Di fronte ad episodi di pura follia rimango esterrefatta. Ho sempre pensato che l’arte , in questo caso parliamo di pittura, riuscisse o perlomeno avesse il potere di riuscire a sensibilizzare anche i cuori più duri. Davanti ad un quadro non puoi rimanere di ghiaccio. L’occhio che osserva con interesse ciò che ha davanti, vede nel suo insieme l’opera, colpito prima di tutto dal soggetto trattato, sia esso ritratto , paesaggio o figure emblematiche, per poi passare, visivamente attratto dal colore, ad analizzare ogni dettaglio di ciò che ivi è rappresentato. Personalmente sono sempre rimasta affascinata di fronte un quadro di Monet, di Matisse, di Picasso. La pittura impressionista ( anche se ovviamente è un discorso soggettivo, perchè ciascuno, guardando un quadro, reagisce con la propria sensibilità) è probabilmente la più immediata, forse più di quella di Picasso, per il suo attenersi ad una vita reale fatta di colori e luce, che dovrebbe, ipoteticamente,risvegliare almeno un minimo interesse. Dico ipoteticamente, in quanto il caso che riporta alla follia di cui sopra, smentisce ogni mia convinzione. Può una madre amare così tanto un figlio ladro, autore di un furto al museo di Rotterdam di opere di artisti qui sopra menzionati, capolavori che sono di tutti, per poi, convinta di cancellarne le prove, dare fuoco e ridurre in cenere tali realizzazioni? Questo è avvenuto. Non c’è stato colore, luce ,paesaggio,volto che abbia in lei stimolato una benchè minima reazione positiva, quella che non può non risvegliare la vista di un bel quadro. Mi domando cosa avrà provato nel fare una cosa del genere o se avrà potuto versare una lacrima vedendo svanire nel nulla simili capolavori. Non sapremo mai se questa donna sia stata, nel suo gesto, mossa più dall’amore per suo figlio o dall’insensibilità e ignoranza, resta il fatto che il mondo è stato defraudato da ciò che un’opera d’arte può regalarci ogni volta che ci poniamo di fronte ad essa: il bello e l’armonia.
ombradiunsorriso
Purtroppo l’ignoranza fa commettere simili crimini…l’ignoranza in questo caso, in altri invece scatta la voglia di notorietà. In ogni caso, dei capolavori vengono distrutti, privando le generazioni future dell’opportunità di poterle ammirare.
Un saluto…
Loredana
Leonardo Ricciardi
Bisognerebbe poter entrare nella mente di questa donna… fatti del genere lasciano esterrefatti, comunque credo che la chiave di tutto stia nella frase che hai scritto: “Può una madre amare così tanto un figlio ladro…”. Non giustifico lo scempio, ma, forse, per quella donna si trattava solo di tele colorate, e di fronte alla prospettiva della galera posso capire il suo gesto, dettato sicuramente dalla paura e dall’ignoranza. Piuttosto, il dito lo punterei sui sistemi di sicurezza dei musei e delle pinacoteche, evidentemente non all’altezza della situazione. Comunque lo si voglia vedere, un disastro.
tachimio
Sono d’accordo: i sistemi di sicurezza nei musei e pinacoteche non tutelano affatto opere d’arte che sono di tutti. Chiunque o per emulazione o per ignoranza e indifferenza di fronte il bello, può fare danni irreparabili. Ma noi siamo ottimisti e speranzosi che le cose cambino, o no? A presto, Isabella
nives1950
Ciao Isabella, personalmente penso che quella donna, nel terribile gesto compiuto, sia stata motivata sia dall’amore materno che dalla “cecità” o “superficialità”. Penso che “ignorasse” il valore dell’Opera e quindi, “in buona fede”…abbia tentato principalmente, di difendere il figlio.
Sull’IMPRESSIONISMO Ti lascio una descrizione di Giorgio Agnisola:
“Gli impressionisti hanno bisogno non solo di vedere la Natura, ma di sentirla con i sensi interni, di immergersi in essa, di partecipare al suo ritmo e al suo dinamismo segreto. Da qui nasce quella forma lirica e sensitiva della rappresentazione,intrinseca alla percezione cromatica, che costituisce una rivoluzione altresi’ del modo di far pittura, a tocchi vibrati e vibranti, a segni intuiti più che pensati, carichi di emozione e poesia. La verità degli impressionisti sta, in definitiva, nella volontà di cogliere il senso rivelativo delle cose, in quel colore che non è rivestimento mentale e convenzionale di forma, ma percezione della sua essenza dinamica e spirituale.”
Un caro saluto
Nives
tachimio
Totalmente d’accordo e ti ringrazio molto per questa interpretazione di Agnisola sul mondo impressionista L’ho trovata veramente interessante. Aspetto altre tue visite. Isabella
nives1950
Purtroppo sono molto impegnata in questo periodo, e ho davvero poco tempo per seguire i Blog, compreso il mio. Mi dispiace tantissimo…comunque sicuramente presto passerò a trovarTi ,perché il Tuo mi interessa molto!
A presto!
tachimio
Non ti preoccupare, quando puoi mi farà piacere ospitarti. Un abbraccio .Isabella