La parola sinfonia ha origine antichissima, per quanto le si desse in passato un significato del tutto diverso dall’ attuale. I greci, progenitori della musica dell’ occidente, intendevano per ” sinfonia ” ciò che noi oggi definiamo ” consonanza ” : l’emissione cioè contemporanea di due o più note che formino tra loro un accordo gradevole all’ udito . Nel Medioevo troviamo la stessa parola in un trattato di Isidoro di Siviglia, vissuto tra il 570 e il 636 circa. Isidoro chiama ” sinfonia ” la concordanza di diversi suoni, acuti e gravi, vocali e strumentali ; chiama ” sinfonie ” anche i brani di musica fondati su tali concordanze.
prolocosarnico.it
Allo stesso tempo il nome serve anche per indicare degli strumenti : nell’ antichità un tipo di tamburo ; nel XII secolo il nome era usato per indicare la ghironda, un curioso strumento caratteristico dei musici vaganti. Anche la cornamusa è chiamata ” sinfonia ” in molti antichi manoscritti. Solo in tempi più recenti il vocabolo acquistò più o meno il significato che ha oggi , e passò ad indicare un brano musicale scritto per soli strumenti. La musica strumentale fiorì soltanto sul finire del Medioevo, un’ epoca che aveva della musica una concezione del tutto diversa dalla nostra. L’ idea del concerto pubblico era del tutto ignota, e soltanto le cerimonie ecclesiastiche e le feste popolari lasciavano campo alla musica. Ma per secoli gli strumenti non poterono essere usati durante le funzioni, perché la Chiesa – protettrice della musica come di tutte le arti – attribuiva loro un carattere peccaminoso.
The Blind Hurdy Gurdy Play – La ghironda in un dipinto di Georges de La Tour
Solo a poco a poco poterono introdursi nelle cerimonie, dapprima in posizione subordinata, a sostegno delle voci, e talvolta in loro sostituzione ; in un secondo tempo prese piede l’ uso di suonare brevi intermezzi strumentali per permettere ai cantori di riposarsi. Un forte impulso ricevette la musica strumentale, nello stesso periodo, dalla danza. In questo capo ebbe una parte di primissimo piano e poté imporsi sovrana, evitando la concorrenza della sorella maggiore, assai più sviluppata, e cioè della musica vocale. Poi, via via che gli strumenti si perfezionavano e i suonatori diventavano più abili, nella musica profana la parte strumentale si andò rendendo autonoma dalla danza, così come nella musica di chiesa si era separata dal canto. Si aprì così per la musica un nuovo campo dagli orizzonti sconfinati.
Grande natura morta con strumenti musicali, tappeti, dolciumi, fiori e una piccola scimmia -olio su tela cm. 314 x 217 – datato “1695” – Cremona, Pinacoteca Civica Ala Ponzone
” Maestro di palazzo Araldi (attivo a Cremona nel 1695) ” Per chi volesse ragguagli su questo Maestro segnalo questo link : http://www.academia.edu/19539302/Il_Maestro_di_Palazzo_Araldi_Text
gianlucabocchi.com
Nella ” musica d’arte ” musica di chiesa e di corte, cominciavano a prendere vita degli ” intermezzi ” strumentali, durante i quali alcuni strumenti – pochi, agli inizi – eseguivano brevi pezzi indipendenti.
Nella ” musica popolare” si svilupparono danze la cui molteplicità conferì in breve molta varietà alla musica strumentale, soprattutto grazie alle esecuzioni di danze che avevano luogo nei palazzi; qui si avevano maggiori esigenze di raffinatezza e le musiche subivano un processo di stilizzazione. Ben presto i musici di palazzo ricevettero l’incarico di colmare le pause tra le danze con la musica, e come era logico, cominciarono a suonare suites ricavate dai ritmi delle danze stesse, in modo che gli ospiti rimanessero nell’ atmosfera leggera e piacevole della festa, senza affaticarsi intellettualmente.
