Mesi fa un professore di Oxford, un certo Dawkins, se n’è uscito con un’ affermazione sconsiderata che mi ha riportato alla mente ciò che i nazisti trovavano utile fare per tutelare la cosiddetta ”razza pura”, e cioè eliminare tutti i disabili. Il suddetto nel suo delirio, affermava che di fronte alla diagnosi prenatale di SD ( sindrome di Down ), l’unica scelta giusta fosse quella di abortire visto che sempre per il suddetto sarebbe immorale partorire un tale bimbo. Lasciando da parte qualunque considerazione sull’aborto che non condivido, optando sempre per la vita, tranne forse in casi del tutto estremi, voglio qui riportare stralci di un’ intervista fatta alla mamma di un bambino Down di nove anni che risponde a Dawkins attraverso una lettera pubblicata sul ”Fatto Quotidiano” e poi su ”Repubblica”. Una risposta data da una donna intelligente e coraggiosa. Eccola :
”Un bambino con sindrome di Down è un bambino capace di dare tanto amore e come ogni altro bisognoso di riceverne altrettanto. L’amore può arrivare là dove la razionalità e il freddo quoziente intellettivo non arrivano. Mette in atto delle possibilità inaudite, è capace di trasmettere non solo emozioni e sentimenti positivi, ma anche di dare forza e energia, come il sole a una pianta, per lo sviluppo e la crescita delle potenzialità umane…E l’amore alimenta sempre altro amore, in un circolo virtuoso…Vorrei proporre a Dawkins un’immagine…Un bambino Down è come un quadrifoglio brillante in un campo di trifogli: ha presente? Il cromosoma in più, come quella quarta fogliolina, che la sapienza popolare valorizza come simbolo di fortuna, è un curioso scherzo della natura, ma non è niente di oscuro e terrificante: è ciò che rende speciali i nostri figli, nel bene e nel male”.
Come è cambiata grazie a suo figlio?
”Sono diventata più paziente, ma anche più determinata. Ho imparato ad aspettare ed a non attendermi sempre e subito il risultato migliore. Ho imparato a gestire molto meglio la frustrazione e anche ad affermare quello che penso, quando è necessario. Rispetto ad una volta, vivo molto più intensamente il presente e assaporo con più gusto le piccole gioie della vita. Evito di farmi prendere dal panico per imprevisti. Ho messo da parte i pregiudizi che avevo anch’io prima di vivere la mia situazione attuale; mi concentro di più sull’ascolto e sui sentimenti. Posso dire che mio figlio mi ha regalato un nuovo paio di occhiali con cui guardare le cose e le persone, e grazie a lui ho anche capito molto di più degli altri. Dalle reazioni che hanno nei suoi confronti,si vede bene chi si lascia guidare da pregiudizi, paure o imbarazzi o chi, invece ha un’anima sensibile. Mio figlio mi ha insegnato a far festa anche ai lati più reali della nostra esistenza, svelandomi che il vero valore dei nostri atti non risiede nella perfezione, ma nel come le cose si vivono e condividono.”
Sara Bisanti
Vi invito a leggere sul ”Fatto Quotidiano” la lettera completa in risposta al professore.
Inutile dire che sto totalmente dalla parte di Sara.
lemieemozioniinimmaginieparole.
Condivido ogni parola …
buongiorno Isabella
tachimio
Buongiorno a te cara Franca. Bene per la condivisione. Ti abbraccio. Isabella
ombradiunsorriso
Niente altro da dire… anche dalle cosiddette ” imperfezioni” abbiamo tanto da imparare, e questa mamma ne è la prova. Un abbraccio affettuoso.
