Sono  stata  a  guardarlo  il  cielo.  E  nella  notte  magica  di  S.  Lorenzo,  col  naso  all’insù  ho  aspettato  che  succedesse.  Invece  niente.  Ho  visto  la  luna ,  folgorante nella  sua  bellezza  luminosa,  ma  ” quella”  magica  stella  non  l’ho  vista,  solo  lucine  di  aerei   che  passavano  veloci,  ad  intermittenza,  per  perdersi  dietro  una  nuvola  e  sparire  inghiottite  dal  buio.  E  allora  ho  dedicato  a  lei,  ipotetica  ”stella”  di  S. Lorenzo  questa  poesia.

 

Stella  cadente,

che  lasci

silenziosa,

improvvisa

il  tuo  cielo.

Dimmi

sei  proprio  tu

che  scendendo

dalla  volta  celeste

dove  risiedi,

puoi  esaudire

i  nostri  desideri,

puoi  dar  vita

ai  nostri  sogni?

O  non  è  forse

qualcuno

più  grande  di  te,

che  da  solo

volendo

può  illuminare

tutto  il  cielo

anche  quando

non  c’è 

la  chiara  luna

e  non  ci  sono

le  tue  sorelle  stelle?

Non  è  forse  

Lui

che  ascoltando

le  nostre  preghiere

esaudisce

i  nostri  desideri?

Stella  cadente,

ti  prego,

non  prenderci  in  giro!

 

Isabella Scotti