Questo post è dedicato alla cara amica Laura del blog ”le ricette di Laura.wordpress.com” , come promesso, e a tutti coloro che abbisognano di un’ottima ricetta, ( che troverete alla fine dell’articolo ) per Capodanno. Mi raccomando andate a visitare il blog di Laura, ottima cuoca, vi troverete ricette da leccarvi i baffi. Buon proseguimento di feste a tutti.
Domenico Romoli, gentiluomo fiorentino, visse a cavallo tra il XIV e il XV secolo. Scalco ( maestro di casa e dignitario ) di condizione sociale elevata, fu grande esperto delle cose di corte, di cucina, di prodotti, di vini. Scrisse un trattato, ”La singolar dottrina” suddiviso in tredici libri, dedicato a tematiche diverse circa il cucinare, la stagionalità delle carni, dei pesci, della natura delle spezie, dei frutti, delle acque e dei vini. Trattò anche delle diete, e degli esercizi fisici convenienti ad ogni età e stagione.
Intorno alla vita di Domenico Romoli, soprannominato curiosamente il Panunto, non ci sono giunte particolari notizie : forse fu alla corte del Magnifico, passando poi a Roma quando il figlio di questi, Giovanni, divenne papa Leone X. Il trattato, ricco di citazioni, venne scritto da Romoli quando era ormai avanti negli anni e stampato presumibilmente postumo a Venezia nel 1560.
Nel capitolo dedicato al ”bottigliere” consiglia :
‘‘Della coppa, bicchiere e altri vasi che servono per la bocca del vostro padrone, non se ne faccia mostra fino a tanto che egli si sia posto a tavola… A un coppiere e bottigliere è necessario di aver gusto, sapore o odore e che essi sian bevitori e non bomboni ( beoni )”
La meticolosità del Panunto, così attento alla cura del suo signore, si evince dalle sue raccomandazioni nel capitolo del panettiere, che arrivano al più minuzioso particolare :
” Si ordini un buonissimo armaio ( armadio ) con le sue chiavette, e in esso con l’ordine vostro si conservi non solo il pane ordinario del padrone, ma in ogni tempo molte coselline appetitose, come schiacciatine di fiori di sambuco con butiro e zuccaro, con pepe, sale, olive, fichi, uva secca, noci, zaffarano, finocchio, pepe; ciambelle, biscotti, bracciatelli ( ciambelle ) con anisi, biscotti di farina di orzo, ciambellette con ova e zuccaro, zuccherini e berlingozzi ( croccanti ) e ogni giorno ne farete accompagnare il servigio del pane di esse cose secondo il mese e l’anno; e vi ricordo che ancora che queste cose sieno di poco momento, piacciono nondimeno assai agli svogliati ( inappetenti ).
E circa ‘‘…la quantità di vini e le sorti di essi, rossi, bianchi, dolci, e bruschi…” le indicazioni al bottigliere vogliono :
”Il primo, essendovi meloni o insalata, sarà vin Grevo o Salerno bianco; l’invernata, malvagia, moscatello o vernaccia; in su gli antipasti e alessi, vini bianchi e piccolini ( di bassa gradazione alcolica) ; in su gli arrosti, vini rossi e mordenti; nei frutti Ippocrasso, Magnaguerra o Salerno rosso e dolce”.
Nel Libro quinto, Romoli affronta nel vivo le ricette. Spicca tra le tante quella sulle quaglie con cavoli strifolati ( trifolati ) :
”Pigliate delle cime di cavoli verdi, nettagli che non vi sia bruttura, rompeteli con le mani, pigliate buona quantità di lardo buono e battetelo diligentemente, mettete i cavoli e il lardo battuto e pepe, che se ne sentano in una pignatta schetti, nè vi si metta goccia di acqua o altro; mettasi la pignatta in buona bragia, pigliasi una cocchiara ( mestolo ) di legno e di continuo mesticategli forte quanto più si può per infino che saran cotti; vogliono esser verdi mezzi. Quando le quaglie saranno arrostite e cotte, e che siano grasse, mettasene una per piatto e di sopra cuoprasi col cavolo strifolato”.
Buon appetito !!!
fonte : articolo di Antonio Piccinardi da ” Luoghi dell’infinito” del 1998
rosarioboc (Sarino)
Grazie!!! Un abbraccio 🙂 😉
tachimio
Proverai la ricetta caro Sarino ? Un bacione. Isabella
rosarioboc (Sarino)
potrei anche :), se mi ci metto sono anche un discreto cuoco ;). Ciao bella 🙂
tachimio
Allora voglio scoprire qualche tua ricetta caro ”cuoco”.. Aspetto…Baci. Isabella
Patrizia M.
Un bel post per una bellissima dedica.
Ciao, Pat
tachimio
Bentornata carissima Pat. Grazie. Un bacione. Isabella
Giusy Lorenzini
Ciaoooo Isabella, non ci siamo fatti gli auguri, allora anche se un po’ in ritardo, saranno per l’anno che verrà! Baci Giusy
Laura
Grazie Isabella, mi hai commossa, ❤ la ricetta e' ottima, ti abbraccio tantissimo e ti faccio i migliori auguri di Buon Anno, tanta serenita' con la tua splendida famiglia, baci alla piccolina, ❤
tachimio
Ho pensato cara Laura di darti qualche spunto per il cenone o il pranzo di capodanno. Anche se detto tra noi non hai bisogno di suggerimenti. Un abbraccio carico di simpatia.. Buone feste. Isabella
Laura
Grazie cara, per la dedica e per lo spunto, ne ho bisogno sempre, auguri a te, bacioni, ❤
tachimio
Dolce notte cara Laura.
Laura
Anche a te amica carissima, sogni belli, ❤
tachimio
Anche a te Lauretta.
Laura
❤
newwhitebear
Leggendo di panunto, che hai abilmente descritto, mi ha ricordato la figura di un altro celebre cuoco rinascimentale, più p meno coetaneo di Panunto. Cristofaro di Messinbugo, che ha lasciato un trattato del tutto simile. Questo cuoco era lla corte degli Estensi a Ferrara col duca Alfonso I e suo figlio Ercole II.
sempre brava nelle citazioni.
Serena serata
Un abbraccio
Gian Paolo
tachimio
Che bello questo scambio di notizie…Grazie mille carissimo Gian Paolo. Notizia la tua molto interessante.Un abbraccione .Isabella
newwhitebear
Il trattato l’ho recuperato in formato pdf, ma esiste anche in forma cartacea. e una vera meraviglia.
Bacino serale
Gian Paolo
tachimio
Grazie carissimo. Bacino serale. Isabella
Rebecca Antolini
jalesh
Ciao cara su LaNostraCommedia c’è una sorpresa per te
https://lanostracommediajalesh2.wordpress.com/2015/12/30/petalo-del-passato-del-mese-di-diecmebre-2015/#comments
tachimio
Ho visto. Siete splendidi, grazie di cuore. Isabella
jalesh
Non solo parole
Hai ragione cara Isabella, il blog di Laura è veramente ricco di belle ricette.
Tanti auguri per un sereno 2016.
Un abbraccio affettuoso e buon anno
Maria
tachimio
Grazie di cuore cara Maria.Ricambio con affetto. Isabella