Loredana
tachimio
E’ così cara Lori. Ricambio l’abbraccio con affetto anch’io. Isabella
Rebecca Antolini
Buona Santa Lucia … cara Isabella
http://rebeccaantolini.wordpress.com/2014/12/13/berto-barbarani-la-sua-santa-lussia/
… ti abbraccio di ❤
kalosf
Non capirò mai questo “mito” della purezza a qualunque livello… La purezza non esiste, semplicemente non c’è. È una contraddizione filosofica ed esistenziale. Ciò che rende forte è proprio la diversità, la concatenazione di diversità. Perfino dio, per chi ci crede, nel suo massimo atto di amore scegli l’impurità della carne ed il suo velo. La purezza è solo un’idea perniciosa. Quando poi si applica alla vita ancor di più… Bellissime le parole di quella mamma. Grazie Isabella per averle condivise
tachimio
Si è ”puri” dentro quando si ha la forza di accettare la diversità( che comunque non deve essere mai imposta a tutti i costi ), come fa questa madre nella sua semplicità. Un coraggio che insegna a molti. Grazie a te del commento caro Kalosf. Isabella
Ma Bohème
Guarda cara Isabella, la nipote di mia cognata (flglia di sua sorella) è down, terza figlia dopo due maschi sanissmi. Dopo l’iniziale e credo comprensibile smarrimento, è stata accolta come un dono. Pur non essendo parenti stretti, ci frequentiamo assiduamente e ti posso dire che Chiara è dolcissima, affettuosa, certo impegnativa ma la vita di questa famiglia non sarebbe concepibile senza di lei.
Penso che questo esempio si accordi molto bene con l’opinione della mamma che hai riportato. Queste sono preziose testimonianze di vita.
Sereno weekend Isabella 🙂
Primula
tachimio
Testimonianze preziose, dici bene cara Primula. Dai un bacio da parte mia alla nipote di tua cognata. Un abbraccio. Isabella
Antonio Tomarchio
Se il mondo fosse diverso, se fosse più giusto e più umano ci sarebbe la comunità a prendersi cura di chi è più debole. I disabili avrebbero strade, mezzi pubblici ed edifici fatti a loro misura senza barriere architettoniche, ma il mondo è un posto in cui il debole è destinato a soccombere, a subire la prepotenza e l’inciviltà, l’emarginazione e l’indifferenza. È questo che una madre vuole per suo figlio? Che cosa ne sarà di lui quando lei non ci sarà più? Chi lo aiuterà a sopravvivere in questa giungla fatta di ostacoli e di persone ignoranti e indifferenti? Tu cara Isabella mi conosci, sai che ho scritto anche una poesia contro l’aborto, ma se da un punto di vista teorico è giusto dare a tutti la possibilità di vivere. Da un punto di vista pratico, è giusto mettere al mondo un individuo destinato a soffrire, ad avere sempre bisogno di qualcuno, a sentirsi sempre diverso e inferiore? Oppure una madre ha il diritto di desiderare il meglio per la propria creatura.
tachimio
Carissimo Antonio, è vero ti conosco benissimo. Ma debbo dire qualcosa a riguardo. Quello che dici è per certi versi molto giusto. Quando parli ad esempio di giungla fatta di ostacoli e persone ignoranti. Ma in virtù di questo dobbiamo vedere le cose in prospettiva e in questo caso la prospettiva è avere coraggio e speranza che le cose cambino.In un commento stile minimo affermava che la speranza poco poteva per i cambiamenti. Penso al contrario che sperare sia invece quella molla che possa aiutare nel cambiamento. Vedere e pensare che il negativo sarà sempre tale, non credo sia costruttivo. Ovviamente ciò non vuol dire ignorare le difficoltà che ci sono in questo tipo di scelte, ma esserne consapevoli è già un superarle. Anche tu mi conosci e sai come la penso. Non potrei mai ignorare il desiderio di vita di un bimbo down. Certo non nascondo però il capo come uno struzzo per nascondermi alle difficoltà, ma come questa madre ha fatto e continua giornalmente a fare,m’impegnerei perchè le cose cambino in meglio anche tramite il confronto con altri che vivono stesse situazioni. L’unione fa la forza e offrire ai figli meno fortunati spazi di convivenza possibili si può. Basta volerlo. Ti voglio bene caro Antonio. Isabella
Antonio Tomarchio
La differenza tra il mio modo di vedere le cose e il tuo, sta solo nella fede che tu hai e che io invece non ho. Oggi le analisi permettono di capire se un bambino sarà down sin dalle prime settimane. Che desiderio di vita può avere un embrione di tre mesi? Davvero credi che possiamo cambiare la società? Basta volerlo? Forse tu nella vita sei stata molto fortunata, ma io ho imparato a mie spese che non basta volerlo, quando la tua volontà va a scontrarsi con la meschinità e la stupidità delle persone. Ti abbraccio forte.
tachimio
Non ho detto sia facile, ma dobbiamo almeno provarci per il rispetto che dobbiamo alla vita. Ti abbraccio forte anch’io con simpatia e grazie per questo confronto. Isabella
ili6
ciao a tutti,
commento dalla pagina lettore, da ieri sera ho problemi per entrare nel mio blog e in quelli altrui, tranne due o tre. Anche da te, Isabella, mi indirizza in una pagina dove non si può commentare. Ho accesso solo alla mia bacheca e al reader.
