”Guillotin, medico e politico, si sogna un bel giorno che impiccare è disumano e poco patriottico. Vuole un supplizio senza corda nè palo… e costruisce una macchina che umanamente ucciderà e che si chiamerà ghigliottina”; così viene descritta, in una canzone popolare del 1793, la nascita di quel terribile strumento che i francesi ribattezzeranno ”rasoio nazionale”. In verità, il dottor Joseph Guillotin ( 1738 – 1814 ) non è affatto l’inventore della ghigliottina, e quando sente che la gente dà il suo nome al congegno protesta vigorosamente: lui è solo il propugnatore di un sistema di esecuzione più umano di quello esistente, rapido, senza inutili sofferenze e senza la solita seduta di tortura che per il vecchio codice penale doveva precedere sempre le esecuzioni capitali. La legge da lui presentata in questo senso all’Assemblea Nazionale il 10 ottobre 1789, e approvata il 3 giugno 1791, stabilisce che ” ogni persona condannata alla pena di morte, avrà la testa spiccata”. Nove mesi dopo, viene affidato al chirurgo Antoine Louis il compito di presentare una relazione sulle possibilità di costruire una macchina che assicuri ”esecuzioni perfette”. Louis compila un ”Promemoria intorno ai modi della decollazione” ( congegni del genere esistono in realtà già da secoli : il gibetto in Inghilterra; la zitella in Scozia; la mannaia in Italia e Germania), e presenta un progetto di ”macchina” la cui costruzione viene appaltata al tedesco Tobias Schmidt, fabbricante di clavicembali, per la modica cifra di 960 franchi ( l’abituale fornitore della Giustizia , Guèdon, aveva presentato un esoso preventivo.) Il nuovo congegno viene provato la prima volta su alcuni montoni, poi su tre cadaveri del carcere – ospizio di Bicetre. Funziona perfettamente. Finalmente, arriva il giorno dell’inaugurazione ufficiale; il 25 ottobre 1792, nella gremitissima place de Grève , il brigante Nicolas Jacques Pelletier offre gentilmente la sua testa, e la louisette ( o louison come viene definita in onore del vero ideatore ) gliela taglia ”pulitamente”. Dopodichè la louisette, ribattezzata ghigliottina dalla voce popolare, può cominciare il suo lavoro contro i nemici della Rivoluzione. Una curiosità: nella Lista delle vittime del tribunale rivoluzionario si leggono i nomi di
Luigi Capeto porta il numero 1 ;
Corday ( Marie Anne- Charlotte ) colei che uccise nel bagno Marat, il 48
Lorena D’Austria ( Maria Antonietta), vedova Capeto, di 38 anni, è registrata al numero 102.
Breve dizionarietto della ghigliottina:
Chapeau : sbarra orizzontale che sormonta i due legni verticali;
Mouton : grosso pezzo di piombo nel quale è incastrato il couperet, la lama, che scorre nella scanalatura dei legni;
La bascule : asse mobile sulla quale viene disteso il condannato;
La lunette : il ”collare” che tiene ferma la testa;
Panier : cesta piena di segatura nella quale cade la testa del decapitato.
decollazione: termine poco usato per indicare la decapitazione ( vedi ad esempio in arte ”La decollazione del Giovanni Battista” di Caravaggio)
fonte :I grandi della storia – Robespierre Arnoldo Mondadori editore
Antonio Tomarchio
Quando si dice perdere la testa… 😉
Buona giornata, iniziamo bene. 🙂
tachimio
Ah, ah, ah. Stavolta mi hai fatto ridere di cuore caro Antonio. Bella battuta. Un abbraccio ci vuole proprio. Isabella
Antonio Tomarchio
Ciao Isabella, ricambio l’abbraccio.
tachimio
Buona settimana Antonio
Rebecca Antolini
Ciao Isabella proprio di questo oggento mi sono sta notte sognata… ma nulla di terribile … mi sembra che ero in un museo 🙂 serena settimana cara
tachimio
Cara Rebecca, vedi come vagano i sogni? Un abbraccio mia cara .Isabella
Rebecca Antolini
da uno dal’altro
tachimio
Sì, sì.Ciao amica mia
In The Mood For Love
Buongiorno Isabella, interessante e piacevole leggerti, sempre
Un abbraccio e buona settimana
tachimio
Cara Gina, bentornata. Ti auguro una dolce sera. Isabella
Bugiardo
qui da me c’e’ una via “San Giovanni Decollato”… ce ne ho messo di tempo per capire cosa intendevano dire con quel decollato,,,prima pensavo solo che avesse bevuto un po’ troppo…
tachimio
Simpatico ”bugiardo” a presto. Isabella
quelfilosottile
..Taglio con sfumatura alta e Voilà……
Buona settimana :))
tachimio
Ah, ah grande Rosy. Un abbraccio, simpaticona. Isabella
Non solo parole
Con la Germania abbiamo avuto sempre qualcosa in comune, purtroppo mai niente di buono. ..
Un abbraccio
Maria
tachimio
E brava, arguta Maria. Un abbraccio. Isabella
TADS
dovrebbero ripristinarla
TADS
tachimio
Per alcuni direi proprio di sì. Ben arrivato. Isabella
TADS
dico in piazza, come una volta, stiamo andando alla deriva, qualche testa nel cesto sarebbe socialmente terapeutica.
TADS
tachimio
Sono d’accordo. Peccato irrealizzabile.Isabella
viola
C’è un nuovo premio per te http://violetadyliopinionistapercaso.wordpress.com/2014/07/22/test-da-trieste-in-giu/
Un sorriso
Viola
tachimio
Carissima Viola ti ringrazio del premio ma avendone in sospeso degli altri penso mia cara,che stavolta non parteciperò. Grazie ancora ,un bacio ( mi raccomando senza offesa )Con amicizia sincera Isabella
viola
Ok .un abbraccio 🙂
newwhitebear
Interessante post sulla storia della ghigliottina. Semplice e intuitivo rimane una chiara lettura su questo strumento di morte, reso famoso dalla rivoluzione francese.
Serena serata.
Un grande abbraccio
Gian Paolo
Omar.m
un interessante argomento, fin che l’uomo non riesci ad aggiungere la sua umanità ci sarà sempre la sofferenza compagna fedele….
Un abbraccio, Omar
ombreflessuose
Io la testa già la perdo tra le nuvole e… mi basta e avanza
Grazie per prepararci sempre bei Menu
Abbracci
Mistral
tachimio
Ah, ah, troppo forte. Del resto per un poeta perdersi tra le nuvole è d’obbligo cara Mistral. Un abbraccio cara. Isabella
Ma Bohème
Ghigliottina … questi francesi!! Sai che la ripristinerei per qualche testa pazza?
Un bacione 🙂
Primula
p.s. qui trovi un pensierino per te
tachimio
Anch’io. Ciao
Ma Bohème
Il link non si apre: devo avene sbagliato a inserirlo. Comunque passa da me, Bisous 🙂
Ma Bohème
qui Ora dovrebbe essere ok. Un abbraccio Isabella. 🙂
LauraP.
Wow, non conoscevo tutti questi dettagli sulla ghigliottina… che vergogna per una francofila come me! Grazie Isabella, post davvero interessante. 🙂
tachimio
C’è sempre tempo per conoscere mia cara… Un bacio. Isabella