E’ finita l’estate (se mai si è vista ) e allora voglio fare qualche riflessione. Parliamo un pò di MOVIDA.
Che per questo termine : ”MOVIDA” si debbano accettare comportamenti stupidi e assolutamente inconcepibili mi sembra assurdo. Oggi, purtroppo, siamo di fronte ad un lassismo totale di costumi e comportamenti che considero veramente insopportabile. D’estate si vive sempre più in libertà rispetto all’inverno, questo è chiaro, quando lavoro e scuola impongono orari da seguire e anche il cattivo tempo ci mette del suo. Ma d’estate ci si trasforma e se da una parte lo trovo giusto per essere finalmente arrivati a vivere la stagione delle ferie, dall’altra debbo constatare amaramente come la vacanza diventi oramai per i più la valvola di sfogo per eccessi che deploro vivamente. Ci sono luoghi qui a Roma, come Piazza Navona e non solo dove, dalla sera fino a notte inoltrata, i giovani cantando, ballando, ritrovandosi in gruppi tra urla sguaiate e bicchieri colmi in mano lasciando ” giustamente” in terra bottiglie di birra o altro, danno vita alla cosiddetta ”movida” , termine usato per identificare un fenomeno oramai dilagante . Che ci sia bisogno da parte dei giovani di sentirsi ”padroni” del mondo indubbiamente è nel Dna dell’età non ancora del tutto matura, mettiamola così, ma trovo ingiustificabile che comportamenti esasperati possano avere la meglio e turbare la vita ”normale” di gente ”normale”. Dormire ad una certa ora ad esempio , o perlomeno sperare che si possa, visto il rumore assordante spesso proprio sotto le finestre di una camera, mi pare semplicemente ovvio e naturale. Ma chi può permetterselo se si continua così fino a tarda notte? Ma parliamo un pò anche di altro, di turismo ad esempio. Ho visto cose che non comprendo, almeno fino ad un certo punto, perchè in realtà per me c’è una spiegazione a tutto. Comunque voglio parlare del turismo di gente maleducata, ignorante, irrispettosa. Di tutti coloro che ignorano qualunque regola comportamentale sia da soli che in gruppo. Faccio riferimento a coloro che bivaccano senza pudore sul sagrato di chiese, a coloro che pensano che i monumenti non vanno rispettati come testimoni di storia ma presi di mira per oltraggi di vario tipo. Voglio parlare di quei ragazzi che hanno fatto sesso in spiaggia, noncuranti della gente intorno a loro. E potrei continuare all’infinito. Ecco, in tutto questo modo di fare senza scrupoli di nessun tipo io vedo soprattutto il non portare rispetto, prima di ogni altra cosa, a se stessi, prima ancora che verso tutto ciò che ci circonda. Quel rispetto che si deve a noi stessi come persone, come individui capaci di discernere tra atteggiamenti di buon gusto e non, quel rispetto che si deve agli altri per una convivenza civile. Ecco preferirei poter vivere senza dover incappare in situazioni imbarazzanti, davanti alle quali davvero non saprei come reagire, preferirei che ci fossero più controlli da parte di chi dovrebbe essere preposto a farlo, preferirei ci fossero più divieti in giro. Ho sentito dire da un sociologo che il problema del degrado che dilaga imperante è dovuto principalmente al fatto che il turista percepisce il disinteresse per monumenti e luoghi da parte di chi quei luoghi amministra e abita. Posso dire che condivido? Troppe parole sempre al vento senza mai concretamente intervenire. Per dirla in breve il massimo sarebbe ritirarsi in qualche luogo isolato, lontano da questa gente maleducata che non mi piace, che pensa di poter fare il proprio comodo ignorarando la presenza degli altri, ma credete che potrei farlo davvero? Utopia , miei cari, pura utopia.
lemieemozioniinimmaginieparole.
buongiorno Isabella… comprendo il tuo sfogo, ma penso che il problema nasca da un momento storico che abbiamo vissuto quando abbiamo ( si fa per dire ) creduto e abbiamo poi tramandato che la libertà non ha limiti , oggi ne paghiamo le conseguenze tutti .
