Il 27 dicembre mia madre ha compiuto 80 anni. E’ stata una bella festa organizzata con pranzo ottimo in una baita suggestiva, immersa in un bosco, poco lontano da casa mia, dove eravamo tutti riuniti, io, mio fratello, ciascuno con le proprie famiglie. I nipoti le hanno fatto la sorpresa di un bel backstage di foto ripercorrendo un pò della sua vita, arrivando fino ai nostri giorni. Tutto bellissimo, ma in me è tornata un pò di quella malinconia, che da tanto mi aveva abbandonato, osservando proprio quelle foto. Malinconia che mi ha turbato nel momento in cui ho rivisto mio padre. E in un attimo ho rivisto un altro Natale, e mia madre, accostata alla finestra, muta, quasi impietrita, che affogava la sua solitudine improvvisa, in un pianto sommesso. Mio padre si era spento il 26 settembre a 62 anni, lasciandoci nel buio più totale e facendoci vivere quel lontano Natale con una grande tristezza nel cuore. Mia madre aveva all’epoca 55 anni e quella morte, non calcolata, ci sconvolse. Molte volte ho dovuto affrontare problemi, combattere paure, farmi forza davanti a delle difficoltà ma la malattia e la morte di papà, mi colsero impreparata ad affrontare un dolore che era il più grande che mi ero trovata a dover fronteggiare nella mia vita di allora.. Ed ecco allora che l’unico sbocco di salvezza fu per me , in quel momento, la preghiera. Mio marito lavorava in quel periodo a Napoli, ed io , con i miei figli che avevano cinque e nove anni, mi dividevo tra il portarli a scuola la mattina e lo stare il più possibile vicino a mia madre e mio padre che non volevo perdere , e di cui non accettavo la situazione. Così sbandata, piena di paure, sgomenta, ogni sera m’inginocchiavo ai piedi del letto implorando il Signore perchè lo salvasse. Questo dialogo continuo con Lui, fu per me un’ancora di salvezza. Perchè mi aiutò a gestire meglio il dolore che provavo, l’angoscia che cresceva. In realtà avvertivo sempre una specie di pugnalata , tutte le volte in cui i medici ci dicevano che la malattia proseguiva senza troppe speranze. Non volevo e non credevo di poter perdere mio padre, al quale ero molto legata. Non potevo perdere la sua fantasia creativa, la sua pittura, il suo saper costruire modelli di navi in legno, la sua risata fragorosa e contagiosa. La sua forza e al tempo stesso la sua fragilità, quando si commuoveva davanti alle cose belle, ad un film, sentendo musica classica o giocando con i suoi nipoti. Tutti noi eravamo distrutti. Ed io , solo attraverso la preghiera, riuscii a vincere il mio dolore e quando mio padre morì, ebbi la certezza che si fosse salvato come avevo chiesto. Se ne andò infatti non in maniera traumatica come la malattia poteva realizzare, ma perchè il suo cuore cedette improvvisamente. In quella morte, alla quale non volli assistere, pur correndo in ospedale sperando che non fosse vero, e aspettando disperata anche mio marito che tornava da Napoli appositamente, ho letto la risposta del Signore al mio pianto e lo ringrazio con tutto il cuore sapendo che anche in un’altra terribile circostanza mi è stato vicino. So che qualcuno dirà che così doveva essere, che quello era il destino, liberissimo. Ma io credo in Lui e a Lui mi affido.
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica – Compendio
donato alla Chiesa Universale da Benedetto XVI ecco un piccolo dialogo ideale tra maestro e discepolo, forma dialogica che riprende un antico genere letterario catechistico fatto di domande e risposte proprio sulla preghiera.
” Perchè è efficace la nostra preghiera?
La nostra preghiera è efficace, perchè è unita nella fede a quella di Gesù. In Lui la preghiera cristiana diventa comunione d’amore con il Padre. Possiamo in tal caso presentare le nostre richieste a Dio e venire esauditi:” Chiedete e otterrete, perchè la vostra gioia sia piena”. ( Gv 16,24)
” Vi amo, Signore, e la sola grazia che vi chiedo è di amarvi eternamente. Mio Dio, se la mia lingua non può ripetere, ad ogni istante, che vi amo, che il mio cuore ve lo ripeta tutte le volte che respiro”
san Giovanni Maria Vianney
lemieemozioniinimmaginieparole.
senza la fede nel momento del dolore mi sarei persa …forse anche impazzita
tachimio
Un abbraccio forte.Isabella
Nicola Losito
Capisco il tuo dolore e posso solo dirti che sei stata fortunata a trovare nella preghiera un mezzo per alleviare le tue pene.
Nicola
tachimio
Grazie caro Nicola. Isabella
marisamoles
Molto toccante questo ricordo. La fede aiuta, certo. Talvolta, però, i casi della vita portano la mente altrove. L’importante è, comunque, ritrovare la strada. A me è successo ed è stata una cosa bellissima.
Un forte abbraccio.