Qualcuno ha gli stessi problemi? O è solo un problema mio? Non so come rimediare.
Chiedo ancora scusa
Marirò
tachimio
Cara Marirò capiti male purtroppo. Non ci capisco nulla di queste cose. Vado avanti alla cieca. Se capitasse a me un problema simile al tuo, ahimè dovrei chiudere. Tuttavia sono contenta tu sia qui, così approfitto per un abbraccio. Isabella
lucetta
Viva Sara Bisanti, apprezzo le sue parole, viva il suo bambino e tutti i dowm che ho conosciuto nella mia vita ed in ultimo saluto Michele, bimbo down adottato da amici carissimi.
tachimio
Ciao Lucetta, grazie del commento e buon week end. Isabella
aboer65
Che bell’esempio di professore!
Molto, ma molto, ma molto più saggia questa mamma, che ha accettato ciò che la vita le ha portato, ha affrontato una prova difficilissima e alla fine ha capito che, se non ci si oppone stoltamente al corso inevitabile delle cose, anche ciò che può sembrare una disgrazia alla fine può portare gioia e crescita.
Ciao Isabella, e la tua nipotina come sta?
tachimio
Ben detto caro Andrea. I saggi sono sempre da seguire, illuminano il nostro percorso. La piccola Arianna è la serenità e gioia impersonificata..Ride sempre, non solo a noi ma a tutti, e dorme sette ore per notte. Meglio di così, che ne dici? Grazie per la tua gentilezza. Ti abbraccio forte e un caro saluto a tua moglie e tuo figlio. Isabella
aboer65
Immagino la gioia che provate. Il giorno in cui nacque Dario per me resterà sempre il più bello della mia vita e, da quel momento, accompagnarlo nella crescita ha reso ogni anno più bello del precedente.
Un abbraccio forte a voi tutti
tachimio
Seguire i figli anche quando inevitabilmente possono esserci incomprensioni o fatica, è la gioia più bella del mondo caro Andrea. Quando si respira armonia in casa , è avvertita poi non solo dai bimbi ma anche da chi ci circonda. E’ sempre un dare e ricevere.Vi abbraccio tutti. Isabella
Laura
La foto dice tutto, la felicita’ del bimbo e la serenita’ della mamma, la lettera e’ bellissima, un abbraccio cara, buon weekend, ❤
tachimio
E’ vero, l’ho notato anch’io cara Laura, grazie. Buon week end anche a te con un abbraccio e un sorriso.Isabella
Laura
❤
Patrizia M.
Quel professore è solo un grande egoista. La risposta di Sara è magnifica. E’ vero che i bambini down danno tanto amore, io l’ho provato quando ero bambina e andavo nella loro classe (all’epoca purtroppo tenevano ancora le classi divise) e seguivo con loro le lezioni. E’ stata un’esperienza bellissima e ho conosciuto attimi d’amore che non ho più provato così forti, perché erano veri, spontanei, sinceri.
Un caro saluto e serena notte per una splendida domenica.
Ciao, Pat
tachimio
Che gioia riaverti qui cara Pat. Bentornata. E con un bellissimo commento per giunta. Ti ringrazio di cuore per la tua testimonianza. Un forte abbraccio con sorriso. Isabella
Patrizia M.
Grazie cara Isabella,ricambio di tutto cuore l’abbraccio.
Pat
tachimio
Dolce notte cara
Patrizia M.
Dolce notte a te 🙂
ili6
Ciao Isabella, non ho risolto i problemi, riesco a leggere e commentare solo dal mio reader. Prima o poi la cosa si sistemerà (penso sia un problema legato alla mia connessione).
scusa ancora per il commento di alcune ore fa.
Il tema che proponi è forte e complesso. Splendidi i pensieri e le parole di mamma Sara, non si può che concordare e ammirarne la sua forza. Così come si condanna in modo forte e deciso il farneticare di quel professore.
