Non se l’è cavata. Marcello d’Orta l’autore del libro ”Io speriamo che me la cavo” non ha vinto la sua battaglia contro il cancro. E mi dispiace , quasi avessi perso un amico. Perchè quando le persone buone, per bene, ci lasciano è sempre con l’amaro in bocca che si rimane. E lui era sicuramente così. Lo si capisce guardando il suo volto da cui scaturiva spesso un sorriso disarmante che metteva allegria. Così l’ho sempre visto sui giornali o durante alcune interviste. Dopo aver insegnato per quindici anni come maestro elementare, aveva scritto quel libro delizioso da cui la Wertmuller ricavò il film con Paolo Villaggio nel 1990, e continuò poi sempre a scrivere, anche fino alla fine per cercare in un qualche modo di non pensare e combattere la malattia. I bambini sono stati per molti anni il suo mondo e per questo forse mi è stato sempre simpatico , per quel suo capirli e aiutarli. Sarà suo figlio padre Giacomo, ( di cui ignoravo l’esistenza ) sacerdote della congregazione dei Minimi di S. Francesco, a celebrarne il funerale. Niente altro da dire , solo mi dispiace.
sentimental
La morte fa sempre riflettere, soprattutto quando tocca una persona Perbene e Bella
Lieta giornata , cara Isabella
Ti abbraccio
Gina
tachimio
Ti abbraccio anch’io e ti auguro un buon giorno. Isabella
marisamoles
A me dispiace anche il fatto che la scomparsa di D’Orta non abbia avuto la giusta rilevanza dai media. Ad esempio, ieri sera il tg 1 ha dedicato alla notizia forse 10 secondi, senza alcun servizio, mentre subito dopo è andato in onda un servizio di 1 minuto e mezzo sul nuovo disco di Gigi D’Alessio. Evidentemente questa notizia ha più seguito della morte di una persona buona e onesta come il maestro Marcello.
Un abbraccio.
tachimio
Concordo pienamente , avevo dimenticato quest’aspetto. Vedi, gli amici sono sempre importanti, mai sottovalutarli… Buona giornata cara Marisa. Isabella
lemieemozioniinimmaginieparole.
quando le persone buone ci lasciano è sempre un tonfo al cuore.
serena giornata Isabella
tachimio
Grazie mia cara. Buona giornata a te. Isabella
lemieemozioniinimmaginieparole.
🙂
Leonardo Ricciardi
Sapevo di d’Orta solo quel poco che è trapelato ai tempi del suo grande successo… ma preferisco pensarlo come maestro, come quella figura paterna di Alberto Manzi, che guardavo affascinato disegnare sul piccolo schermo in bianco e nero, e che ho amato come un padre, come quel fratello maggiore che non ho mai avuto.
tachimio
Ricordo molto bene Alberto Manzi, Anche a me piaceva molto e il bianco e nero sicuramente contribuiva a creare atmosfera. Quella lavagna dove lui scriveva proprio come fossimo tutti a scuola…Bei ricordi caro Leonardo quando si era vogliosi d’imparare e molto curiosi. Oggi sicuramente un personaggio come Manzi non sarebbe di certo seguito, probabilmente preso in giro sì. A presto .Isabella
Leonardo Ricciardi
L’umanità di manzi era tale da ipnotizzare chi lo ascoltava.. aveva un tono di voce basso, suadente, eppure fermo e deciso allo stesso tempo. Io lo ascoltavo, e mi sentivo portare in un mondo dove tutto era bello, tutto era certo, tutto era sicuro. Era un’ancora di salvezza.. Aveva un carisma eccezionale, secondo me ancora oggi avrebbe qualcosa da dire.. e da dare..
Nicola Losito
Dispiace anche a me…
Nicola
tachimio
Grazie Nicola. A presto .Isabella
tachimio
Concordo pienamente Leo. Buona serata .Isabella
Donatella
Mi dispiace tanto, anche se lo conoscevo solo attraverso il suo libro più famoso… quando muore uno scrittore è come se dall’umanità venisse strappata per sempre una pagina bellissima, che nessuno potrà mai più riempire.
Ti abbraccio forte ♥
tachimio
E’ proprio vero carissima. Ti aspetto ancora . Un bacio .Isabella
Johnc87
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tachimio
Mi spiace. Non conosco l’inglese comunque grazie