Quando le ferie si concludono c’è sempre una vena di malinconia che aleggia nell’aria. Per me, che adoro viaggiare, è sempre un tornare a casa troppo presto. Anche quest’anno, per fortuna, è andato tutto ottimamente. Abbiamo una coppia di amici con i quali da vent’anni, andiamo d’estate alla scoperta di villaggi uno più bello dell’altro nel sud della Francia. Lei parigina, lui amico di vecchia data di mio marito, hanno casa a Cannes, e da questo luogo, assolato, al quale facciamo ritorno dopo i nostri viaggi per godere della sua vitalità e del suo mare, siamo sempre partiti per viaggi tipicamente ”on the road”. Formula tre o cinque giorni al massimo, percorrendo strade provinciali , tra vigneti e campagna francese, pernottando in hotel di charme, abbinando tra loro gastronomia, cultura, paesaggi. La mia amica Florence è una ”maga” nell’organizzare ad hoc ogni cosa. Affidandosi con maestria alle carte stradali è il nostro ”tom-tom” di fiducia, ed una guida perfetta per illustrare e raccontare i modi di vita francese. La Costa Azzurra, zona da noi ormai ben conosciuta, affascina con i suoi colori,con la bellezza di una natura varia, tipicamente mediterranea,con gli scorci marini di luoghi fascinosi. E continua a distanza di lunghi anni, ancora oggi ad esercitare un ruolo di primaria importanza come meta turistica. Essa ha sempre simboleggiato, anche attraverso il cinema ad esempio, dove il famoso film di Hitchcock ”Caccia al ladro” con Cary Grant e Grace Kelly, ne è stato una prima testimonianza, quella vita mondana ed internazionale che l’ha resa famosa nel mondo. Ed ecco quindi quel grande interesse da parte di visitatori i più variegati. In realtà, già prima della rivoluzione e delle guerre napoleoniche, si viaggiava molto nel sud della Francia. Lo scrittore Tobias Smollet, raccontava le sue avventure, nel 1763. percorrendo la regione. Il viaggio, ad esempio, da Parigi a Nizza raccontava che fosse piuttosto disagiato. Esso richiedeva infatti parecchi giorni e ciò era essenzialmente dovuto al fatto che i mezzi di trasporto erano piuttosto lenti,poco confortevoli, e avrebbero in realtà scoraggiato chiunque dal prenderli. Tuttavia ciò non sembrava essere un problema, visto che all’epoca della rivoluzione, già un centinaio di famiglie passavano l’inverno in riviera, soprattutto a Nizza. E proprio qui, i primi frequentatori inglesi della città, costruirono quella famosa strada che ancora oggi porta il nome di ”Promenade des Anglais”, dando anche il via alla nascita di una comunità che portò alla regione il suo primo sviluppo commerciale. Nel 1863, arrivò a Cannes la ferrovia ( chemin de fer), un anno più tardi a Nizza e nel 1868 raggiungerà anche Monaco e Mentone. Il risultato di ciò fu spettacolare. Il lungo viaggio da Parigi a Nizza divenne un piacevole intermezzo di due giorni, e quasi subito il numero dei turisti aumentò, così pure la loro categoria sociale. Per la prima volta ad esempio lo zar Alessandro II, arrivò a Nizza e questo lo stesso anno dell’inaugurazione della ferrovia. A distanza di sessant’anni ci sarà un treno, il celebre ‘‘Train bleu” in grado di trasportare lussuosamente da Calais alla Costa azzurra chi ovviamente poteva permetterselo. I primi turisti che invece si affacciavano sulla costa, erano senz’altro meno fortunati. Infatti non disponendo ancora la ferrovia di treni dotati di letti, essi erano costretti, ahimè, a pernottare lungo il percorso in hotel, interrompendo così il viaggio che diventava un pò faticoso. Ma gli arresti notturni non scoraggiarono i viaggiatori, soprattutto inglesi, nell’arrivare d’inverno e stabilendosi come florida comunità. Fu così che giornali inglesi e persino un club di cricket fondato a Cannes nel 1887, diedero ad hotel e negozi un’aria da ostentare, decisamente britannica.Nel 1882 arrivò anche la regina Vittoria che visitò Mentone, Cimiez, Gourdon ed infine si stabilì a Grasse, dove tornò ogni anno fino al 1898. Anche la sua famiglia continuò la tradizione di venire in Costa Azzurra, che cominciò ad attirare sempre più visitatori. Dopo lo zar Alessandro, tutta la nobiltà russa aveva portato splendore e ricchezza ancor più della comunità inglese. E all’inizio del novecento, i grandi nomi dell’arte russa si aggiunsero a quelli della nobiltà, come compositori e danzatori, facendo di Monaco il centro mondiale del balletto . Fino agli anni venti però era la stagione invernale ad essere preferita rispetto all’estate, e ciò per svariate ragioni. Si credeva ad esempio che le estati calde facessero male alla salute, le zanzare imperversavano ovunque e gli alimenti non si conservavano bene. Ma ecco che la scoperta del DDT e del frigorifero, risolsero la faccenda mentre ci vollero gli americani per apprezzare l’estate. Fu un certo Frank Gould a capire il grande potenziale di questa costa costruendo il famoso villaggio di Juan Les Pins come dominio riservato agli amanti del sole. Pressappoco nello stesso periodo Gerald e Sara Murphy, una ricchissima coppia di americani espatriati ,giunti in riviera invitati da Cole Porter, famoso musicista, acquistarono una villa ad Antibes che diventò luogo di ritrovo per gli artisti americani. Scrittori come D. H. Lawrence, sepolto a Vence, avevano già saputo apprezzare la bellezza della costa. Ma fu con l’arrivo di personalità come Isadora Duncan, grande danzatrice, o di Hemingway, e ancor più di Zelda e Scott Fitzgerald che l’immortalò nel suo romanzo ”Tendre la nuit” (Tenera è la notte), a farla decollare come una delle mete estive più ambite in Europa. E tutto continuò ancora fino al 1929, anno in cui la coppia tornò in America. Ben presto la seconda guerra mondiale,avrebbe, ahimè, chiuso il sipario su questa zona ridente, ma in tempo di pace essa lo riaprì, e senza più inglesi e americani, tornati a casa propria, fu pronta con quello charme di cui i francesi sono sempre stati dotati, ad accogliere chiunque volesse tornare a visitarla.