C’è da dire che non tutte le madri sanno essere forti come questa Signora, non tutte le famiglie sanno affrontare nel modo giusto la disabilità o diversità di un figlio. Non mi riferisco solo ai down, ma alla diversità ad ampio raggio. Troppe, spesso, le esigenze a cui far fronte e troppo esigue le risposte della società.
Contraria all’aborto in quasi tutte le sue forme, specie come controllo delle nascite, non riesco però a puntare il dito verso chi decide per un aborto per gravi malformazioni del nascituro. Non è assolutamente una questione di razza pura, ci mancherebbe! E’ una questione di consapevolezza che va su vari fronti, non ultimo il futuro di quel bambino che crescerà e dovrà affrontare la vita con la sua diversità oltre i suoi indispensabili genitori. Come ? Al centro del mio pensiero non sono i genitori, ma lui e la qualità della sua vita futura.
Penso che la pratica dell’amminiocentesi e di eventuale scelta sottenda soprattutto a questo.
Ho incontrato alcuni bimbi down nel mio lavoro, sono dolcissimi e capaci di dare immenso amore. E di riceverlo.
Un abbraccio, buona notte
Marirò
tachimio
Certo non tutte le famiglie riescono ad affrontare talvolta la disabilità di un figlio, vuoi per poca sensibilità interiore, vuoi per i mille problemi da affrontare, vuoi per non avere la forza necessaria e soprattutto i mezzi per sostenere spese o quant’altro per andare avanti. E qui nessuno giudica le scelte di ognuno. Però è bello trovare persone capaci di affrontare il tutto con amore, forza, coraggio ( che ce ne vuole tanto) e tanta serenità. La vita non è purtroppo tutta rose e fiori. L’importante è ricercare comunque quell’umanità che si è persa ormai da tanto tempo e aiutare chi ha problemi sempre. Buona domenica cara Marirò e grazie delle tue parole.Un abbraccio. Isabella
cyrnecus
Per mia natura io non faccio del male nemmeno agli insetti. Anche le zanzare cerco di spingerle fuori dalle mia stanza piuttosto che schiacciarle o farle morire con l’insetticida.
Premesso questo devo dire che ho anche una preparazione scientifica avendo fatto l’università a medicina e questo mi fa vedere le cose da un punto di vista meno romantico e più concreto.
Su questo argomento specifico non mi pare corretto sentire solo il pensiero di una mamma che vede il figlio affetto da trisomia 21 come una crescita personale perché ci sono anche quelle che non la vivono allo stesso modo e non possono essere chiamate madri snaturate. Andrebbero sentite le ragioni e i pensieri di tutte per tirare fuori una risultante di quello che è l’animo di una mamma che vive questa condizione.
Ci sono diverse cose che andrebbero analizzate nella lettera di questa mamma e precisamente:
1) questo bambino avrà tutto l’amore della mamma (come è giusto che sia) e magari degli altri parenti e mettiamoci pure qualche amico ma per ognuno di questi lati positivi dovrà scontrarsi con cento altri negativi. A cominciare dalle scuole “normali” che magari gli verranno negate. Un bambino affetto da trisomia del cromosoma 21 è sempre affetto da ritardi nell’apprendimento. Il coraggio di vivere in un mondo che lo vedrà sempre diverso deve averlo il bambino e non la mamma che in quanto genitore, dopo averlo voluto, non può rinnegarlo.
2) (…..Mette in atto delle possibilità inaudite, è capace di trasmettere non solo emozioni e sentimenti positivi, ma anche di dare forza e energia, come il sole a una pianta, per lo sviluppo e la crescita delle potenzialità umane).
E’ una affermazione di una persona “costretta” a convivere con questa condizione e che fa virtù di una necessità. E inoltre se il lettore non conoscesse l’oggetto del discorso potrebbe benissimo pensare ad un un animale domestico, un cane ad esempio; la frase avrebbe lo stesso valore.
(…E l’amore alimenta sempre altro amore, in un circolo virtuoso…)
Do ut des?
(….Il cromosoma in più, come quella quarta fogliolina, che la SAPIENZA popolare valorizza…)
Sapienza? Come tutte le credenze anche questa viene dall’ignoranza e non dalla sapienza.