Ogni pezzo della suite era breve, con un unico tema musicale che veniva ripetuto varie volte senza varianti. Un principio, questo, che è proprio l’opposto di quello della sinfonia. Per giungere a ciò che s’ intende oggi come sinfonia, c’è ancora un po’ di strada da fare ma soprattutto occorre che si formi l’ orchestra. Nel prossimo post parlerò dei precursori della sinfonia.
fonte – La sinfonia – Kurt Pahlen
Saimon
Che bella lettura, grazie Isabella 😀
tachimio
Grazie a te caro Saimon per l’interesse. Baci. Isabella
Saimon
Ciao Isabella un caro abbraccio 😀
tachimio
Dì un po’ carissimo hai fatto poi quel post sui luoghi accanto a te ? Sbaglio o me lo avevi promesso dopo aver corretto il mio post con la foto di mio figlio ?
Saimon
Purtroppo Isabella il post non l’ho più fatto, ho avuto problemi in quel periodo con il lavoro, e non sono riuscito ad andare a vedere la città dei balocchi, sarà per un’altra occasione
tachimio
Ok. Un pochino mi dispiace perché sono curiosa, ma l’importante è che tu abbia risolto poi col lavoro. Il resto può aspettare. Baci. Isabella
Saimon
Si è trattato di un eccesso di lavoro inaspettato, ci saranno altri momenti da immortalare, Ciao Isabella
tachimio
Senz’altro . Ciao
Claudio Capriolo
Grazie per la dedica! Sono molto onorato 🙂
Ammiro molto Kurt Pahlen. Durante la sua lunga vita si occupò senza sosta della divulgazione musicale; oltre al saggio sulla sinfonia pubblicò diversi altri studi interessanti, fra cui una Storia musicale del mondo. La conoscenza della musica aiuta a comprendere la storia dell’epoca in cui essa fu composta: è anche la mia personale convinzione.
Attendo dunque la seconda parte 😉
tachimio
Te lo avevo detto che c’era per te una sorpresa. Mi fa piacere tu conosca Pahlen, anche se in verità , ho pensato che potessi sapere chi fosse. Tanti dei libri che ho in casa li ho trovati girando tra mercatini d’antiquariato su bancarelle di libri antichi. Questo mi ha subito interessato e concordo con te sul fatto che conoscere un po’ di più la musica è scoprire anche un po’ del tempo in cui fu composta. Grazie caro Claudio. Un abbraccio e ti aspetto per il seguito. Un abbraccio. Isabella PS Magari non subito eh ?
gianpiccoli
Molto bella anche come ricerca divulgativa.
I Greci erano un popolo che dava senso al linguaggio e lo usava in modi che ci hanno tramandato etimologicamente.
Sym (insieme,) phonos (suono)
I latini hanno tradotto pedestremente consonante che letteralmente significa la stessa cosa, ma per i Greci aveva anche carattere armonico.
Fatto sta che la musica si è potuta sviluppare proprio per quella magica armonia che hanno saputo creare nei secoli i musici, oggi compositori..
Grazie per aver bloggato questo articolo.
Un abbraccio
Giancarlo
tachimio
Quasi tutte le parole che usiamo vengono dal greco o dal latino. Troppe volte ce ne dimentichiamo. Altri proprio lo ignorano. Peccato perché scoprire da dove vengono le parole originariamente è sempre cosa molto interessante. Grazie caro Giancarlo per l’interesse dimostrato. Alla prossima. Un abbraccio. Isabella
loredana
Molto interessante. Un caro abbraccio.
Loredana
tachimio
Grazie cara.
newwhitebear
sereno pomeriggio.
Un bacino e un abbraccio
Gian Poalo
tachimio
Sto andando di corsa a prendere Arianna all’asilo. Ti stringo in un forte abbraccio. lasciandoti un sorriso. Isabella
newwhitebear
un bacione per Arianna
tachimio
Glielo darò mio caro. Grazie di cuore. Isabella
newwhitebear
buona serata
tachimio
Ciao
newwhitebear
ciao
tachimio
Serena serata caro
natipervivereblog
Un grazie infinito per quanta ricchezza ci doni!
tachimio
Debbo pubblicare il seguito cara Adriana ma ho le mani che mi danno qualche problema. Spero quanto prima di mantenere la promessa. Scrivere a lungo mi pesa un po’ mannaggia. Grazie comunque sempre. Baci, baci. Isabella