Che per l’expo di Milano l’inno italiano , cantato dai bambini del coro dei Piccoli Cantori di Milano , fosse stato cambiato nel passaggio ”siam pronti alla morte” al ”siam pronti alla vita” perchè troppo forte in bocca a dei bambini. L’ho scoperto per caso stasera. Ora scusatemi ma non posso non fare alcune considerazioni.
Primo
Se ogni arrangiatore o musicista dovesse cambiare per motivi suoi parole , termini, di un inno nazionale, che per essere tale sarà stato prima scritto e poi scelto per un motivo preciso non perderebbe valore e significato ?
Secondo
Pensare che la parola ”morte” oggi sia motivo di turbamento rispetto alla parola ”vita” per dei bambini, credo non sia poi così vero. Mai come oggi essi sono giornalmente purtroppo testimoni di come la morte entri continuamente nelle nostre case attraverso i mass media e non solo. Mi pare un’ipocrisia delle solite. Del resto quanti piccoli bambini hanno nelle scuole italiane di tanti anni fa e ancora oggi cantato l’inno di Mameli così com’è ? Non mi pare che qualcuno sia rimasto traumatizzato, comunque lasciamo…
ai posteri l’ardua sentenza.
sherazade
Isa sono d accordo sul tuo ragionamento tuttavia l argomento nn è nuovo ma fu ampiamente dibattuto alla prima esecuzione e la ‘ giustificazione’ fu che quel ” siam pronti alla vita”‘ era un atto di speranza.
Sherabbraccicari
tachimio
Hai perfettamente ragione perchè mi sono documentata, ma a volte è più forte di me , anche se in ritardo dovevo dire lo stesso qualcosa, quello che sentivo dentro. ”Atto di speranza”, forse, ma con un pò di retorica.Grazie per la tua precisione.sheranonsbagliamaiisabella
sherazade
Nonono io sono totalmente nel tuo ragionamento e a dirla tutta l ‘ho trovata~ lo dico chiaramente ~ una strumentalizzazione irrispettosa e cialtronesca in un momento tanto difficile per il nostro Paese.
Shera…nottambulaoforsemattiniera 🌙⭐
tachimio
Graziecaraamicaprovaacontarelepecoreisabella
kalosf
Vorrei dire che sono sciocchezze…(non ciò che scrivi tu ma ciò che sta dietro queste assurde correzioni…)
tachimio
Ti ringrazio mio caro Sandro. Condivido. Passa una dolce sera. Isabella
Laura
Ma Isabella a scuola noi la cantavamo cosi’ come e’ stata scritta, non capisco queste cose, un bacione cara, buona domenica, con tanto affetto, Laura, ❤
tachimio
Infatti.A presto. Isabella
Laura
❤
Rebecca Antolini
Sai nel inno austriaco c’è una frase dove e scritto “patria sei di grande figli” (nel senso maschi) e da due anni e stato modificato il testo ora si dice “patria sei dei grande fili e figlie” incluso anche le femmine sarebbe in tedesco “heimat bist du großer Söhne und Töchter” era il primo passo a dare la ugalianza a donne e uomini…
io credo si dovrebbe anche sostituire il ”siam pronti alla morte” al ”siam pronti alla vita” perchè nessuno darei nei giorni nostri la vita per la patria… anzi vigliamo vivere e gioire … si dovrebbe fare un referendum al riguardo… bel Post cara Isabella un fortissimo abbraccio Pif e un “wuff..wuff” (oggi in tedesco) dalla DIVA
lucetta
Anch’io lo ignoravo e lo so da te. Concordo con il tuo pensiero. Forse hanno sostituito le parole perché oggi il valore “PATRIA” conta poco o niente e nessuno è più disposto a dare la vita per la patria. Sono troppo pessimista? Non so. Buona domenica della Santa Trinità cara Isabella.
tachimio
Grazie mille cara Lucetta. Anche se in ritardo contraccambio. Isabella
Antonio Tomarchio
La sensibilità verso i bambini è cambiata negli ultimi anni, nessuno faceva caso, qualche anno fa, che far dire a un bambino “sono pronto alla morte” è una stonatura inutile e dannosa. I bambini devono essere pronti ad accogliere la vita, le gioie e le speranze che essa può offrirgli, senza temere che sia necessario sacrificarla per difendere la patria. Hanno fatto bene a cambiare l’inno per difendere l’innocenza dei bambini dal concetto di morte e di estremo sacrificio per la libertà. I bambini di oggi non possono capirne il significato come i bambini di un secolo fa. Le strumentalizzazioni che sono state fatte su questa cosa sono vergognose e dimostrano ancora una volta che pur di diffamare e denigrare l’avversario politico, non ci sono bambini né patria né onore né rispetto che valga la pena salvare. Un abbraccio mia cara Isabella.