Tornare indietro si potrà ????
ti auguro un sereno weekend
baci Franca
tachimio
Tornare indietro cara Franca anche questo è utopia. E’ vero che tutto ciò è frutto di un momento storico vissuto ma intelligenza vorrebbe che errori compiuti non si ripetessero. Per troppo tempo si è lasciato correre su tutto e questi sono mia cara i risultati.Indietro non si torna ma un limite dovrebbe essere messo a tutto .Non si può sopportare all’infinito senza intervenire con regole precise da seguire ad hoc. Un abbraccio. Isabella
lemieemozioniinimmaginieparole.
cara Isabella a mio parere non sono le regole perché le regole sono fatte per poterle trasgredire ,
ma coscienza intelligenza è rispetto partendo da se stessi .
un grande abbraccio Franca
tachimio
Hai perfettamente ragione cara Franca , l’ho scritto anche nel post, ma senza regole da seguire a cui fare riferimento, credo esisterebbe solo anarchia. Le regole servono per aiutare ad avere più coscienza , se vogliamo anche civica. Buon week end cara amica. Isabella
lemieemozioniinimmaginieparole.
le regole che ti porti dietro per tutta la vita sono quelle che apprendi da piccolo.. vedremo se le nuove generazioni sapranno educare come i tempi richiedono ….questo è il mio pensiero ovviamente.
un grande abbraccio
tachimio
Vedremo mia cara. Un bacio. Isabella
ninjalaspia
Se tornassimo a insegnare ai nostri figli che esiste il rispetto già dai primi anni di vita, credo si potrebbe tornare a un vivere sociale meno decadente. Mi riferisco a piccole cose: non interrompere gli adulti mentre parlano, salutare quando si entra in un ambiente nuovo, non chiamare il professore Prof dandogli del tu, tornare a dare del lei ai superiori sul luogo di lavoro. Dovremmo tornare a insegnare il gran valore del rispetto con piccoli stratagemmi ai nostri cuccioli perché, secondo me, si tratta solo di tornare ad educare. I figli non chiedono ai genitori di essere amici ma di indicar loro una via e ciò comporta anche la capacità di trasmettere disciplina. Questo termine è inviso ai più ma io, da sportiva, credo nel suo valore e mi piace l’idea di aver praticato e di praticare più “Discipline Sportive”…per esempio 😉
tachimio
E’ tutto ciò che penso cara. L’educazione è basilare e certi ruoli vanno rispettati. E anch’io credo nella disciplina. Un bacio. Isabella
Ma Bohème
Buongiorno Isabella.
Ho letto con attenzione il tuo sfogo, che comprendo ma avendo vissuto per molto tempo in mezzo ai ragazzi capisco anche la loro voglia di “andare oltre”. Anche noi lo facevamo alla loro età, il problema è che oggi si alza sempre troppo l’asticella del limite.
Sai cosa mi rende ancora più triste della “movida” dei giovani? Che vi partecipa, eccome, anche la generazione dei quarentenni/cinquantenni con atteggiamenti da giovanilismo patetico.
La “movida” inoltre esiste tutto l’anno, durante i weekend invenali e si sposta dalla città alle discoteche e locali fuori città con tutte le conseguenze che conosciamo. È mia opinione (forse sbaglio) che i ragazzi non abbiano tutte le responsabilità: se i locali avessero orari diversi, se gli alcoolici non fossero dati a chiunque (i gestori se ne sbattono -scusa il termine- del divieto ai minorenni, basta vendere), se il mercato della droga fosse controllato, se nelle nostre città esistessero luoghi di aggregazione per giovani, ad esempio per poter fare musica o per parlare dei loro interesse … daremmo ai ragazzi delle opportunità che oggi come oggi non hanno. E non avrennero più alibi. Ma noi adulti, politici e ammimistratori, dovremmo metterci il nostro impegno, e qui arriva la nota dolente. Vero che esistono gli oratori, ancora fortunatamente punti d’incontro, ma chi non intende fre
Ma Bohème
Scusa Isabella … mi è scivolata la mano sulla tastiera !!! 😀 roba da matti 😀
Riprendo il discorso … dicevo … chi non intende frequentarli perché non si trova a proprio agio in quell’ambiente? Non ha alternativa.
