Immergetevi totalmente in questa lettura. Ne amerete il tratto lieve, quasi fotografico mentre sentirete il ticchettio della pioggia, goccia dopo goccia, che scende a poco a poco.
Mi alzo dalla mia poltrona, come se fossi stato chiamato ed esco sotto il portico. È molto presto. Persino il mattino appare addormentato e indeciso sul da farsi. Mi siedo sugli scalini come faccio sempre quando voglio riannodare pensieri o azzittire quelli ingombranti.
Da est, dove il cielo cede al giorno, si alza una brezza morbida a scompaginare i profumi, mentre i colori sembrano staccarsi dalle cose scambiandosi l’un l’altro di posto in un gioco che in questa penombra evanescente ancora possono fare. Il vento si fa teso, per alcuni minuti, agitando il pino che stringe a sé le sue pigne mature come oggetti preziosi; poi cessa di colpo ubbidendo alla bacchetta sottile sbattuta sul grande spartito. E un silenzio interrogativo si spande nell’aria come una promessa creando attesa e sospensione.
E poi, piano piano, chiamata dal nulla, la pioggia allunga le sue dita sulle foglie accartocciate dal freddo; è un brusio pensoso…
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sherazade
Gia letto ‘in originale’ 😉
sherabacio8i
tachimio
Ho trovato questo pezzo troppo bello per non ribloggarlo.Staseramoltostancaisabellaquindinottecarashera
sherazade
Stanca e ferita anche io.
Sheratroppotristextrovareunsorriso
#innamorata_dei_libri
Ciao, c’è una nomina per te… https://volandoconilibri.wordpress.com/2015/04/20/freadom/ !
tachimio
Sei una lazzarona. Ancora debbo rispondere all’altra tua nomina che me ne arriva un’altra…Grazie mille comunque . Ti abbraccio isabella
newwhitebear
Già letto e commentato. Veramente un gran bel pezzo.che mi è piaciuto molto.
Hai fatto benissimo a ribloggarlo. Merito come molti altri suoi pezzi.
Serena serata
Un grande abbraccio
Gian Paolo
tachimio
Grazie caro Gian Paolo, hai ragione anche altri suoi pezzi meritano. Questo mi è rimasto nel cuore. Ti abbraccio con simpatia carissimo. Isabella
newwhitebear
LO conosco dai tempi eroici di Splinder e dopo tanti anni non mi stanco di leggerne i pezzi.
Un sorriso
Gian Paolo
tachimio
Che veterani !!! Smack!!!
lauraluna
Leggo questo brano per la prima volta e ne rimango affascinata.
” Chiamata dal nulla, la pioggia allunga le sue dita”………..su una primavera imbronciata!
Ho dato un mio piccolo contributo!
Un sorriso da Lauraluna 🙂
tachimio
Bel contributo mia cara. Grazie. Isabella