Carissimi amici spero quanto prima di passare a farvi visita. Ho avuto vari problemini ultimamente, niente di che, ma che mi hanno tolto tempo per leggervi. Rimedierò, con calma, ma rimedierò.
Intanto ho il cuore a pezzi per il disastro che questo tempo malsano ha procurato in danni terribili alla nostra Italia. Ho pianto in primis per la mia terra d’origine, il Veneto, così duramente provata, come piango per il Trentino, per Dimaro, paese vicino Folgarida coperto dal fango. Luoghi che conosco benissimo, dove tante volte sono stata d’estate. Piango per la Liguria, per Portofino, per Rapallo per tutti coloro che sono morti e per tutti coloro che hanno perso casa, lavoro e affetti. Speriamo che la nostra povera Italia risorga da questo sfacelo quanto prima, aiutata da province, regioni, e stato. Che nessuno si tiri indietro e che nessuno cominci a lucrare sulla pelle di chi soffre. Basta con appalti truccati, con scaricabarili, con imbrogli da schifo. Che tutti comprendano che nessuno, mai come oggi, dopo questi disastri, potrà avere futuro se non aiutato seriamente. Non facciamo che ci si dica ” incapaci ”. Dimostriamo il nostro valore senza inutili parole , ma credendo in noi stessi e nelle nostre capacità di recupero.
Vi lascio con questo mio scritto, augurando a tutti voi, amici cari, una dolce sera.
La vostra Isabella
pontedipiave.com
Sono le dieci e trenta. Messi a letto i suoi figli, Maria prende la penna e comincia a scrivere:
” Mio dolcissimo amore,
quanto mi manchi. E come manchi anche ai tuoi figli. Chiedono sempre di te sai ? ” Mamma , ma dove è andato papà ? Perché non torna?” I miei occhi si colmano di lacrime, ma mi faccio forza e rispondo loro, ogni volta, che papà è un uomo forte, coraggioso, che dobbiamo essere tutti fieri di lui, che sta combattendo per noi e per la Patria. Già, la Patria. Chi mai avrebbe detto che sarei stata gelosa di lei, che tu hai scelto, ancor prima di scegliere me. Sei partito, conscio del tuo dovere, lasciandomi qui, in attesa, sperando nel tuo ritorno. So che sono egoista, ma non m’importa, ti vorrei accanto, ascoltare la tua voce, accarezzarti, guardarti negli occhi. Ma poi mi fermo a pensare, e allora ti vedo là, mescolato ad altri soldati, in trincea, sotto la pioggia, o la neve, al freddo, tutti pronti ad attaccare il nemico austriaco. E allora mi sale una tale rabbia dentro, che quasi vorrei anch’io essere con voi e combattere. Sì, odio i nostri nemici e questa guerra che ti tiene lontano da me. Ogni sera prego il Signore che tutto finisca, che i disagi che tutti stiamo vivendo, abbiano un termine. Se penso al dolore vissuto da tutti coloro che hanno perso un fratello, un marito combattendo per la libertà, allora mi dico che bisogna vincerla questa guerra, essere forti e sperare. Ma tremo all’ idea di poterti non rivedere più. Sai, non ricevo tue lettere da un po’, non sopporto questo silenzio, potrei morirne. Ti prego, anche se il tuo dovere di soldato t’impedisce di scrivermi, tu fallo ugualmente, per me e ancor più per i tuoi figli. Altro motivo che non sia questo, non voglio nemmeno minimamente prenderlo in considerazione. Dacci tue notizie. Ti amo, ti aspetto, torna da me
la tua Maria
Isabella Scotti novembre 2018
testo . copyright legge 22 ottobre 1941 n° 633
Pinuccia Dattoli
novembre 1, 2018 alle 10:02 PM
Molto bella questa lettera, quanta tristezza. Buonanotte isabella🌷😘
tachimio
novembre 2, 2018 alle 9:12 am
Si cara Pinuccia, una tristezza infinita. Grazie del tuo commento. Ti abbraccio forte. Isabella
cuoreruotante
novembre 1, 2018 alle 10:30 PM
Ti abbraccio cara Isabella 💜
tachimio
novembre 2, 2018 alle 9:11 am
Dolce Cuore grazie e buona giornata, speriamo senza pioggia. Isabella
cuoreruotante
novembre 2, 2018 alle 10:12 am
Qua non promette bene, purtroppo. Buona giornata a te 😘
tachimio
novembre 2, 2018 alle 10:16 am
Qui ha iniziato presto stamani a piovere. Ora pare tregua.