Non credo nemmeno che dare del Tu all’insegnante possa aiutare molto. Dal mio punto di vista non abbiamo bisogno di formalismo, ma di sostanza. E lo dico con cognizione di causa: ho avuto alunni che mi davano del Lei e assolutamente viscidamente irrispettosi, altri che si rivolgevano a me dandomi del Tu e persone profondamente corrette.
Comunque, credo che la responsbiltà di tutto sia la mancanza di buon senso che ormai sta regnando sovrana.
Scusa per il mio “pasticcio” con la tastiera 😀 ..
Ti abbraccio e buon weekend 🙂
Primula
p.s. Correggo anche i refusi del precedente commento. Decisamente oggi non va 😀
invernali – interessi – avrebbero – amministratori
Bacione :-*
tachimio
Cara Primula mi pare che ci troviamo sulla stessa lunghezza d’onda, anche se mi preme una precisazione. Nel mio intervento non faccio di tutta l’erba un fascio ma parlo di persone, dove metto per forza anche i giovani, maleducate e prive di rispetto per tutto e tutti. I problemi derivano secondo me principalmente da questo .Anche a noi è vero , piaceva trasgredire e ho detto nel post che in un certo senso è anche nel Dna dell’essere giovane, ma noi avevamo dei limiti che oggi non vedo. Qui è il problema, secondo me, e qui entriamo in gioco noi adulti. Ma quando l’esempio purtroppo è quello di un padre o di una madre che andando in discoteca o partecipando alla ”movida”si atteggiano, in modo patetico come dici tu, ad essere eterni giovani, mi pare ci siano poche speranze. Speriamo che il buon senso e il buon gusto tornino a valere qualcosa. Ti abbraccio. Isabella
Omar.m
Buon fine settimana cara Isabella….
Un abbraccio, Omar
tachimio
Anche a te mio caro amico. A presto Isabella
newwhitebear
Comprendo e condivido il tuo amaro sfogo su chi trasforma la città in un suk caotico e senza regole. I divieti non portano da nessuna parte, anzi spesso ottengono l’effetto contrario.
Da dove si deve cominciare? Innanzi tutto dalla famiglia, che spesso è solo formale, perché ognuno fa i cavoli propri. Poi proseguendo dalla scuola, che è allo sbando, percepita come un non-luogo dove chiunque può fare quello che vuole. Infine dalla società, cosidetta civile (a me pare molto incivile) dove le regole sono piegate sui voleri del potente di turno.
Ma tutto ha un inizio. Questo è stato il cosidetto movimente del ’68, che giustamente ha rotto dei tabù senza riuscire a costruire un’alternativa valida. Ha distrutto senza edificare nulla. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Sereno sabato sera
Un grande abbraccio
tachimio
Carissimo Gian Paolo hai detto verità sacrosante. Non posso aggiungere altro perchè ogni tua parola mi trova d’accordo soprattutto sul movimento del ’68. Ti lascio il mio sorriso per un sereno sabato sera, mi raccomando, niente discoteca e niente alcol. Isabella
newwhitebear
La discoteca non l’ho mai sopportata. L’alcol… quasi.
Ovviamente anche per te vale la raccomandazione: NIENTE MOVIDA…
Un grande abbraccio
Gian Paolo
tachimio
Accetto la tua raccomandazione. Io sono brava , cosa credi…NIENTE MOVIDA.
Ti lascio un sorriso con un forte abbraccio. Isabella
newwhitebear
Ricambio il sorriso, Isabella
Un abbraccio
Gian Paolo
nives1950
Se i turisti, venendo ad ammirare i nostri capolavori, incontrassero italiani adulti appassionati, fieri, onesti, gentili…impegnati a custodire, curare, tramandare il proprio Patrimonio..anche culturale ed etico….penso che la situazione potrebbe essere tanto diversa.
Purtroppo…siamo un Paese vecchio, stanco, fatto di tante leggi e non di esempi, motivato solo in un senso…e i nostri giovani preferiscono tentare la loro fantasia e creatività, dove è accettata e apprezzata.