Marisa
tachimio
Quando succede bisognerebbe tenere duro, rimanere ancorati a quel bisogno che abbiamo di non sentirci soli nel dolore. E’ vero che a volte i casi della vita possono in qualche modo farci sterzare,ma , come dici tu , l’importante è ritrovare la strada. Ti abbraccio. Isabella
fulvialuna1
La fede è sempre stata il mio aggancio, non ne posso fare a meno; il filo diretto con Dio mi da forza.
Ti capisco per quel che riguarda la malinconia che provi pensando ai Natali con tuo padre. Il mio è morto il 25 settembre di 10 anni fa a 61 anni, lasciando un vuoto immneso, era meraviglioso; per noi quel giorno è stato per lungo tempo triste, e forse lui questo non lo desiderava perchè 5 anni dopo, il 25 Settembre, con solo 5 minuti di scarto dalla’ora della sua morte è nata mia figlia; ci sarebbe da spiegare un particolare incredibile, che nella nostra famiglia ormai è annoverato nel libro storico che ci riguarda, ma da allora il 25 Settembre è il giorno della rinascita…La morte spesso porta la vita, ma noi uomini lo dimentichiamo. Ti abbraccio.
tachimio
Hai proprio ragione mia cara. Per quanto riguarda quella tua data ti dirò una cosa. Il 25 settembre anche per me è molto importante: è il giorno in cui mi sono sposata ,oramai nel lontano 1975. Mio fratello è nato il 23 settembre e si è sposato il 26 ,giorno in cui è morto mio padre ( per fortuna non nello stesso anno). Però per lui quella data gli ricorderà sempre una cosa bella , il suo matrimonio, e una cosa triste, la morte di nostro padre. Come vedi il mese di settembre alterna a quanto pare più eventi. Grazie per aver condiviso con me i tuoi ricordi. A presto. Isabella
fulvialuna1
Grazie per aver condiviso i tuoi con me.
fulvialuna1
Dimenticavo: il 23 Settembre è il giorno in cui mi sono eisvegliata dal coma….
tachimio
Carissima ,ben contenta che le cose si siano per te risolte al meglio. Vedo che abbiamo date importanti che coincidono. Comunque anch’io nel mio piccolo ne ho passate. Quando mio padre stava già male fui investita sulle strisce con mia figlia, che riuscii in tempo a spostare prima di fare un bel volo e riportare sette punti in testa. Poi per uno sbalzo di pressione fui ricoverata in ospedale per un Tia. Mi fecero una puntura lombare per verificare se c’era stato qualche problema (cercando tracce di sangue nel liquor, che per fortuna non c’erano).E in virtù di questa bella puntura probabilmente intaccando un nervetto o che ne so, sono rimasta paralizzata per due giorni senza poter muovere nè gambe nè braccia per poi tornare normale. Pensi che in tutto questo la fede e la preghiera non mi abbiano aiutata? Un bacio Isabella
Amor et Omnia
hai una grande forza…
tachimio
Grazie cara. A presto. Isabella
Amor et Omnia
🙂
primula
Cara Isabella, non puoi immaginare quanto mi sia immedesimata nella tua esperienza. Ho visto morire la mia mamma, di soli 33 anni, con i miei occhi di bambina: io ne avevo sette. Non dimenticherò mai. Ho perso mio papà più recentemente, otto anni fa, l’ho assistito fino alla fine. La mia vita è stata costellata di assistenze alla morte. Forse un giorno racconterò anche se sono molto discreta riguardo la mia vita personale. Avere fede? Non avrei potuto superare tutto questo, la fede è una continua ricerca, uno sforzo, un dono da coltivare e alimentare, ma è vitale.
Ti abbraccio forte forte
Primula
tachimio
Mia cara Primula le tue parole e le tue esperienze mi hanno toccato il cuore. La vita ci riserva sempre tante sorprese. Ho voluto condividere questo mio stato d’animo con voi, a fatica, ma con convinzione, perchè non è facile parlare delle proprie esperienze, soprattutto per testimoniare come la preghiera, almeno nel mio caso ( ma dai commenti vedo che tanti hanno sperimentato la stessa cosa) sia stata benefica. Ho vissuto anche un altro momento terribile, di cui se troverò il coraggio parlerò e ancora con la fede e tanta preghiera l’ho superato. Penso che perdere la mamma a sette anni non sia semplice .E ora che non hai più nemmeno tuo padre, ti auguro di continuare a vivere con tuo marito un affetto che in un qualche modo supplisca a quelli che non hai più. Ti voglio bene. Isabella
primula
Grazie Isabella. Infatti non è stata semplice nonostante io abbia avuto dei nonni giovani e una vita agiata .. ma mancava mamma. Situazione complicata che forse, ma ripeto forse, racconterò un giorno. Non ho tuttavia mai perso l’ottimismo e l’amore per la vita, come penso si intuisca da ciò che scrivo. La vita continua e tutto insegna. Ho un marito adorabile e un fratello cui sono molto legata. Sono amori autentici.