tachimio
Io penso che forse oggi i bambini sono più maturi rispetto a quelli di un secolo fa e penso che se qualcuno spiegasse loro il significato di ”amor di patria” e di ”sacrificio” sarebbero in grado di comprenderne appieno il senso. Così come penso sarebbe più giusto cambiare inno piuttosto che solo un verso. Per quanto riguarda le strumentalizzazioni non solo per questo argomento ma più in generale ritengo anch’io che siano sempre vergognose e purtroppo all’ordine del giorno. Un abbraccio ad un caro amico. Isabella
Antonio Tomarchio
I bambini sono sempre bambini, con la sola differenza che quelli di oggi (in Italia) non sanno cos’è la guerra, non sanno cosa sono i bombardamenti, le fughe nei rifugi, la fame, il nemico che invade la tua terra e uccide la tua famiglia e i tuoi amici. Per quanto maturi possano essere non capirebbe mai queste cose, non le capiscono neanche i grandi che non le hanno vissute e parlano sempre con disprezzo della loro patria dimenticando chi è morto per una Italia libera e democratica. Io non credo che sia giusto cambiare l’inno perché non si deve dimenticare quanto è costato essere quello che siamo ma accetto che si cambi un verso quando l’inno viene cantato dai bambini. Una buona giornata cara Isabella e un grande abbraccio.
tachimio
Tutte le guerre sono orribili e lo sono maggiormente perchè mettono sempre a rischio persone innocenti come lo sono i bambini. Certo per chi ha vissuto tali momenti , conosciuto la fame, i bombardamenti sa bene di cosa si tratti.Così come so bene che esistono oggi tanti che non hanno ”amor di patria” e anzi non rispettano nemmeno il sacrificio di tanti che sono morti per quello. Non credo quindi sia giusto cambiare l’inno ma neanche un verso proprio per ciò che rappresenta. In questo caso potevano semplicemente non farlo cantare a dei bambini. Un bacione. Isabella
Antonio Tomarchio
Ho capito che non hai simpatia per Renzi 🙂
Secondo me si è esagerato un po’ per qualcosa che è stato solo un gesto di ottimismo e positività da far cantare ai bambini. Gli adulti invece lo hanno cantato in modo corretto. Un abbraccio.
tachimio
Ah, ah, ah. Tu dici?
Antonio Tomarchio
Mi sembra abbastanza evidente. Le cose fatte da chi non ci fa simpatia sono sempre sbagliate. 🙂
Ti capisco, ma la politica mi lascia indifferente quindi, forse, sono più obiettivo.
tachimio
Ti dirò, in questo caso ho pensato poco a Renzi. Ciao mio caro amico. Isabella
Trilce
Mi hai fatto ricordare mia figlia quando aveva imparato l’inno nella scuola d’infanzia, gridava tutti i giorni proprio quella frase e tutti scoppiavamo dalle risate.
Oltre a questo, pensavo fosse vietato dalla legge fare una cosa del genere, o forse sono troppo piena di patriottismo 😉
tachimio
Grande Trilce e grande tua figlia. Un abbraccio. Isabella
Trilce
❤
luna
La modifica fatta rispecchia il mondo di oggi. Nessuno é pronto a dare la vita per nessuno, figuriamoci per la Patria. Sfruttarla fino all’osso certo, amarla fino alla morte non credo. Un bacione tesoro!
Luna
tachimio
Amara constatazione mia cara Luna. Grazie e un abbraccio. Isabella
❀ Rosa Andronaco ❀
speriamo ♥
tachimio
Dolce sera cara Rosa. Grazie. Isabella
ombradiunsorriso
Per me è stato uno stravolgimento: dovuto a cosa? Non si sa.
Per quanto il nostro inno, sia come testo che come musica, non mi sia mai piaciuto, ritengo che cambiare le parole non sia stato opportuno. “Siam pronti alla morte” aveva ed ha ancora oggi un significato, perché se ami davvero la tua Patria, sei pronto a tutto per lei. Ma pronti alla vita?Non è lusinghiero…vuol dire che da questo Stato non abbiamo ottenuto nulla, e che, nonostante tutto, siamo pronti ad affrontare questa situazione. In poche parole CI DOBBIAMO ARRANGIARE.
Un caro abbraccio, Isabella
Loredana
tachimio
Infatti per me il senso di quest’inno è proprio questo: l’amor di patria. E insegnarlo spiegandolo a dei bambini penso sarebbe più intelligente piuttosto che cambiarne un passaggio. La tua interpretazione sul verso cambiato la trovo condivisibile cara Lori. Un abbraccio. Isabella
newwhitebear
Perfettamente d’accordo. E’ pura ipocrisia pensare che dei bambini possano essere traumatizzati dal pronunciare la parola ‘morte’. Purtroppo noi italiani siamo imbattibili per certi scivoloni. Ma che dire? Somma tristezza. Se le parole dell’inno di mameli non vanno bene, cambiamo inno. Tutto il resto è fuffa.
Un sereno pomeriggio
Un grande abbraccio
Gian Paolo
tachimio
Hai proprio ragione a parlare di ”scivoloni” italiani. Quando riusciremo a crescere caro Gian Paolo? Somma tristezza e tanta amarezza per delle prese di posizione ridicole. Sono con te anche nella conclusione.Un abbraccio e dolce notte. Isabella
newwhitebear
Quando? Mi sembra che l’Italia soffra della sindrome di Peter Pan
Col bacino della notte ti auguro sogni d’oro.