Ma io non dispero….credo alla parola SALVARE che in ebraico significa “creare un vuoto”, uno spazio aperto a nuove possibilità e a nuovi sogni.
Buona serata cara Isabella.
Nives
tachimio
Cara Nives hai usato parole più che giuste nel tuo commento. E su di una in particolare mi soffermerei. Ho anch’io l’impressione che gli italiani, pur senza troppo generalizzare,non siano poi così fieri di esserlo. Un popolo fiero difenderebbe a denti stretti il proprio patrimonio culturale e storico. Questo bisognerebbe dire ai nostri amministratori locali.Ma interessi economici e intrallazzi sembrano essere più importanti. Ecco perchè dico poi che i giovani si sentono liberi di poter ”abbellire” ad esempio facciate importanti di palazzi magari con graffiti creativi proprio perchè l’esempio che hanno non è certo edificante , come diceva il sociologo a cui ho fatto riferimento nel post, . Ricordiamoci cosa è successo a Napoli con quel pezzo di cornicione caduto in testa a quel povero ragazzo. Incuria e degrado ahimè. Anch’io però non dispero e non lo faccio perchè voglio sperare in un mondo migliore, dove i giovani riscoprano i veri valori della vita e rispettino, come anche gli adulti dovrebbero fare, territorio e patrimonio artistico. L’Italia e allarghiamoci pure, il mondo intero,hanno tanto di bello da offrire. Curiamo e amiamo quello che ci è stato dato in dono e lasciamo da parte eccessi e volgarità.Un bacione cara Nives. Isabella
fulvialuna1
Movida: modo di dire molto modaiolo!
La movida stà distruggendo le notti di chi la mattina si deve alzare per andare a lavorare, di chi vuole, la sera, la pace di un libro, di un film, di una serata con la famiglia lasciando le finestre aperte. La movida distrugge parchi, strade, panchine, crea incidenti e aumenta le corse al pronto soccorso. La movida non è libertà, è schiavitù, di una società che va alla deriva e arrichisce chi, senza scrupoli, vende alcol e spostanze anche ai minori che beatamente se la svignano dai genitori, non perchè furbi, ma perchè hanno il loro beneplacido, è una comodità anche per loro.
Movida: è solo una parola, è l’uomo che la caratterizza. E nel più pessimo dei modi.
tachimio
E’ così purtroppo cara Fulvialuna. Speriamo in meglio per tutto e per tutti. Buona domenica. Isabella
lucetta
Sono d’accordo con te su ogni parola. I valori veri non sono considerati più, però voglio sperare che ci siano sempre dei giovani che abbiano il desiderio di perseguirli.
Ciao Isa
tachimio
Sempre si deve sperare. Buona notte. Isabella
poesilandia
ormai, hanno detto tutto e di piu! e lo sgomento capita spesso anche a me, 😦 penso che tutti noi un “certa” età lo pensiamo. voi chè altri tempi la nostra? mah … mi vien di mente solo un pensiero di piu; “e mentre migliori te stesso migliori il mondo che è intorno a te!”
diceva sempre la mia nonna anche … si spero nel futuro “genitori” che riportano un pò di valori, riscoprono le tradizioni e magari ri_educano i futuro figli per un mondo migliore!
Bel analisi cara Isabella, ogni tanto fa bene a riflettere!
Un abbraccio oceanico e sera serena a te, Lisa
PS; Isabella, il tuo ESERCIZIO1 , – la tua lettere e meraviglioso! sei fantastica! – grazie!
tachimio
Carissima vado a provare il secondo esercizio. Vedremo…Un bacio. Isabella
ludmillarte
sì, il degrado dilaga come anche la mancanza di rispetto che, come con ragione scrivi tu, dovrebbe essere innanzitutto per se stessi. questo è il fulcro del problema secondo me.
un caro saluto e buon fine settimana.
tachimio
Infatti questo è il problema più grosso. Grazie di nuovo, ( e che raffica…) ciao
ludmillarte
(purtroppo è stato un periodo molto impegnato e sono stata poco presente; spero succederà poco spesso. sempre delicata e franca tu 🙂 bacione)