Di nuovo
un tuonar di bombe.
Qui nel rifugio
ne avvertiamo
il sibilo
e trasaliamo
nel momento in cui
avvertiamo
il loro contatto
al suolo.
Immaginiamo
fuori,
la polvere,
le case distrutte,
i morti
disseminati,
tutti coloro
che non hanno
raggiunto in tempo
questo riparo
nascosto.
La paura
è nei nostri volti,
e l’angoscia
per il futuro
che non sappiamo vedere
è di tutti.
Cosa sarà di noi?
Dei nostri sogni rubati,
delle nostre speranze,
dei nostri amori
appena nati?
Tutto ci è strappato e negato.
Potrà il nostro cuore
in frantumi
essere
come un puzzle ricostruito?
Ascolta amico…
ora tacciono,
possiamo uscire.
Avremo il coraggio
di guardarci intorno?
Dammi la mano,
fammi forza.
Io brancolo nel buio.
Isabella Scotti
Poesia scritta dopo essere stata al cinema e aver visto il film ”Storia di una ladra di libri”. Non è certo il primo film visto sulla guerra con scene girate all’interno di un rifugio. Qui però, non so, vedendo alcune cose, mi sono forse sentita molto coinvolta, mah, tant’è che ho scritto questo pezzo e lo condivido con voi.
vittoriot75ge
Molto bella e sentita.
Non oso nemmeno immaginare come ci si possa sentire a viverla in prima persona…
tachimio
Grazie e condivido appieno il tuo pensiero caro ragazzo. Isabella
Rebecca Antolini
Ciao cara Isabella, la guerra e una cosa che non riesco concepire.. evito i film di violenza in generale mi emoziona molto.. come vedo dalla tua poesia anche tu hai pensato tanto al riguardo del film.. dopo film cosi io sto male per giorni..
tachimio
Sono cose che sconvolgono mia cara . E non ci si può non pensare. Ti abbraccio. Isabella
Ma Bohème
Bella Isabella, evoca il suono delle sirene, la chiusura nelle cantine buie, scene che in quel film (molto bello) suscitano indubbiamente paura. Eppure nell’oscurità, la voce di Liesel che racconta storie, frutto delle sue letture rubate e che salveranno anche Max, danno una sfumatura di speranza pur nella tragicità della situazione.
Trarre ispirazione poetica da un film non è semplice. Brava! 🙂
Primula
P. S. Molto bello anche il libro.
tachimio
Infatti. E sta forse in quella originalità , in quel modo così intelligente, nell’ affrontare una situazione cosi tragica come quella di trovarsi a stare insieme in un rifugio, il mio coinvolgimento. Il libro lo leggerò prima o poi. Un bacio a te. Isabella
Non solo parole
Molto bella e triste. Mi ha fatto ricordare le storie che mi raccontava mio nonno sulla guerra. Lui quei momenti e la guerra, li ha vissuti in prima persona.
Un abbraccio
Maria
tachimio
Per chi li ha vissuti sono momenti che restano impressi nella memoria. A presto. Isabella
cordialdo
Cara Isabella. I tuoi versi hanno la freschezza emotiva dell’immediato avvertito, provato come se tu abbia vissuto le stesse emozioni riuscendo a trasmetterle, ad esempio, a me leggendoti perchè qualche notte nel rifugio l’ho trascorsa da bambino negli anni ’40 del secolo scorso durante la seconda guerra mondiale, Buon pomeriggio. Ciao Osv.
tachimio
Caro amico mio, mi sono commossa leggendo il tuo bellissimo commento. Penso che aver vissuto un’esperienza simile anche se per poco,non si possa cancellare. E se sono riuscita a convogliare in te emozioni come quelle da me provate, ne sono felice. Grazie per le tue belle parole. Ti abbraccio. Isabella
Antonio Tomarchio
Io ho smesso di andare al cinema da quando la gente ha cominciato a ingozzarsi di Pop Corn dall’inizio del film fino ai titoli di coda. Ai miei tempi si mangiava qualcosa soltanto durante l’intervallo ed erano le “bomboniere” dell’Algida che si scioglievano in bocca senza fare rumore. Adesso è impossibile seguire un film mentre la gente mastica continuamente e rumorosamente. Comunque bellissima poesia, complimenti. Un abbraccio.
tachimio
Ed io ricordo all’intervallo il rivenditore di gelati che con il suo ”banchetto” a tracolla passava in mezzo alle persone per invitare a comprarli. Bei tempi caro Antonio. Grazie dei complimenti. Isabella
Patrizia M.
Ho visto anche io il film, ti ha ispirata alla grande. Complimenti.
Ciao, Pat
tachimio
Grazie dolce amica. Serena sera Isabella
Patrizia M.
Serena sera a te carissima. Pat
ludmillarte
toccante e, purtroppo, vera.
un abbraccio
tachimio
Dolce sera cara Lud. Grazie :Isabella
newwhitebear
La guerra con le sue distruzioni, col suo rumore di bombe, con la vita che si riduce a un soffio è qualcosa di terribile, anche se non ne abbiamo provato sulla nostra pelle (speriamo che questo non avvenga mai) le sensazioni.
In questa poesia hai trasmesso tutto questo, tutto l’orrore che trasvina con sé.
Veramente brava nel cogliere queste sfumature.
Un grande abbraccio
Gian Paolo
tachimio
Ti ringrazio felice caro Gian Paolo. Isabella
ombradiunsorriso
Mia madre portava ancora i segni della guerra: il primo figlio perso proprio per mancanza di assistenza durante il parto, le paure dei bombardamenti, che l’hanno traumatizzata tanto da doversi nascondere anche durante un temporale. Fortunatamente questo periodo non l’ho vissuto, ma l’orrore raccontato lo porto ancora dentro di me.
Un bacio ed un abbraccio
Loredana
tachimio
Penso che gli orrori vissuti difficilmente possano essere dimenticati cara Lori. La nostra generazione è fortunata per non aver visto lo scempio delle bombe e non aver sentito
l’urlo delle sirene. Un bacio cara Lori anche alla mamma.Isabella
omar.m
Toccante poesia, immagine che trasmettono incertezza e paura.La guerra è dura per quelli che leggono figuriamoci quelli che la vivono…molto sentita…
Buona serata carissima Isabella
Un abbraccio, Omar
tachimio
Grazie caro amico. Ti abbraccio e buona serata a te. Isabella
omar.m
🙂
viola
C’è un nuovo premio per te http://violetadyliopinionistapercaso.wordpress.com/2014/06/25/premio-talento-innato/comment-page-1/#comment-3366
Buona serata 😊
tachimio
Mia cara sei un tesoro. Grazie. Isabella
fulvialuna1
Ma che bella! E proprio oggi sono stata all’Abbazia di Montecassino e a visitare il Cimitero Polacco
tachimio
Ancora un grazie. I cimiteri di guerra vanno sempre visitati mia cara.A presto. Isabella