TADS
novembre 2, 2018 alle 2:20 am
ciao Isabella, parole toccanti, è sempre un piacere leggerti
tachimio
novembre 2, 2018 alle 9:06 am
E per me ricevere tuoi commenti. Bentornato mio caro Tads. Un abbraccione . Isabella
Cipriano Gentilino
novembre 2, 2018 alle 8:24 am
Ciao Isabella, molto bella e toccante la lettera . Un caro saluto !
tachimio
novembre 2, 2018 alle 9:08 am
Caro Cipriano grazie mille del bel commento. Mi fai felice. Un caro abbraccio poeta. Isabella
alessandria today
novembre 2, 2018 alle 11:46 am
L’ha ribloggato su Alessandria today.
tachimio
novembre 2, 2018 alle 1:17 PM
Grazie mille. Un sorriso . Isabella
lucetta
novembre 2, 2018 alle 12:38 PM
La tua sofferenza è quella di tante anime belle che si augurano le stesse cose che desideri tu per la nostra Italia. Ti abbraccio.
tachimio
novembre 2, 2018 alle 1:23 PM
Si stiamo uniti cara Lucetta. E’ importante in certe circostanze sentirsi ancor più italiani. Un bacione a te e grazie. Isabella
loredana
novembre 2, 2018 alle 4:26 PM
Triste e commovente, tocca il cuore.
Un caro abbraccio, Isabella 🌹
Loredana
tachimio
novembre 3, 2018 alle 7:34 am
Sono felice cara Lori. Grazie. Isabella
newwhitebear
novembre 2, 2018 alle 4:34 PM
bella la lettera e giusto il tuo sfogo per questa Italia martoriata da mille soprusi.
Un serena serata
Un abbraccio
Gian Paolo
tachimio
novembre 3, 2018 alle 1:47 PM
Eh già è proprio martoriata. Com’è il tempo a Ferrara ? Io non posso guardare la televisione, la mia Asiago, il lago di Misurina e di Carezza, quegli alberi caduti come birilli. Lo trovo atroce seppur stavo ascoltando che sempre il 3 novembre 1968 ci fu in Piemonte una disastrosa alluvione che fece danni per 300 miliardi di lire e 74 morti. Certo qui spaventa la vastità del territorio interessato. Comunque speriamo si possa intervenire velocemente e togliere tutti gli alberi che sono pericolosi anche per i parassiti. Buon week end caro Gian Paolo. Isabella
newwhitebear
novembre 4, 2018 alle 4:44 PM
quei posti li conosco bene. Al lago di Carezza ci andavo a sciare quando abitavo a Bolzano. Negli altri ho passato diverse estati.
Impressionate.
Qui a Ferrara tempo grigio con qualche pioggia ma nulla di eccezionale. Un po’ d’apprensione per la piena del Po.
Serena dominica sera
novecentomilaepiu
novembre 4, 2018 alle 3:19 PM
una lettera accorata che rispecchia l’atmosfera della guerra.
ciao Isabella
tachimio
novembre 5, 2018 alle 7:40 am
Grazie mille del passaggio e a presto . Buona giornata a te. Isabella
natipervivereblog
novembre 11, 2018 alle 4:15 PM
Lettera che colpisce profondamente; le tue sono parole che rispecchiano la tua anima pura e poetica.
Un abbraccio e che tutto si possa risolvere con il coraggio e la forza che si chiama solidarietà
Adriana
tachimio
novembre 11, 2018 alle 6:44 PM
Adriana cara sai sempre commuovermi. Mi piace molto poter arrivare al cuore con i miei scritti. Sai cosa mi è capitato qualche giorno fa? Qui a Frascati abbiamo l’ Associazione Frascati poesia che è ormai arrivata alla sua 58°edizione del Premio Nazionale Antonio Seccareccia ( poeta bravissimo che ci ha lasciato molte poesie di cui ti consiglio la lettura ). Bè in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del comune, l’associazione lavora per costruire un ponte con gli studenti del territorio , in modo da interessarli alla poesia. L’edizione si è aperta con una manifestazione ”Lettere di un soldato al fronte”, dedicata ad una testimonianza , attraverso le sue lettere, di un soldato , nostro concittadino, che partecipò alla prima guerra mondiale. In questa occasione ho avuto il piacere di essere chiamata sul palco per leggere poi la lettera ( ed un’altra anche ), che tu hai letto. Una sorpresa che mi hanno fatto di cui non sapevo nulla. Figurati la mia emozione, tremavo. Però anche una bella soddisfazione. .Grazie cara. Ti abbraccio forte augurandoti sempre ogni bene. Isabella
natipervivereblog
novembre 11, 2018 alle 6:49 PM
Un brindisi alla bellezza che ci doni
tachimio
novembre 11, 2018 alle 6:57 PM
Bevo alla tua salute. Smack!!!
fulvialuna1
novembre 17, 2018 alle 9:55 PM
Fa stringere il cuore.
tachimio
novembre 18, 2018 alle 8:31 PM
Sai che me l’hanno fatta leggere qui a Frascati, durante un evento dedicato appunto alla testimonianza di un nostro concittadino morto al fronte, di cui sono state lette alcune sue lettere . Tremavo per l’emozione e non era programmato il mio intervento. Così l’ho letta dal cellulare, pensa un po’. Baci a te. Isabella