso musicista, acquistarono una villa ad Antibes che diventò luogo di ritrovo per gli artisti americani. Scrittori come D. H. Lawrence, sepolto a Vence, avevano già saputo apprezzare la bellezza della costa. Ma fu con l’arrivo di personalità come Isadora Duncan, grande danzatrice, o di Hemingway, e ancor  più  di  Zelda e Scott Fitzgerald che l’immortalò nel suo romanzo ”Tendre la nuit” (Tenera è la notte), a farla  decollare come  una delle mete estive più ambite in Europa. E tutto continuò ancora fino al 1929, anno in cui la coppia tornò in America. Ben presto la seconda guerra mondiale,avrebbe, ahimè, chiuso il sipario su questa zona ridente, ma in tempo di pace essa lo riaprì, e senza più inglesi e americani, tornati a casa propria, fu  pronta con quello charme di cui i francesi sono sempre stati  dotati, ad accogliere chiunque volesse tornare  a visitarla.

Rielaborazione e traduzione dal francese da me effettuata dopo aver attinto da svariate fonti fornitemi dalla mia amica Florence .