Non abbiamo il diritto di togliere la vita ad alcun essere vivente ma il sacrificio di due vite (perché in realtà è questo che avviene in questi casi) è un pegno troppo pesante da pagare. Una mamma non lo sente ma nel corso della sua vita ci avrà pensato. Più volte.
tachimio
Tutto più che giusto quello che dici, sei realista al cento per cento come altri qui nei loro commenti. Ed è anche facile dal di fuori, non vivendo situazioni simili, fare commenti. Ho voluto proporre questa cosa intitolandola ”Affermazione assurda e risposta adeguata” proprio perchè non mi era piaciuto quel professore quanto invece questa mamma. Poi è chiaro che la problematica non si può ridurre e finire tra queste due interpretazioni del prolema, di cui la prima totalmente a mio vedere, assurda per l’angolazione presa ( vedi : immorale partorire ). Comunque per tornare al tuo commento lascerei sempre la scelta a chi si trova a dover far fronte ad una cosa simile, un evento così importante da cambiare per sempre la propria vita. Nessuno può giudicare nessuno. Ti auguro una buona domenica e grazie delle tue parole. Isabella
verdefronda
Condivido il tuo pensiero e quello di tante mamme che amano veramente e sono riamate dai loro figli anche di fronte agli enormi sacrifici cui sono soggette.
Un caro saluto
Giorgio
tachimio
Caro Giorgio sono molto contenta di rivedere il tuo gravatar comparire. Grazie del commento. Ti auguro una buona domenica. Isabella
cordialdo
Condivido ogni sillaba di ciò che hai scritto e riportato. Qualche anno fa abbiamo fatto una campagna contro Gardland che aveva impedito ad una ragazza affetta dalla stessa sindrome di salire su una giostra. E’ stata una campagna che è costata cara a chi l’ha provocata!
Ciao, Isabella. Buona serata domenicale e buona nuova settimana! Osv.
tachimio
Grazie caro Osvaldo e per la tua sensibilità non avevo dubbi che avresti condiviso. Buona giornata e un abbraccio. Isabella
newwhitebear
Dire che si condivide ogni parola e virglo del tuo post è il minimo che si possa fare.
E’ aberrante pensare che si debba operare una selzione della razza, esattamente come era concepita dai nazismo, ovvero eliminando i più deboli e quelli affetti da malattie o imperfezioni genetiche.
Tutti hanno diritto a vivere e tutti hanno diritto ad avere quell’amore che solo i genitori sano donare.
Chi nasce, non ha chiesto di nascere ma dovrebbe essere il frutto dell’amore di due persone, anche se spesso non è esattamente così. Senza alcun dubbio quella signora, Sara Bisanti, dimostra una sensibilità e una intelligenza molto più sviluppata del signor dawkins.
Serena notte
Un grande abbraccio
Gian Paolo
tachimio
Hai ragione mio caro. Condivido tutto ciò che hai scritto soprattutto quando parli dell’amore che solo i genitori sanno donare. E’ quello un amore, quando deriva da un desiderio pieno di avere un figlio, totale, gratuito. Ed è bellissimo che poi questo figlio possa vivere in un ambiente capace di regalargli serenità e comprensione. Ti lascio un sorriso ed un grande abbraccio per una splendida giornata caro Gian Paolo. Isabella
carmelocaldone
Sei meravigliosamente grande Isabella
un caro saluto
Carmelo
tachimio
E tu altrettanto, grazie. Isabella
fulvialuna1
Un professore…ma il cuore, l’amore, l’umanità dove l’ha lasciata?
Un figlio è un figlio, anzi, un bambino è un bambino, amarlo non dipende da come è.
tachimio
Soprattutto l’umanità. Buona giornata . Isabella
caterina rotondi
Non è forse il più bel quadro del mondo questo!!! C’è solo da inchinarsi…da condividere …da imparare cosa vuol dire veramente amore,non ci sono parole da sprecare c’è solo un esempio di vita e coraggio.Un buon giorno carissima. Caterina
tachimio
Infatti, così come da condividere il tuo commento. Un abbraccio cara Caterina e buona giornata. Isabella
In The Mood For Love
L’ Amore non ha colori, né confini, né ” deficienze”
Ti lascio il mio augurio di Buon Natale a Te e Fam.
Ti abbraccio
Eloisa
tachimio
E pensa un pò che stanotte ti ho sognata, e ora trovarti qui. Bella coincidenza ti pare? Un abbraccio fortissimo e Buon Natale a te e ai tuoi cari dolce Eloisa.Grazie del commento. Isabella