Una bbraccio
Gian Paolo
tachimio
Hai ragione mio caro Gian Paolo. Grazie del bacino ma non ricordo ahimè se i miei sogni stanotte son stati d’oro. Un caro abbraccio. Isabella
newwhitebear
Se hai dormito serena, sicuramente sì. Io non ricordo mai nulla dei sogni notturni.
Un abbraccio
Gian Paolo
tachimio
Io dipende, ma mai dall’inizio alla fine. Buon ponte caro Gian Paolo. Isabella Ps Ho dormito serena
newwhitebear
Grazie, Isabella. Io proprio non li ricordo. Eppure sogno.
Gian Paolo
tachimio
Meglio così. Sognare anche senza ricordare è sempre bello non trovi?
newwhitebear
Sicuramente. Eppure qualche volta mi piacerebbe ricordarne uno.
tachimio
In effetti anche me. Tutto intero però.
newwhitebear
Almeno tu ricordi degli spezzoni. Io nemmeno quelli
tachimio
Ah, ah, ah.
newwhitebear
Un sorriso
LudiLud
forse non ho ben capito, ma credo che con tutto il testo la variazione “siam pronti alla vita” stoni proprio. in ogni caso sono daccordo andrebbe insegnato così come è anche per fare capire come mai una frase così forte ne fa parte. credo che questo povero Inno ne abbia passate abbastanza (ricordi quando volevano sostituirlo col “Va pensiero”? senz’altro anch’esso un capolavoro, ma perché?).
ti abbraccio, buona serata
tachimio
Brava Lud. Le cose vanno spiegate, sempre, anche un inno se ci teniamo davvero. E ricordo bene la sterile faccenda di ”Va pensiero”. Con tutto il rispetto per Verdi penso che un inno scritto nel 1847 da un giovane di ventidue anni che morirà due anni dopo possa avere un certo significato. Dolce sera cara. Isabella
newwhitebear
L’inno di Mameli, ovvero il canto degli italiani, ebbe una vita travagliata dal 1947 al 2012, quando assunse definitvamente il ruolo di inno nazionale. Sempre in competizione con Va’ pensiero di Verdi, che però nel suo Inno alle nazione inserì come inno nazionale, il canto degli italiani, e l’inno a Garibaldi.
Non è bellisismo sia come poesia che come musica ma sicuramente ha un forte valenza repubblicana.
tachimio
Concordo pienamente.Un sorriso. Isabella
newwhitebear
Felice pomeriggio, Isabella.
Gian Paolo
tachimio
Anche a te
fulvialuna1
Una ridicolaggine tutta italiana…e poi ai bambini si fanno subire cose peggiori a cui nessuno mette rimedio. Mha!!!
tachimio
Dici bene: ”ridicolaggine tutta italiana”. Condivido. Buona serata cara Paola. Isabella
dimmibarbie
Così come vuole un’ antica regola del teatro ” il testo scritto dall’autore non si cambia, si recita rispettando le parole scritte”…
Credo si possa estendere lo stesso principio alla musica e al nostro Inno 😉
D’accordo con te cara Isabella.
baci
Barbara
tachimio
Bravissima cara Barbara. Bel commento. Buon ponte mia cara amica. Un bacione Isabella
dimmibarbie
Grazie cara Isabella e buona festa anche a te 😊baci
sherazade
“Il fatto quotidiano”
Renzi inizia il discorso di inaugurazione di Expo Milano 2015 con le parole: “l’Italia s’è desta, siam pronti alla vita“.
La modifica apportata all’inno -da “siam pronti alla morte” a “siam pronti alla vita”- è enorme ma semplice: si passa da un canto di morte, che Freud attribuirebbe all’istinto di morte e Fromm ad una società necrofilia (che prova attrazione per ciò che è inanimato) ad un canto di vita, proprio di una società biofila. L’inno di Mameli per il periodo e il background dell’autore, così come tutti i canti di guerra come quelli nel periodo fascista, inneggia alla morte. La paura della morte che poteva riscontrarsi in guerra veniva esorcizzata dai canti e dai motti mentre la cultura che veniva promossa nella società era quella del desiderio di morire per una causa maggiore. Al contrario, una società che preme per la vita è una società che ripudia la guerra e ha cura del benessere fisico della sua popolazione.”
L ‘articolo va oltre ma questo ragionamento è molto interessante. Si trova in rete.
Sheravantituttanellanotte🌙⭐🌙
giomag59
Siam pronti alla vita… povero Mameli… alleviamo i bambini in una enorme favola Disney… la morte non si deve pronunciare… ma gli ideali di quei ragazzi che avrebbero voluto tanto la vita ma andavano incontro alla morte come possono capirli così? Forse una dose massiccia di favole Andersen originali va ripristinata!
tachimio
Bravo Giorgio bel commento. Isabella