Con tantissimo affetto
Primula
cordialdo
Ciao, Isabella. Molto profondo e toccante ciò che hai scritto. Non mi permetto di aggiungere altro: mi sembrerebbe di profanare il tuo ricordo di tuo Papà, il ricordo del tuomimmenso dolore e la tenace espressione della tua fede autentica. Un abbraccio. Osv
tachimio
Caro Osvaldo ti ringrazio infinitamente per le tue parole.Sei molto gentile ( anche quando mi racconti della montagna e dei tuoi percorsi…).A presto .Isabella
Leonardo Ricciardi
Una pagina intensa che mi ha riportato a sei anni fa, quando persi i miei genitori una dopo l’altro, nel giro di due mesi… Io non ho una fede forte così, cerco solo di ricordare le cose belle passate insieme, tutto il resto finisce insieme a noi. Ed è solo quel ricordo che voglio tenere, e che la terra tenga pure le ceneri….
tachimio
E il ricordo è sempre tenero. Buona serata Leo.Isabella
jalesh
Avere la fede è una grande salvezza…ma volte per varie vicissitudine della vita la fede si perde per strada…poi fortunatamente la si ritrova più forte che mai….
tachimio
Ed è lì che finalmente ritroviamo noi stessi. Un bacio. Isabella
laurapozzani
Cara Isabella, il tuo racconto è molto toccante. Anch’io non sarei riuscita ad affrontare la perdita di persone care senza il supporto della fede… la preghiera mi aiuta sempre tanto ogni giorno a superare tutte le difficoltà e i problemi che incontro, alcuni davvero pesanti da portare sulle mie spalle fragili e sono certa che crollerei se Gesù non mi aiutasse sempre a portare le mie piccole croci. Grazie per aver condiviso.
tachimio
Grazie a te .E anch’io con tante che ne ho passate anche dopo la morte di papà, senza l’aiuto del Signore come avrei potuto rimanere a galla e non affondare? E’ la preghiera che dà forza e serenità e ti fa sentire che non sei solo soprattutto nel momento del dolore. Un abbraccio. Isabella
zrcadlo84
C’è una dolcezza profonda nelle tue parole… Ogni Natale è un coacervo di sentimenti… Io ci sento una grandissima poesia, un grande amore… Anche io penso ai cari che non ci sono più, come mio nonno, che morì due anni fa il 28 dicembre, come Luca cupiello nella come nella commedia di Eduardo… Ed è così dura ricominciare il 7 gennaio,,, io stanotte non riuscivo a prendere sonno, sentivo gli spazzini fare rumore, pensavo al futuro,,,
Un abbraccio grande, amica mia!
tachimio
Come sono felice che tu sia tornato a trovarmi. E le tue parole mi commuovono. Pensa, io, mio nonno, l’ho perso invece molto tempo fa proprio il 7 gennaio. E ricominciare, soprattutto, un nuovo anno quando la speranza in un futuro migliore è sempre viva, non sempre è facile. Però dobbiamo farci forza e guardare avanti. Passare attraverso il dolore è un’esperienza che segna ma indubbiamente aiuta anche a guardare le cose in un’altra prospettiva.Un caloroso abbraccio anche a te, caro amico.Isabella
quelfilosottile
Un forte Abbraccio cara Isabella
Buona notte
tachimio
Ti ringrazio di cuore mia cara.A presto. Isabella
sentimental
Cara Isabella, abbiamo tutti, nelle nostre vite, date dolorose e brutte da ricordare.
La preghiera e la fede aiutano molto ma a volte non basta, e si continua a soffrire
Ti abbraccio
Gina
tachimio
Forse quando il dolore è molto forte. Ma se ci si affida alla preghiera credendoci fino in fondo, il dolore poi si attenua nel momento in cui si avverte la risposta alle nostre pene. A me è capitato anche dopo la morte di papà, in un momento che per me è stato veramente terribile da dover superare. E con l’aiuto proprio della preghiera ne sono uscita. Un abbraccio anche a te .Isabella
ombreflessuose
Di ricordi dolorosi é soprattutto la vita
Un forte abbraccio
Mistral
tachimio
Eh si, mia cara, ed io ne ho molti, per fortuna, superati.
Un bacio. Isabella
Signorasinasce
Eccomi qua. Come promesso. E mi ritrovo in lacrime. Non ho la tua stessa fede, ma anche io ho un lutto fresco di soli 10 mesi nel cuore. Una madre che non vuol più vivere, ed il ricordo di lui…mio padre, che inonda di luce tutto, facendoci sentire la sua assenza nel modo più angosciante possibile perché essendo diverso dalla massa, si è rivelato insostituibile. Grazie per questo tuo post e lo spaccato di vita che mi hai regalato. Attraverso te vedo me. Siamo un ottimo specchio reciproco. Siamo solo esseri umani.
Ti abbraccio
Stefania
tachimio
Avevo avvertito in te un dolore sotterraneo che mi ha dato, se proprio vuoi saperlo, la molla per scrivere questo post. Anch’io non amo raccontare troppo cose che penso riguardino il nostro intimo. Ma in questo caso ho pensato di poter condividere questo mio stato d’animo come una sorta di testimonianza. Ho passato molti dolori e per fortuna ormai superati ,ma ti assicuro che senza la preghiera non sarei qui. Forse se avrò coraggio racconterò un altro episodio. Ti abbraccio forte augurandoti ogni bene .Isabella