Rielaborazione e traduzione dal francese da me effettuata dopo aver attinto da svariate fonti fornitemi dalla mia amica Florence .
primula
Bentornata Isabella! Sei stata nella “mia” Cannes e nella “mia” Provenza.. Giustifico l’aggettivo perché ho trascorso lì parecchi mesi all’anno in passato e ho accompagnato un numero imprecisato di ragazzi e ragazze per stage linguistici di più settimane o semplicemente per gite scolastiche. Posti incantevoli, soprattutto quelli all’interno da Saint Paul de Vence a Tourrette sur Loup con i suoi campi di lavanda! Ne ho un po’ nostalgia ma ho in programma di recuperare considerato che una mia ex alunna, ora carissima amica, abita a Nizza.
Sono felice che abbia trascorso bellissimi giorni in Francia.
A presto
Primula
tachimio
Conosco bene i luoghi da te nominati e moltissimi altri ancora. Penso che magari in altri post racconterò qualcosa di ciò che ho visto in vent’anni di itinerari francesi. Scommetto che ti farò felice, dal momento che anche tu apprezzi, mi pare di capire ,quello che anche a me piace. Vive la France! Isabella
primula
Leggerò con vero piacere e potremo anche confrontare le nostre opinioni e i ricordi legati a quei luoghi.
Vive la France! Bisous
Nicola Losito
E’ stato un piacere leggerti.
Nicola
tachimio
Caro Nicola ti ringrazio del tuo commento, che mi fa felice , perchè è quello che desidero quando scrivo: che cioè chi mi legge trovi piacere nella lettura. Ecco il perchè della pubblicazione del mio libro: ”Miscellanea”. Anch’io ho letto qualcosa di te , e mi piace la tua autoironia oltre la simpatia che traspare dalla tua foto. A presto Isabella
sentimental
Cara Amica, bentornata in questi luoghi virtuali, belli ,ma con meno fascino dei posti vacanzieri che hai visitato
Amo molto le “avventure” on the road e quando il tempo mi è amico m’ incammino
La Francia, soprattutto il sud è magnifica.
Mia Madre ha vissuto per ben 15 anni a Parigi, raggiungendola a volte durante le vacanze
Ti auguro una bella e serena giornata
Con affetto
G
Leonardo Ricciardi
Affascinante questo tuo riassunto della storia di quella parte di Francia che ho visto solo di sfuggita, dal treno… La Francia è grande e bella, per quel poco che ne ho potuto vedere (Parigi, i castelli della Loira). Ben ritrovata, buona domenica. Qui piove, ma va bene così. 🙂
tachimio
Contenta che ti sia piaciuto. E’ stata una ricerca che mi ha entusiasmato. Spero di avere l’opportunità di scrivere altre cose sui viaggi fatti in zone dal fascino unico e particolare. A presto Leo
tachimio
L’ha ribloggato su Isabella Scottie ha commentato:
Ed ora lasciamo la Provenza con i suoi villaggi e passiamo al mare della Costa Azzurra . In questo post tante notiziole interessanti vi accompagneranno nella lettura. Buona ‘immersione”… ( nella lettura s’intende)
newwhitebear
Non vale 😀 Avvalersi di un nativo per scoprire Cannes… 😀
Ma credo che anche senza un nativo la Costa Azzurra e Cannes sarebbero stupende comunque.
Tra rievocazioni storiche e grandi personaggi letterari – Tenera è la notte mi è piaciuta tantissomo – abbiamo esplorato un lato nascosto di questa cittadina, che una volta all’anno è il jet set per eccellenza.
Felice serata
Un abbraccio
Gian Paolo
tachimio
Dici bene caro Gian Paolo: stupende . Grazie per il tuo commento. Ho gli occhi che mi dicono basta. Bacino della buonanotte. Isabella
newwhitebear
Ricambio il bacino della buonanotte. Fa riposare gli occhi.
Gian Paolo
newwhitebear
Ricambio il bacino della buonanotte. Fa riposare gli occhi, Isabella
Gian Paolo
tachimio
Come vedi son di nuovo qua ma per poco perchè questi giorni ( sarà il caldo ) sono un pò insofferente. Sei andato già in ferie ? Sicuramente in questo momento, farebbero bene a me. Un abbraccio caro Gian Paolo. Isabella
newwhitebear
In effetti lo sono sempre in ferie 😀
Sì, il caldo è tornato insopportabile.
Serena notte.
Un abbraccio
Gian Paolo
tachimio
Anche a te caro amico. Isabella